Lugano

Tassa per i bus turistici, il nodo della sosta gratis

Sembrava tutto fatto per il nuovo regolamento, ma in extremis il dossier è tornato in Commissione petizioni – Il relatore Lorenzo Pianezzi: «Il Municipio non è contrario alla gratuità per gli stop di lunga durata, ma preferisce decidere caso per caso»
©Chiara Zocchetti
Nico Nonella
15.10.2025 06:00

Sembrava tutto fatto per l’introduzione di una tassa per i bus turistici a Lugano, invece bisognerà attendere ancora un po’. Tra Esecutivo e Legislativo c’è infatti ancora qualche punto da chiarire. Il tema è sul tavolo del Municipio dal 2017, anno in cui commissionò uno studio di fattibilità per capire come migliorare l’attrattività della città per il turismo che viaggia in torpedone. In buona sostanza, l’idea è mettere a disposizione delle piazzole con qualche comfort in più rispetto ad oggi. In attesa di realizzare, in futuro, nuove aree di sosta ad hoc. Ma, va da sé, questi interventi hanno dei costi. E il Municipio vuole appunto coprirli con un’apposita tassa: fino a 50 franchi per le soste brevi (massimo 4 ore) e fino a 100 franchi per quelle di lunga durata (tariffa giornaliera).

La Commissione delle petizioni aveva avallato l’idea del Municipio, proponendo però in un emendamento di non far pagare nulla per soste superiori alle 24 ore. Una proposta che il Municipio non ha però del tutto condiviso e per questo, il relatore Lorenzo Pianezzi ha proposto di ritornare in commissione per appianare questa divergenza. «Lo scopo dell’emendamento è incentivare ulteriormente il soggiorno prolungato dei bus turistici e dei loro passeggeri, generando così un maggior indotto finanziario ed economico diretto, per i commerci della città», spiega Pianezzi. «Il Municipio non si è detto contrario ma preferisce decidere caso per caso a chi concedere la gratuità». Una richiesta che Pianezzi, di professione albergatore, non condivide: «Con la gratuità generale per le soste di lunga durata si invoglia i tour operator a scegliere Lugano. Con una decisione del Municipio c’è incertezza». A questo punto, considerato anche che da sinistra l’idea della gratuità non scalda gli animi, «abbiamo preferito tornare in Commissione per discuterne con il capodicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco».

Dal canto suo, il municipale e vicesindaco fa notare che «inserire nel regolamento la sosta gratis dopo le 24 ore, senza dunque la possibilità di trovare un’altra soluzione, è troppo restrittivo. La forchetta di tariffe che era stata proposta dal Municipio è pensata per eventualmente adattare e modulare l’offerta in corso d’opera. Insomma, la proposta della Commissione è stata ritenuta troppo restrittiva. A questo, dice Badaracco al CdT, si aggiunge il problema dell’elusione della tassa (un torpedone potrebbe prolungare di qualche ora la sosta per beneficiare della gratuità).

Ad oggi, la zona di sosta principale è in via Ciani, all’altezza dello stadio. L’area verrà però dismessa e sarà sostituita da otto stalli al P+R Fornaci a Pazzallo, provvisori per una decina di anni. Questo in attesa di spazi definitivi: si sta valutando un’area di sosta a nord, vicino all’uscita autostradale.

In questo articolo:
Correlati
Lugano pensa a una tassa per i bus turistici
La Città vuole mettere a disposizione delle apposite piazzole per i torpedoni in modo da essere più attrattiva al turismo che si sposta su gomma – Servono fondi, da incassare con un contributo cha va dai 50 ai 100 franchi