Viganello

Via libera ai Redentoristi

Il Governo ha respinto il ricorso dei confinanti, interessati dalla modifica della denominazione, proposta tre anni fa, dell’ultimo tratto di via alla Roggia – I cento metri che costeggiano la chiesa di Santa Teresa potranno essere intitolati ai religiosi
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
29.07.2022 06:00

Ma quanto è difficile cambiare nome a una via cittadina? A giudicare dal ricorso inoltrato nell’estate di tre anni fa contro la modifica del tratto finale di via alla Roggia, a Viganello, l’esercizio è tutt’altro che scontato. Ma dopo un’attesa di quasi 36 mesi, sembrerebbe essere arrivato il momento della verità. Il Consiglio di Stato, lo scorso maggio, ha infatti respinto il ricorso dei confinanti. Ossia praticamente un intero condominio, interessato dal cambio di nome degli ultimi cento metri della via, che ora potrà essere intiotolata ai Padri Redentoristi..

La vicenda

Facciamo ora un doveroso salto indietro e torniamo all’estate del 2019. Su richiesta della parrocchia, il Municipio di Lugano aveva autorizzato il cambiamento di nome dell’attuale tratto finale di via alla Roggia (che costeggia l’edificio della Chiesa di Santa Teresa e l’oratorio,, ndr.) in via Padri Redentoristi. La decisione era stata contestata dal condominio in quanto «si renderebbero necessari numerosi e onerosi aggiornamenti in vari registri pubblici, per cambiare il suo recapito». Inoltre, stando ai ricorrenti ci sarebbe una violazione del principio di proporzionalità.

Le motivazioni

Ebbene, lo scorso 11 maggio il Consiglio di Stato, su proposta del suo Servizio ricorsi, ha come detto respinto la contestazione. Nelle otto pagine della decisione, in buona sostanza, il Governo ritiene che non vi sia alcuna violazione del principio di proporzionalità in quanto «con la ridenominazione di parte di via alla Roggia, il Municipio vuole raggiungere lo scopo (…) di consolidare l’immagine di Lugano quale città della cultura, che tiene alla sua memoria storica, nonché di continuare il processo di eliminazione dei doppioni e di attualizzazione». Nel caso specifico «rendendo omaggio ai Padri Redentoristi: figure che hanno rivestito per oltre mezzo secolo un ruolo importante nella comunità di Viganello». Il Municipio, dunque, «nonha attuato questa modifica per compiacere al Consiglio parrocchiale di Viganello» ma per «ossequaiare al Progetto di riforma e aggiornamento dello stradario della Città». Infine, non vi è un obbligo per l’Esecutivo cittadino di rinominare l’intera via, come ipotizzato invece dai ricorrenti per una questione di «parità di trattamento».

L’inaugurazione

L’idea è di arrivare già entro fine settembre con il cambio del nome definitivo. La parrocchia vorrebbe infatti organizzare una piccola inaugurazione ufficiale della nuova via in occasione della festa patronale di Santa Teresa, prevista inizio ottobre. La decisione del governo, ci ha confermato al telefono uno dei ricorrenti, dovrebbe essere crescita in giudicato i n quanto nessuno si sarebbe appellato al Tribunale cantonale amministrativo.

E ora, un omaggio a cinque donne

Archiviato il cambio di nome di un tratto di via alla Roggia, il Municipio potrà concentrarsi su un altro progetto: intitolare alcune vie cittadine a donne che hanno lasciato un’impronta indelebile in Città nel corso degli ultimi due secoli. «L’idea è nata già nel 2008 con il progetto di riforma dello stradario», spiega il vicesindaco Roberto Badaracco. E, va sottolineato, non ci si limiterà a cinque nomi: il progetto delle nuove intitolazioni delle vie cittadine comprende una lista prioritaria con 8 nomi e una secondaria con altri 19. «L’obiettivo è discuterne in Municipio già dopo l’estate in modo da implementare le prime cinque modifiche entro l’autunno», prosegue Badaracco. Vediamo in dettaglio quali sono questi cambiamenti. Primo: viene esplicitata l’attuale denominazione via Stauffacher, già riferita alla benefattrice e donatrice del terreno a ovest del Parco, Ciani Chiarina Stauffacher-Vedani (1810-1890). Secondo: via degli Albrizzi, al momento intitolata genericamente alla famiglia che abitava nella casa all’angolo con via Canova, è dedicata alla benefattrice Maria Luisa Albrizzi (1894-1985). Terzo: la salita che da Via San Gottardo (partendo dal sottopassaggio) porta a via Massagno è intitolato all’educatrice Ines Bolla (1886-1953). La scelta è giustificata dalla vicinanza del Centro professionale commerciale, nato nel 1995 ed erede dell’antica scuola professionale femminile cittadina, della quale Bolla è stata direttrice dal 1919. Quarto: il tratto di via Giuseppe Curti dal viale Stefano Franscini alla Via Carlo Maderno viene intitolato alla storica direttrice della Biblioteca cantonale (1908-1996). Quinta: per rimediare a un doppione, la Piazza Emilio Bossi a Cassarate diventa Rivetta Alfonsina Storni. Le nuove strade saranno dunque: via Chiarina Stauffacher-Vedani, via Maria Luisa Albrizi, Salita Ines Bolla; via Adriana Ramelli e Rivetta Alfonsina Storni. Il cambiamento dello stradario cittadino, lo ricordiamo, era stato annunciato dal Municipio il 30 marzo 2021 nel rispondere a un’interrogazione di Elena Rezzonico, Beatrice Reimann, Tessa Prati e Raoul Ghisletta (PS). I cinque nomi sopra elencati vanno ad aggiungersi agli altrettanti già presenti nello stradario della Città e in futuro non è escluso che altre via potranno essere intitolate a donne: come rilevato da Badaracco, attualmente a Lugano ci sono ancora 68 “doppioni”, in gran parte “figli delle aggregazioni”.
Correlati