Aggregazione

Sullo scenario «Urbano» la parola passa ai cittadini

A giorni sarà lanciato un sondaggio con cui raccogliere le aspettative degli abitanti dei cinque Comuni del Locarnese che hanno aderito al prestudio per la nascita del nuovo ente locale – Si inizia martedì prossimo con una serie di serate informative promossa dalla Città nei vari quartieri
Un ente che, con al centro la Città, dovrebbe essere formato dall’unione anche di Losone, Brione-Sopra Minusio, Orselina, Minusio e Tenero-Contra © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
25.08.2025 06:00

La necessità che un’aggregazione comunale per aver successo debba partire dal basso è ormai diventato il mantra del Dipartimento delle istituzioni. Fedele a questa filosofia, il prestudio aggregativo del Locarnese che è stato avviato con i Comuni previsti dallo scenario denominato «Urbano» - con la Città di Locarno al centro e con l’aggiunta di Tenero-Contra originariamente associato allo scenario «Piano» - parte proprio dal coinvolgimento della popolazione attraverso un cosiddetto bilancio partecipato. Ma cosa si intende esattamente con questo termine? «Si tratta della fase durante la quale si raccolgono le aspettative, i desideri e le proposte delle cittadine e dei cittadini in merito a quello che potrà essere il futuro nuovo Comune», risponde interpellato dal Corriere del Ticino il sindaco di Locarno Nicola Pini. Una fase, come accennato, ritenuta molto importante per fare in modo che al termine del prestudio vi siano tutti gli elementi grazie aï quali decidere se procedere con un progetto aggregativo o vero e proprio.

Chi c’è, chi no e chi cambia rotta

Futuro Comune che, con al centro la Città, dovrebbe essere formato dall’unione anche di Losone, Brione-Sopra Minusio, Orselina, Minusio e Tenero-Contra. Sono infatti questi cinque gli enti locali che si sono detti disposti a proseguire il discorso aggregativo dopo una prima scrematura dalla quale si erano chiamati fuori Gordola, Cugnasco-Gerra, Gambarogno, Cadenazzo e Lavertezzo che avrebbero invece dal canto loro dovuto approfondire lo scenario denominato «Piano». Gordola e Lavertezzo, intanto, hanno deciso di avviare una nuova fase di lavori preparatori in vista di un possibile «matrimonio». Per guidare questo processo, è stato istituito un gruppo di lavoro composto dal sindaco Andrea Berri e dalla municipale Tiziana Gerosa-Szpiro per il Comune di Lavertezzo, nonché dal sindaco Damiano Vignuta e dal vicesindaco René Grossi per il Comune di Gordola, oltre che dai rispettivi segretari comunali. Gli approfondimenti in questo senso hanno ottenuto il via libera dal Consiglio di Stato, che lo scorso giugno ha deciso di chiudere i progetti di aggregazione tra Lavertezzo e Locarno, formalmente attivato nel gennaio 2024. Contestualmente, è stata sciolta la commissione di studio che avrebbe dovuto elaborare il progetto aggregativo tra la Città e l’ente locale del Piano.

Dal vivo e sulla carta

Ma torniamo allo scenario urbano e alla sua fase di coinvolgimento della popolazione. Già il prossimo mese di settembre, spiega ancora Nicola Pini, sarà promosso un sondaggio tra la popolazione. A tutti i fuochi di Locarno e degli altri quattro Comuni interessati sarà inviato un formulario attraverso il quale raccogliere quelli che sono i desideri, le aspettative, le proposte e, perché no, anche i dubbi dei cittadini del possibile futuro ente locale aggregato del Locarnese. Ma prima dell’invio dei formulari, si terranno delle serate informative durante le quali sarà presentato e discusso il progetto riguardante il prestudio aggregativo nonché i contenuti del sondaggio.

Dal Piano alla collina

La prima serata promossa dalla Città di Locarno è rivolta alla popolazione del Piano. L’appuntamento è per domani, martedì 26 agosto, alle 20 alla Scuola dell’infanzia nel quartiere delle Gerre di Sotto. Giovedì 28 il ritrovo è alle 18.30 al centro Insema di Solduno, per il quartiere Campagna. Il Palazzo dei Borghesi ospiterà invece la riunione di martedì 2 settembre alle 20, per i residenti in Città Vecchia, mentre mercoledì 3 l’invito è rivolto agli abitanti del quartiere Rusca-Saleggi che potranno ritrovarsi alle 20 al Centro professionale tecnico. Venerdì 5 per i residenti di Brè, Cardada e Monti l’appuntamento è alle 20 nel salone in piazza della Trinità. La serie di incontri si concluderà martedì 9 settembre alle 20 è al centro Insema per gli abitanti di Solduno, Vattagne e Ponte Brolla.

Le altre componenti: dati finanziari e visione politica

Il prestudio aggregativo del Locarnese che sposa, con qual-che aggiustamento, lo scenario denominato «Urbano» (vedi articolo principale), prevede tre componenti. Oltre al bilancio partecipato con il coinvolgimento della popolazione, nei due anni che dallo scorso febbraio ci si è dati per eseguire analisi ed approfondimenti, i cinque Comuni coinvolti elaboreranno un rendiconto integrato dei loro dati finanziari. La terza componente del documento che servirà per decidere se dare avvio ad un vero e proprio progetto aggregativo è rappresentata dalle linee politiche per lo sviluppo del nuovo ente locale.