Troppo ozono nell'aria, ma siamo lontani dalla «soglia d'allarme»

208 a Bioggio. 204 a Chiasso. 211 a Pregassona. 209 a Lugano. 214 a Mendrisio (sull'autostrada A2). No, non stiamo dando i numeri. Si tratta delle concentrazioni di ozono registrate dalle stazioni di misura nella giornata di ieri, martedì 1. luglio. Per comprenderle, è necessario sapere che il valore di 180 microgrammi per metro cubo (μg/m³) corrisponde a una volta e mezzo il valore limite d’immissione stabilito dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico.
Perché è necessario saperlo
La Conferenza svizzera dei capi dei servizi per la protezione dell'ambiente (CCA) informa attivamente la popolazione in caso di elevate concentrazioni di ozono nell’aria. La soglia d’informazione (oltre la quale si rende necessario informare la popolazione) corrisponde il valore europeo di riferimento, fissato appunto a 180 microgrammi per metro cubo. E le concentrazioni di ozono registrate ieri da diverse stazioni di misura hanno superato questo valore. «Tenuto conto delle previsioni meteorologiche, sono da prevedere elevate concentrazioni di questo inquinante atmosferico anche per la giornata odierna. I servizi cantonali per la protezione dell’ambiente raccomandano pertanto di evitare sforzi fisici intensi all’aperto e invitano la popolazione ad agire di conseguenza per ridurre le emissioni di inquinanti».

Quando è necessario informare la popolazione
In questa stagione si ripresenta il problema dello smog estivo, essenzialmente legato alle elevate concentrazioni di ozono nell’aria. In particolare, nelle giornate soleggiate, calde e poco ventose, le concentrazioni medie orarie di questo inquinante superano frequentemente la soglia di 120 microgrammi per metro cubo. «Succede diverse volte, nel corso dell'estate, di inviare l'informativa alla popolazione», chiarisce Ivan Maffioli, collaboratore scientifico dell’Ufficio del clima e della decarbonizzazione del Dipartimento del territorio (DT). Si tratta di un sistema di allerta, un po' come avviene per la canicola da parte dell'Ufficio federale di meteorologia e climatologia, per intenderci.
Lontani da introdurre il limite di 80 km/h in autostrada
A sud delle Alpi le immissioni di ozono sono generalmente più elevate rispetto al resto della Svizzera. Le autorità cantonali ticinesi introducono la limitazione della velocità su autostrade e semiautostrade al superamento della soglia di allarme europea di 240 μg/m³ per oltre tre ore consecutive e con previsioni meteorologiche stabili per i tre giorni successivi.
Insomma, seppure non sia da sottovalutare, la situazione registrata ieri è considerata nella norma nella stagione estiva. E questo «anche grazie al miglioramento della qualità dell'aria», chiarisce Maffioli.
Raccomandazioni di comportamento
Alte concentrazioni di ozono nell’aria provocano irritazioni delle mucose che possono causare: bruciore agli occhi, fastidio alla gola, sensazione di oppressione toracica, dolori durante il respiro profondo, riduzione della performance fisica. La reazione all'ozono varia da soggetto a soggetto e dipende dalla sua concentrazione nell'aria e dalla durata dell'esposizione. Bambini piccoli, donne incinte, persone anziane, persone affette da asma, insufficienza respiratoria o cardiaca, risentono maggiormente degli effetti dello smog rispetto a chi gode di buona salute.
Passeggiare, fare un bagno o un picnic, non crea problemi; è invece raccomandabile evitare sforzi fisici nelle ore più calde e di massima insolazione. È inoltre buona norma evitare altri fattori irritanti quali tabacco, solventi e fumo per non peggiorare i sintomi. In caso di fastidio agli occhi può essere utile rinunciare all’uso delle lenti a contatto. Chi lamenta sintomi dovuti alla presenza di ozono dovrebbe evitare di compiere sforzi fisici eccessivi. In caso di sintomi frequenti, nuovi e/o aggravati, è consigliabile consultare il medico.