Via libera ai Redentoristi

Ma quanto è difficile cambiare nome a una via cittadina? A giudicare dal ricorso inoltrato nell’estate di tre anni fa contro la modifica del tratto finale di via alla Roggia, a Viganello, l’esercizio è tutt’altro che scontato. Ma dopo un’attesa di quasi 36 mesi, sembrerebbe essere arrivato il momento della verità. Il Consiglio di Stato, lo scorso maggio, ha infatti respinto il ricorso dei confinanti. Ossia praticamente un intero condominio, interessato dal cambio di nome degli ultimi cento metri della via, che ora potrà essere intiotolata ai Padri Redentoristi..
La vicenda
Facciamo ora un doveroso salto indietro e torniamo all’estate del 2019. Su richiesta della parrocchia, il Municipio di Lugano aveva autorizzato il cambiamento di nome dell’attuale tratto finale di via alla Roggia (che costeggia l’edificio della Chiesa di Santa Teresa e l’oratorio,, ndr.) in via Padri Redentoristi. La decisione era stata contestata dal condominio in quanto «si renderebbero necessari numerosi e onerosi aggiornamenti in vari registri pubblici, per cambiare il suo recapito». Inoltre, stando ai ricorrenti ci sarebbe una violazione del principio di proporzionalità.
Le motivazioni
Ebbene, lo scorso 11 maggio il Consiglio di Stato, su proposta del suo Servizio ricorsi, ha come detto respinto la contestazione. Nelle otto pagine della decisione, in buona sostanza, il Governo ritiene che non vi sia alcuna violazione del principio di proporzionalità in quanto «con la ridenominazione di parte di via alla Roggia, il Municipio vuole raggiungere lo scopo (…) di consolidare l’immagine di Lugano quale città della cultura, che tiene alla sua memoria storica, nonché di continuare il processo di eliminazione dei doppioni e di attualizzazione». Nel caso specifico «rendendo omaggio ai Padri Redentoristi: figure che hanno rivestito per oltre mezzo secolo un ruolo importante nella comunità di Viganello». Il Municipio, dunque, «nonha attuato questa modifica per compiacere al Consiglio parrocchiale di Viganello» ma per «ossequaiare al Progetto di riforma e aggiornamento dello stradario della Città». Infine, non vi è un obbligo per l’Esecutivo cittadino di rinominare l’intera via, come ipotizzato invece dai ricorrenti per una questione di «parità di trattamento».
L’inaugurazione
L’idea è di arrivare già entro fine settembre con il cambio del nome definitivo. La parrocchia vorrebbe infatti organizzare una piccola inaugurazione ufficiale della nuova via in occasione della festa patronale di Santa Teresa, prevista inizio ottobre. La decisione del governo, ci ha confermato al telefono uno dei ricorrenti, dovrebbe essere crescita in giudicato i n quanto nessuno si sarebbe appellato al Tribunale cantonale amministrativo.