Bosco Gurin

Un futuro «quattrostagioni» per il villaggio Walser

I progetti di Frapolli per rendere attrattiva la stazione invernale tutto l'anno. A cominciare da una SPA nell'albergo
Mauro Giacometti
13.08.2022 06:00

Bosco Gurin, punta di diamante ticinese degli sport invernali, si appresta a diventare una stazione turistica «quattrostagioni». Almeno questo è l’obiettivo di Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti di risalita Grossalp e Rossboda, dell’albergo Walser e della slittovia che ha debuttato quest’anno sui pendii del villaggio montano della Val Rovana. «È una questione di sopravvivenza – ci dice -. Da una parte è il Governo ad imporci di destagionalizzare le stazioni invernali per poter accedere ai contributi cantonali, dall’altra è la meteo a condizionarci. Un altro inverno come quello passato, senza o quasi neve, e Bosco Gurin può chiudere i battenti», sottolinea l’imprenditore. Così, da qualche anno, ha sfoderato dai cassetti i suoi progetti di rilancio della stazione turistica a 360 gradi, a prescindere dall’innevamento. «Il progetto più importante riguarda la creazione di una SPA all’albergo Walser. La procedura per l’ampliamento è sul tavolo del Municipio di Bosco Gurin che deve formalizzare la necessaria variante di Piano regolatore. Quindi, superato l’iter burocratico, potremmo dare avvio ai lavori», dice Frapolli.

Progetto Cattaneo

Il quale già cinque anni fa, annusando i venti tempestosi che soffiavano nel settore degli impianti di risalita, aveva incaricato l’architetto Sergio Cattaneo, che aveva realizzato l’albergo Walser negli anni ’90, di allestire un progetto di massima di ampliamento della struttura ricettiva per far posto, appunto, ad una SPA in alta quota. La nuova ala, compresa tra l’albergo e l’Ostello Giovanni Bosco, secondo i piani allestiti dallo studio Cattaneo comprende quattro appartamenti di vacanza, un’autorimessa coperta per una ventina di posti auto, uffici della Impianti turistici montani SA, l’Infopoint di Bosco Gurin, spazi commerciali e i locali dell’archivio a supporto del Museo Walser, oltre ad altri locali di servizio (lavanderia, stireria, depositi, ecc) nonché la centrale termica a cippato per alimentare l’intero complesso e una piscina coperta di 10 m X 4m oltre naturalmente a fornire acqua calda al centro benessere di circa 800 metri quadrati indicato nel progetto. «L’investimento previsto si aggira intorno ai 10 milioni di franchi – precisa Frapolli -. È un progetto da concretizzare in tempi brevi, perché permetterà a Bosco Gurin di fare un salto nella qualità ricettiva e proporsi come località turistica aperta tutto l’anno e dipendere meno dalle bizze meteorologiche. Oltretutto creerà nuovi impieghi: nella nuova struttura alberghiera si possono prevedere almeno una ventina di posti di lavoro in più», sottolinea il proprietario della Centri Montani SA.

Programmi di sviluppo

D’altra parte l’ampliamento dell’albergo Walser in chiave wellness è uno degli interventi prioritari inseriti nel Masterplan Vallemaggia con orizzonte 2030 approvato dall’Associazione dei Comuni (ASCOVAM) e messo a punto dai vari Municipi in collaborazione con L’Ente regionale di sviluppo; documento di visione e programmazione del futuro sviluppo della valle che ha ricevuto l’imprimatur dall’Ufficio dello sviluppo economico (USE) del Dipartimento finanze ed economia.

Il Masterplan indica prioritario l’ulteriore sviluppo turistico di Bosco Gurin in un’ottica di destagionalizzazione dell’offerta. Oltre all’ampliamento dell’albergo, sono definiti altri interventi che coinvolgono in prima persona l’imprenditore Giovanni Frapolli: la realizzazione di una slittovia, completata (vedi box a lato) e inaugurata proprio all’inizio della stagione estiva e il metro-alpino tra la Val Rovana e il versante italiano della Val Formazza.

Giù dal monte sul toboga

L’ispirazione per realizzare la slittovia di Bosco Gurin, confessa Frapolli, gli è venuta dal successo dell’impianto del Monte Tamaro, realizzato una ventina d’anni fa dall’imprenditore e consigliere nazionale Rocco Cattaneo proprio per ovviare alla mancanza di neve. «Da quando l’abbiamo inaugurata a Pasqua è stata un crescente successo - dice Frapolli -. In tanti sono saliti a Bosco per provare la slittovia».