Lugano

Venduto il Quartiere Maghetti

Il Credit Suisse ha ceduto la parte di cui era proprietario all'imprenditore Angelo Gilardoni per un prezzo di 60 milioni
(Foto Maffi)
John Robbiani
01.07.2015 03:50

LUGANO - Venduto per la bellezza di 60 milioni di franchi. Il quartiere Maghetti (o meglio: la parte di quartiere fino a ieri di proprietà di Credit Suisse) è passata di mano e ha da alcuni giorno un nuovo proprietario. Ad accaparrarsi il gigantesco immobile (9.300 metri quadrati, senza dubbio tra i più pregiati a livello commerciale sia a Lugano che in Ticino) è stato l'imprenditore immobiliare Angelo Gilardoni, noto per il suo ruolo di intermediario nella recente vendita di Villa Favorita da parte della baronessa Carmen von Thyssen-Bornemisza.La firma sul contratto di compravendita, come detto, è recentissima e risale a metà giugno. Credit Suisse aveva messo il Maghetti sul mercato all'inizio dello scorso anno. Si parlava inizialmente di un valore di circa 50 milioni di franchi che, come visto, si sono rivelati addirittura prudenziali. La vendita è diretta conseguenza di una strategia annunciata a fine 2012 dall'istituto di credito a livello svizzero, che prevede una diversa gestione del parco immobiliare. Strategia tra l'altro già portata avanti anche a Zurigo e in cui rientrava appunto il Maghetti.«Nell'ambito della nostra strategia di ottimizzazione degli spazi – ci hanno confermato proprio ieri da Credit Suisse – avevamo già deciso negli scorsi anni di raggruppare i nostri collaboratori attivi a Lugano negli stabili di via Balestra, via Vegezzi e piazza della Riforma. In seguito a ciò la parte dello stabile di proprietà della banca nel quartiere Maghetti era stata messa in vendita». Nel contempo la banca ha concluso con l'acquirente, l'imprenditore Gilardoni appunto, un contratto di affitto per una parte della superficie dello stabile fino a metà 2017. «Entro tale data – continua Credit Suisse – la banca dovrebbe concludere i lavori di ristrutturazione dell'edificio in via Vegezzi a Lugano e di costruzione del nuovo stabile a Lamone».Abbiamo parlato del futuro dell'immobile proprio con Angelo Gilardoni. È stato lui, tra le altre cose, a confermarci il prezzo di acquisto. «Sessanta milioni. Non è un segreto». Ma c'è già un'idea di cosa si vorrebbe realizzare al Maghetti? Si pensa già per esempio a una ristrutturazione? «Adesso – ci spiega l'imprenditore immobiliare – c'è Credit Suisse che resterà in affitto ancora per 2 anni. In previsione c'è però anche di trovare dei potenziali inquilini o acquirenti. Ci sono già tra l'altro diversi interessati. Approfondiremo la questione a partire da metà luglio. Il contratto è recentissimo». È dunque ipotizzabile una lottizzazione degli spazi e una nuova vendita degli stessi? «Ci sono due o tre possibilità: la ristrutturazione e magari anche la trasformazione di una parte degli spazi in appartamenti oppure il mantenimento degli uffici. Tutto dipenderà dalla richiesta. Ci sono diversi interessati sia da una parte che dall'altra.Tra i possibili acquirenti che si erano fatti avanti c'era anche la Fondazione Maghetti (proprietaria di circa metà dell'omonimo quartiere). Proprio su queste colonne il responsabile pubbliche relazioni della Fondazione Giuliano Tallarini aveva definito la possibilità di acquistare l'intero stabile «un sogno». All'offerta della Fondazione però Credit Suisse ha preferito quella di Gilardoni.