Processo

Tutti assolti per la rissa all'Irish Pub di Sorengo

Prosciolti i quattro luganesi che si erano resi protagonisti di una bagarre contro un gruppo di studenti della Franklin University nel novembre del 2019
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Valentina Coda
09.03.2023 18:53

«Non ci sono dubbi che una o più persone, quella sera di novembre 2019, abbia alzato le mani contro gli studenti della Franklin University. Appare altresì chiaro che qualcuno, quella sera, abbia lanciato dei bicchieri verso gli americani. Non è tuttavia possibile determinare chi abbia effettivamente e attivamente partecipato alla rissa. Pertanto, in virtù del principio in dubio pro reo, gli imputati sono prosciolti dalle accuse».

Dopo tre anni si è chiusa con quattro assoluzioni la vicenda giudiziaria di un gruppo di luganesi comparsi a inizio febbraio davanti al giudice della Pretura penale, Simone Quattropani, perché accusati di rissa dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti. Questa mattina, prima della lettura della sentenza, è stata chiamata a deporre anche la gerente dell’Irish Pub. La stessa, che all’epoca dei fatti aveva rilasciato dichiarazioni che coincidevano sostanzialmente con quanto riportato nel decreto d’accusa, dando quindi ragione alla versione degli studenti della Franklin. Dichiarazioni messe a verbale subito dopo l’accaduto ma considerate «generiche» dal giudice, motivo per cui si è deciso di sentirla nuovamente. La donna, oltre a ribadire più volte di non ricordarsi esattamente la dinamica dei fatti essendo trascorsi tre anni, ha affermato però con certezza che il quartetto «ha lanciato bicchieri di vetro verso gli americani, ma non so individuare con esattezza il volto di chi sia stato». Inoltre, ha precisato in aula che «anche il gruppo di studenti ne ha lanciati in direzione dei luganesi», salvo poi dire poco dopo che «quelli dati agli americani sono di plastica perché sono sempre in tanti e non facciamo in tempo a lavarli». Ancora una volta, però, le parole della gerente non hanno convinto il giudice, che le ha di nuovo considerate «generiche e superficiali». Uno degli imputati era anche accusato di violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari per aver commesso vie di fatto nei confronti di un agente della Comunale di Lugano, intervenuto sul posto, e tentato di sferrargli un pugno. Accusa riconosciuta da Quattropani che l’ha condannato a una pena pecuniaria sospesa.

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