Il caso

Un altro giallo dopo Avegno: trovato morto in casa

A distanza di due mesi dal delitto della Vallemaggia, il cadavere di un uomo è stato rinvenuto dagli inquirenti in un appartamento di Solduno: non si esclude l’intervento di terzi - I vicini: «Viveva da solo, non dava troppa confidenza»
©Rescue Media
Red. Locarno
23.06.2022 21:11

Un altro giallo. Un altro mistero. Un altro presunto fatto di cronaca nera. A distanza di due mesi abbondanti dal delitto di Avegno dell’11 aprile scorso, il Locarnese è confrontato con un ulteriore caso di cui, allo stato attuale, si sa poco o nulla come era capitato nelle fasi iniziali della fattispecie successa in Vallemaggia che aveva scosso l’intera comunità. Ieri pomeriggio in un appartamento ubicato in una popolosa palazzina di Solduno, situato in via Muro della Rossa, una lunga strada di quartiere poco distante dal parco giochi e da alcuni esercizi pubblici, è stato rinvenuto il cadavere di un uomo la cui identità è al momento sconosciuta.

La salma è stata trovata dagli agenti di polizia che si sono precipitati sul posto dopo la segnalazione telefonica giunta alla Centrale comune d’allarme poco prima delle 15. Secondo alcuni vicini, era dall'inizio della settimana che nel pianerottolo dello stabile si sentiva un cattivo odore. È presumibile quindi che il decesso dell'uomo fosse avvenuto già diversi giorni prima.
Gli agenti della Cantonale e i soccorritori del Salva, allertati dai primi, non hanno potuto far altro che constatare il decesso della persona. Secondo nostre informazioni raccolte dal vicinato, la vittima sarebbe un uomo sulla trentina, che abitava da solo al quarto piano della palazzina gialla nell’appartamento dov’è stato rinvenuto esanime. «Un uomo piuttosto schivo, anche se salutava sempre», ci dice una delle vicine. «Se ne stava sulle sue, vestiva in modo eccentrico, ma non dava confidenza», ci rivela.

La Scientifica al lavoro

«Gli accertamenti finora esperiti non permettono di escludere l’intervento di terze persone», hanno comunicato nel tardo pomeriggio il Ministero pubblico e la Polizia cantonale. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri. Per far luce sull’accaduto saranno imprescindibili i rilievi della Scientifica e le testimonianze dei vicini, in particolare gli altri residenti nella palazzina. Chi abita nelle vicinanze, infatti, non ha visto nulla di strano o sentito rumori o schiamazzi provenire dallo stabile di via Mura della Rossa. Ma qualcuno, evidentemente ha dato l’allarme. «Considerato lo stadio preliminare dell’indagine e data la delicatezza del caso, non saranno rilasciate ulteriori informazioni», è la conclusione della nota congiunta trasmessa ai media dagli inquirenti. Se ne saprà di più soltanto venerdì, quando la Procura dovrebbe trasmettere ai media un secondo comunicato stampa di aggiornamento con le generalità dell’uomo trovato cadavere e fornire ulteriori dettagli sulle cause della sua morte.

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