Meteo

«Una delle canicole più precoci di sempre»

A livello svizzero l’ondata di caldo, che finirà martedì in serata, ha fatto segnare diversi record - Matteo Buzzi: «Solitamente fenomeni di questa portata li registriamo nel mese di luglio e a inizio agosto»
©CHIARA ZOCCHETTI
Francesco Pellegrinelli
19.06.2022 19:13

Con quella di domani saranno quattro. Quattro giornate filate di canicola. A cui dovremo aggiungere, martedì, la quinta. L’ultima, per fortuna. Poi, finalmente l’allerta di grado tre, emessa da Meteosvizzera venerdì scorso, dovrebbe rientrare.

«Nel corso della serata di martedì ci attendiamo temporali che dovrebbero rinfrescare l’aria, portando le temperature sotto i limiti per la canicola», spiega al CdT Matteo Buzzi, di Meteosvizzera. I temporali toccheranno soprattutto le regioni dell’alto Ticino e le valli. «Sul Ticino centrale le probabilità di rovesci già diminuiscono, mentre nel Mendrisiotto è possibile anche che non arrivi una goccia». Quanto basta, tuttavia, per diminuire di due o tre gradi le temperature di tutto il cantone, riportando i valori sotto, o a ridosso dei 30 gradi. «Rientreremo in una fase normale», commenta Buzzi, che subito aggiunge: «Vedremo, poi, cosa accadrà nelle prossime settimane, perché le previsioni mensili danno segnali di caldo».

«Tra le canicole più precoci»

Intanto, rimangono le certezze per quanto, meteorologicamente, abbiamo appena vissuto: «A livello svizzero è stata una delle canicole più precoci di sempre, perlomeno da quando sono iniziate le misurazioni, ossia 150 anni fa», osserva ancora Buzzi. «Nella Svizzera romanda sabato sono state registrate temperature record per il mese di giugno». È un fenomeno piuttosto insolito per questo periodo dell’anno, prosegue Buzzi: «L’allerta canicola di grado 3 è attiva, oltre che in Ticino e nella Svizzera romanda, anche nel Vallese». Solitamente, canicole di questa portata le abbiamo nel mese di luglio e a inizio agosto, osserva Buzzi. Un discorso che vale, parzialmente, anche per il nostro cantone: «Questa ondata di caldo ha toccato principalmente le regioni occidentali della Svizzera. In Ticino abbiamo avuto qualche valore più basso, fatta eccezione per Biasca dove la temperatura ha toccato i 36 gradi, raggiungendo un nuovo record per il sud delle Alpi a giugno».

Cresce l’umidità e l’afa

E ora? Cosa dobbiamo attenderci per domani e martedì a livello di temperature? «Rispetto al caldo torrido dei primi giorni, siamo entrati in una seconda fase, caratterizzata da un aumento significativo dell’umidità. Le massime dunque si fermeranno a 32/33 gradi, con livelli di umidità molto più elevati. La sensazione di afa risulterà maggiore». Pazienza. Anzi, doppia pazienza, perché neppure le notti porteranno un po’ di frescura. «Quella in arrivo sarà un’altra notte tropicale, ossia con le minime che non vanno sotto i venti gradi», spiega Buzzi. E pure la prossima (tra lunedì e martedì) non sarà da meno e colpirà soprattutto i centri urbani e le città, dove la dispersione del calore risulta più lenta.

Precauzioni da prendere

«Tendenzialmente le temperature in città sono più elevate rispetto alle campagne circostanti», spiega Buzzi. «Le superfici di cemento e asfalto presenti in città sono all’origine di un grande accumulo di calore, che viene rilasciato durante la notte e che non consente alle temperature di scendere a livelli di norma». Di qui, le precauzioni che la fascia più debole della popolazione deve prendere in questi giorni, ricorda Buzzi: «Bisogna arieggiare in modo ragionato, ossia durante la notte e alla mattina presto, e poi chiudere finestre e persiane, evitando che il sole entri nelle case». Inoltre, ricorda Buzzi, occorre assicurarsi di avere sufficienti liquidi a disposizione ed evitare di svolgere attività fisiche particolarmente faticose.

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