Casse malati

Un sì all’iniziativa del PS porterebbe in Ticino quasi 400 milioni

Se il testo proposto dal PS venisse accolto alle urne, il maggior contributo versato dalla Confederazione al nostro cantone rientrerebbe in una forchetta tra i 370 e i 390 milioni di franchi - Il Dipartimento sanità e socialità, non a caso, parla di «notevole vantaggio»
©Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
15.05.2024 22:30

Non è certo un mistero che il Ticino, se l’iniziativa «Per premi meno onerosi» venisse accettata in votazione popolare il prossimo 9 giugno, figurerebbe proprio tra i Cantoni con i maggiori benefici finanziari. Fino ad ora, però, quei vantaggi economici non erano ancora stati quantificati con precisione. Motivo per cui ci siamo rivolti direttamente al Dipartimento sanità e socialità (DSS) per cercare di fare chiarezza e capire più nel dettaglio quale potrebbe essere l’impatto nel nostro cantone di un sì alle urne da parte di popolo e Cantoni.

Le cifre forniteci da Bellinzona, per usare un eufemismo, non sono di poco conto. Anzi. Parliamo, in soldoni, di quasi 400 milioni di franchi che dalla Berna federale giungerebbero per direttissima in Ticino. Tanto che lo stesso DSS non esita a parlare di «notevole vantaggio» per il nostro cantone.

Dal 2020 al 2024

L’iniziativa del PS, ricordiamo, chiede che i premi di cassa malati non superino il 10% del reddito disponibile. E la riduzione dei premi tramite i sussidi dovrebbe essere finanziata per almeno due terzi dalla Confederazione e per l’importo rimanente dai Cantoni. Motivo per cui, l’onere maggiore sarebbe proprio a carico della Berna federale.

Ora, come ci spiega il DSS, «stando ai dati forniti dall’UFSP, sulla base delle cifre del 2020 l’accettazione dell’iniziativa porterebbe un notevole vantaggio al nostro Cantone». Nel dettaglio «a fronte di un aumento dei costi di 11,6 milioni di franchi, il Cantone Ticino riceverebbe un maggior contributo della Confederazione pari a 290 milioni di franchi». Ma non solo. Rispetto al 2020, infatti, i premi di cassa malati come noto sono aumentati parecchio, specie in Ticino. Motivo per cui tali cifre andrebbero aggiornate.

Come rileva il DSS, «nel messaggio del 17 settembre 2021 del Consiglio federale viene citata pure una stima per il 2024, che tuttavia non indica l’impatto per la Confederazione». Ad ogni modo, «stando al messaggio, il Cantone Ticino verserebbe in più 24,7 milioni»; ma in questo scenario si può pure ipotizzare che «il maggior contributo della Confederazione al Ticino rientrerebbe in una forchetta fra i 370 e i 390 milioni di franchi». Detto in soldoni: «A favore dei cittadini ticinesi risulterebbero quindi oltre 400 milioni di franchi supplementari per la riduzione dei premi di cassa malati». Per il Dipartimento, dunque, «stando a queste stime, nell’ottica del nostro Cantone e del suo meccanismo di riduzione dei premi, la proposta dell’iniziativa – come scrive il Consiglio di Stato nella risposta alla consultazione promossa dalla Conferenza dei Governi cantonali – presenta evidentemente un sicuro interesse».

Chi ride e chi piange

Certo, va detto che si tratta di stime, e molto potrebbe cambiare in base a come l’iniziativa verrà concretamente applicata dal Parlamento. Ma queste previsioni risultano comunque di un certo «peso» nel già infocato dibattito sull’annoso tema dei premi di cassa malati. E va poi pure detto che, mentre alcuni Cantoni come il Ticino beneficerebbero in maniera importante di un sì alle urne, altri Cantoni non potrebbero certo dirsi così contenti.

Secondo un’analisi pubblicata negli scorsi giorni dalla NZZ, i Cantoni a trarne maggiore beneficio sarebbero Basilea Città, Neuchâtel, Ticino, Ginevra e Giura. Tutti con circa 1000 franchi ad abitante in sussidi da parte della Confederazione. Ciò, a fronte di altri Cantoni come Zugo, Nidwaldo e Appenzello interno che riceverebbero tra i 10 e i 25 franchi per abitante. Motivo per cui la testata zurighese, parlando di «ridistribuzione nascosta» e sottolineando che vi sono in gioco più soldi che con la classica perequazione intercantonale, arriva a chiedersi se in futuro gli appenzellesi pagheranno la cassa malati dei romandi e dei ticinesi.

E il controprogetto?

Un ultimo accenno va infine al controprogetto indiretto che è stato proposto da Governo e Parlamento. Ebbene, in questo caso, come confermatoci dal DSS, le conseguenze per il nostro cantone, in termini finanziari, sarebbero nulle. E questo per il semplice motivo «che il nostro Cantone in termini di sussidi di cassa malati è già fra i più generosi a livello nazionale».

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