Un tempo inespugnabili, in futuro accessibili a tutti

In origine dovevano essere inespugnabili. Ora i castelli di Bellinzona vogliono essere accessibili a tutti. Il Cantone, proprietario del patrimonio Unesco, con interventi vari migliorerà la fruizione delle fortificazioni medievali da parte delle persone con disabilità, favorendo una maggiore inclusività. Diversi i lavori previsti sull’arco di al massimo 2 mesi a Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro, con una spesa complessiva di circa 374.000 franchi. Si tratta in parte di adeguamenti (come il livellamento della pavimentazione esistente e la fresatura di piccoli ostacoli), in parte di nuove opere (come la realizzazione di nuovi corrimano e parapetti), secondo il progetto che abbiamo consultato, elaborato dall’architetto Christian Rivola di Cadenazzo su incarico della Sezione della logistica.
I lavori in agenda
Per quanto riguarda Castelgrande, sono previsti in particolare l’adeguamento dell’ascensore interno, la posa al cancello di una nuova colonna con citofono, e il miglioramento dell’accesso al Grotto San Michele. A Sasso Corbaro verrà sistemato il posteggio per i disabili e sarà realizzata una nuova pavimentazione in lastre per una porzione della corte, affinché sia maggiormente fruibile. Infine Montebello, dove sono in agenda gli interventi più grossi, per circa 165.000 franchi: è il castello che presenta maggiori barriere architettoniche. Tra i lavori previsti sull’arco di due mesi figurano un nuovo percorso in lastre, la costruzione di un punto di vista per tutti e una rampa d’accesso all’info-point. I castelli sono evidentemente opere storiche tutelate, motivo per cui i tre progetti sono stati elaborati in collaborazione con l’Ufficio dei beni culturali del Cantone. La domanda di costruzione è in pubblicazione fino al 28 febbraio al settore Edilizia privata del Dicastero territorio e mobilità, a Gorduno.
Un tema sentito e complesso
Il tema era stato tra l’altro al centro di un’interrogazione presentata nel giugno del 2021 dall’Unità di sinistra. La stessa affrontava pure il côté relativo alla valorizzazione di questo patrimonio in chiave turistica, per la cui progettazione il Consiglio comunale ha votato un credito di 1,8 milioni di franchi nel marzo di un anno fa. Rispondendo ai quesiti, il Municipio aveva spiegato che «il progetto di valorizzazione intende tenere conto non solo dell’accessibilità ai disabili, ma mira a proseguire le collaborazioni già avviate per altri progetti puntuali con Istituzioni di ricerca specializzate nell’accessibilità generale alla cultura, nonché al tema della sostenibilità». Un’inclusività dunque ancora a più ampio respiro. Sulla questione delle barriere architettoniche più in generale, nelle scorse settimane i rappresentanti di tutti i gruppi politici tramite una mozione hanno chiesto all’Esecutivo di avviare una strategia pluriennale per far fronte ai problemi di accesso alle strutture pubbliche da parte delle persone con disabilità. I firmatari sono concordi nel ritenere che - da Villa dei Cedri al Parco fluviale, dalla pavimentazione dei centri alla piscina coperta - gli ostacoli sono ancora troppi.
