Il caso

«Trattamento à la carte per alcuni dipendenti?»

Bellinzona, Tuto Rossi ed Emilio Scossa-Baggi tornano alla carica relativamente ad alcuni funzionari provenienti dagli ex Comuni che percepiscono lo stesso stipendio facendo altro
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
23.01.2024 12:15

«Corrisponde al vero che vi sono (ancora) dipendenti che, a seguito dell’aggregazione degli ex Comuni - anche per la volontà o rifiuto di assumere le nuove funzioni - risultano occupati in mansioni non corrispondenti alla loro qualifica e classe di stipendio precedente e questo pur percependo uno stipendio anche ben superiore alla loro effettiva attuale funzione?». Non demordono Tuto Rossi (Lega-UDC) ed Emilio Scossa-Baggi (Il Centro) che tornano a chiedere lumi al Municipio di Bellinzona su quello che definiscono un «trattamento à la carte» di alcuni funzionario della Città. Entrambi i consiglieri comunali, negli scorsi mesi, hanno sollevato a più riprese la questione, l’ultima in occasione della seduta di Legislativo del 18 dicembre. Durante la quale, affermano, «abbiamo preso atto dell’esistenza di certi ‘privilegi’ concessi a taluni dipendenti comunali legati al loro stipendio, in alcuni casi ben maggiore del massimo fissato per la loro classe della funzione di riferimento».

Una questione «calda»

Questi funzionari, già attivi negli allora Comuni prima della fusione, sono stati riassunti assicurando loro che non avrebbero avuto un peggioramento a livello salariale. Trovandosi a fare altro dopo l’unione, percepiscono però sempre lo stesso stipendio di prima. Nella fattispecie Rossi e Scossa-Baggi domandano all’Esecutivo se è vero che vi sono delle differenze di trattamento per quanto concerne, ad esempio, «l’assegnazione degli assegni familiari fra i dipendenti assunti da alcuni ex Comuni comparati a quelli della ex ed ora grande Bellinzona». In caso di risposta affermativa, vogliono conoscere i motivi. E se vi sono altre situazioni di «trattamento ‘differenziato’» tra i funzionari assunti a dipendenza «dell’ex Comune di provenienza». E, ancora: «Quanti sono i dipendenti che ricevono uno stipendio superiore al massimo fissato per la loro classe della funzione di riferimento?».