Un passo decisivo per il campeggio alpino

Ancora qualche formalità e poi il campeggio alpino, promosso dal Patriziato di Brione e coordinato dalla Fondazione Verzasca, potrà entrare nella fase realizzativa. Domenica scorsa, infatti, l’assemblea patriziale ha ratificato all’unanimità il passo decisivo per la concretizzazione di quello che è ritenuto uno dei progetti faro del Masterplan Verzasca 2030, nonché un tassello strategico per rafforzare e destagionalizzare l’offerta turistica della valle. Lo ha fatto approvando il credito di 4,5 milioni di franchi (su un investimento totale di 6,1 milioni) per le opere di competenza patriziale relative a edifici e piazzole. E questo conformemente al progetto Tri Sass, dello studio Aera di Tenero-Contra, vincitore del concorso di architettura indetto dal Patriziato. Progetto che prevede un corpo principale con ricezione, snack bar, shop e sala multiuso (utilizzabile anche dalla comunità locale), un corpo servizi con WC/docce e lavanderia e uno spazio esterno comune pensato come cuore sociale del campeggio.
Apertura prevista nel 2027
Grazie all’aggiudicazione del mandato di progettazione definitiva e al recente rilascio della licenza edilizia, l’iniziativa potrà entrare nella fase concreta di realizzazione quando sarà ultimato il piano di finanziamento. Se tutto filerà liscio, la struttura dovrebbe poter aprire i battenti nel corso del 2027. Dal profilo economico e sociale, il campeggio alpino stimolerà l’indotto locale, per artigiani, commerci, ristorazione e produttori locali. Inoltre contribuirà alla destagionalizzazione dei flussi turistici, rafforzando l’attrattiva della valle per famiglie, turisti, gruppi e ospiti provenienti da tutto il mondo. Ma non solo: l’attività del campeggio favorirà anche la creazione di posti di lavoro, con un fabbisogno stimato fino a un massimo di cinque impieghi in alta stagione, contribuendo così a mantenere valore e opportunità di sviluppo in valle. Inoltre, consentirà di ridurre il cosiddetto campeggio selvaggio, favorendo l’ordine del territorio.
Gestione affidata al TCS
La gestione operativa del campeggio alpino sarà affidata a TCS Training & Loisirs SA, che vanta una grande esperienza nel ramo sul piano nazionale.
Il piano di finanziamento si fonda su più pilastri. Oltre all’importante sostegno cantonale nell’ambito della Politica economica regionale per un ammontare di 2,25 milioni di franchi (al quale si aggiungono ulteriori 150 mila franchi provenienti dal Fondo per la gestione del territorio), il TCS metterà a disposizione 1,6 milioni in qualità di gestore della struttura. Il Comune, dal canto suo, ha già stanziato 300 mila franchi, mentre dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli giungeranno 200 mila franchi. Della partita anche Alpinfra, l’Associazione che sostiene i Comuni di montagna, con un contributo di 300 mila franchi. Il costo residuo a carico del Patriziato è di 1,3 milioni, che potrà assottigliarsi ulteriormente grazie ai contributi di altri finanziatori dai quali si attendono delle risposte.



