Beni culturali

Una villa eclettica e armoniosa, ma basta per tutelarla?

Il Municipio di Lugano intende affrontare la protezione dell'edificio in via Somaini durante la revisione del Piano particolareggiato dell’intera area in cui si trova, ma il Consiglio comunale chiede di anticipare i tempi - La decisione entro un anno
©Chiara Zocchetti
Federico Storni
23.07.2025 06:00

Il Consiglio comunale di Lugano ha dato mandato al Municipio, entro un anno, di rivalutare alcuni edifici (qui le puntate precedenti) per eventualmente proporne una tutela quale bene culturale che finora è stata esclusa. Fra di essi vi è una villetta in via Somaini. Ecco perché.

Il nodo Landriani

L’edificio abitativo con studio medico è stato edificato in via Somaini nel 1929 dall’architetto Giovanni Montorfani che all’epoca aveva realizzato alcune ville a Lugano ed era già un «ben noto professionista luganese», almeno stando a un articolo coevo del giornale Libera Stampa. A suggerirne la tutela alla Città era stato in primo luogo il Cantone. Il Municipio riconosce in effetti dei meriti alla villa: «La palazzina a destinazione mista - si legge nella sua scheda - è rappresentativa dello sviluppo urbano che ha coinvolto questo quartiere di Lugano a partire dal primo decennio del Novecento. Nonostante nella seconda metà del Novecento siano state eseguite demolizioni di ville coeve e conseguenti nuove edificazioni, l’inserimento della palazzina in questo comparto mantiene un alto valore urbanistico». A ostacolare la tutela, però, vi è una questione pianificatoria, ovvero il Piano particolareggiato Landriani (PP1), che interessa la villetta, «di gusto eclettico e dalle proporzioni armoniose», e un’ampia area intorno: « L’edificazione esistente - afferma il Municipio - è in contrasto con le disposizioni del PP1 e di conseguenza un’eventuale tutela dell’edificio ne "ostacolerebbe" la realizzazione. Si ritiene più opportuno valutare la pertinenza di un’eventuale tutela nel contesto di una futura revisione della pianificazione vigente». Revisione peraltro prevista entro pochi anni, dato che l’impostazione attuale, risalente al 1989, è stata attuata solo in parte.

«Decidiamo ora»

Di diverso avviso il Consiglio comunale secondo cui per tutelare la villetta non è necessario aspettare la revisione del Piano particolareggiato, cosa che richiederà diverso tempo: «Ritieniamo che per questo bene una forma di tutela debba essere decisa già prima», è la stringata argomentazione che si trovata nella documentazione a sostegno della richiesta.

Dall'altro lato. ©CdT/Chiara Zocchetti
Dall'altro lato. ©CdT/Chiara Zocchetti
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