Ti scaldo la casa col supercomputer

LUGANO - In queste giornate che di estivo hanno ben poco, più che alle spiagge e ai condizionatori si è portati a pensare alle giacche e alle coperte di lana. E mentre tutti sognano di crogiolarsi al sole, c'è chi riflette su come riscaldare le nostre case d'inverno. Avanza infatti il progetto delle Aziende Industriali di Lugano per la creazione di una rete di teleriscaldamento che sfrutti il calore di scarto del Centro svizzero di Calcolo scientifico (CSCS). Attualmente l'acqua pompata dal lago e utilizzata per raffreddare gli impianti del supercomputer viene reimmessa nel Ceresio a una temperatura più elevata (13 gradi secondo le più recenti misurazioni). L'intenzione è di recuperare il calore «sprecato» per riscaldare gli edifici del futuro Nuovo Quartiere Cornaredo (NQC) e in parte dei quartieri limitrofi.
«Nel corso del 2013 è stata valutata la fattibilità economica del progetto, da cui sono emersi risultati positivi» spiega Marco Bigatto, direttore delle AIL. «Ora si è passati a una seconda fase per approfondire altri aspetti, come la definizione del tracciato, l'ubicazione della centrale termica e la pianificazione della realizzazione, che sarà svolta a tappe, partendo dagli edifici già esistenti». Dalla fine di agosto è prevista la raccolta delle adesioni al progetto. Se si raggiungerà la soglia prevista, sarà sottoposto all'approvazione di tutti gli enti coinvolti: Agenzia NQC, AIL e Municipi di Lugano, Canobbio e Porza. Una decisione di principio dovrebbe essere presa entro la fine dell'anno, mentre i lavori potrebbero partire nel 2016. La rete dovrebbe poi progressivamente ampliarsi su tutto il territorio NQC, nonché nella zona della Resega, della caserma dei pompieri e a Pregassona tra via Bozzoreda, via Ceresio e via Terzerina. Una volta completata, si estenderà per 3.600 metri. «L'investimento complessivo – riferisce Bigatto – è stimato fra i 22 e i 28 milioni di franchi».