Un hotel sparpagliato in Valle di Muggio

VALLE DI MUGGIO - Valle di Muggio, Castel San Pietro, Rovio, Arogno, parco delle Gole della Breggia, Bellavista, Mendrisio. Cos’hanno in comune queste località? Si trovano tutte, almeno parzialmente, sulle pendici del Monte Generoso. Sì, perché la nota montagna momò non si limita alla vetta, dove spicca il gioiello architettonico Fiore di pietra di Mario Botta, ma si estende su un vasto comprensorio, ricco e diversificato dal punto di vista naturalistico, culturale e storico. Quindi appetibile per molte tipologie di turista.
Con l’obiettivo di valorizzare, far conoscere e percepire il Monte Generoso come un tutt’uno – «una montagna che va dalla Sighignola al Bisbino», esordisce la direttrice di Mendrisiotto Turismo Nadia Fontana-Lupi – l’Organizzazione turistica regionale (OTR) Mendrisiotto e Basso Ceresio, insieme a svariati partner attivi sulla montagna (Museo etnografico della Valle di Muggio, Ferrovia Monte Generoso, Comuni, Cantone, Parco delle Gole della Breggia e Fondazione Monte Generoso) sta lavorando intensamente, portando avanti più progetti legati alla stessa volontà: la messa in rete e promozione del Generoso.


Percependo la montagna come un unico territorio vasto e ricco, di cui la vetta è solo una parte, il turista che si reca nel Mendrisiotto potrebbe trascorrervi più giorni (e quindi più notti), districandosi tra le numerose attrazioni che offre, da Rovio a Morbio Inferiore. È in questo contesto che si inserisce uno dei progetti di cui si sta occupando l’OTR regionale, con l’intento di aumentare il numero di posti letto presenti sulla montagna: quello di creare un albergo diffuso in Valle di Muggio, vale a dire un’impresa ricettiva formata da più stabili ubicati in questo caso in località diverse ma gestiti in modo centralizzato. «Siamo partiti dalla constatazione che in valle ci sono pochi posti in cui poter pernottare – prosegue Fontana-Lupi -. Noi però vorremmo far soggiornare il turista nell’area più giorni, magari quattro o cinque, proponendogli di dormire in punti diversi del monte. La montagna può offrire molto anche ai turisti più “attivi”, come gli escursionisti e gli amanti della mountain bike». A far prendere forma all’idea di un hotel diffuso è stata una seconda constatazione, quella della presenza, soprattutto nell’alta Valle di Muggio, di strutture che potrebbero essere idonee a diventare piccoli hotel, o bed and breakfast. Su tutte l’ostello di Scudellate e il rifugio Alpe Caviano.


Del progetto di albergo diffuso si sta occupando un gruppo di lavoro specifico. Sul tavolo le idee e le proposte sono molte, anche perché le strutture che già esistono e che potrebbero far parte di questo progetto necessitano di essere «rinnovate e aggiornate nell’offerta». Per ipotizzare quando il piano potrebbe concretizzarsi è quindi ancora presto. Il progetto è però ritenuto di valenza strategica e nel corso dello scorso anno è stato al centro di uno studio, che ha permesso di identificarne contorni e potenzialità.
Come anticipato, quello che porterà all’apertura di un albergo diffuso – un disegno simile è stato lanciato anche a Corippo – non è l’unico progetto in corso per valorizzare il monte: «Il Generoso è un grande cantiere aperto, c’è tanto fermento e tutti gli attori coinvolti sono convinti che quella intrapresa è la strada corretta». Le strategie di cui la montagna è al centro sono state messe nero su bianco in un masterplan, di cui fanno parte due progetti già conclusi – la creazione di un prospetto che presenta il Generoso come un tutt’uno e la posa di cartelloni informativi in punti diversi della montagna – e altri che sono ancora solo sulla carta, in particolare quello per la creazione di un camping glamour (un glamping) in zona Bellavista (che contribuirebbe alla creazione di nuovi posti letto nel comprensorio, originali e di qualità) e quello per la valorizzazione della Cascina d’Armirone. Per poter realizzare questi ultimi disegni occorre però attendere il Piano di utilizzazione cantonale del Monte Generoso, che il Cantone ha messo in consultazione la scorsa estate e che attualmente è in fase di analisi a Bellinzona.