Via libera al credito per il nuovo tunnel luganese

Luce verde del Gran Consiglio (65 sì, 4 no e 3 astenuti) alla richiesta di credito di 22,9 milioni (con un investimento totale di 39,6) per la progettazione e l’esecuzione del nuovo sottopasso Genzana. Parliamo dell’opera che tocca i Comuni di Lugano e Massagno (e in generale la viabilità del Luganese, visto che si tratta di uno snodo strategico) e che a tutti gli effetti sarà «gemella» dell’attuale sottopasso di Besso il quale ormai, da qualche anno, ha già raggiunto il suo limite.
Verso l’anello viario
All’atto pratico, il nuovo tunnel collegherà via San Gottardo, all’altezza dell’ex latteria, a via Basilea e si allaccerà al nuovo nodo intermodale (autosilo da 140 posti e stazione dei bus) che troverà posto sugli spazi del parcheggio ex Pestalozzi.
Fra gli obiettivi del futuro sottopasso Genzana c’è soprattutto quello di spostare parte del traffico dalla zona Est (frontale) alla zona Ovest della stazione, offrendo una linea di transito che prosegue verso Sud attraverso la prevista Galleria del Tassino. Un progetto, quest’ultimo, che non vedrà la luce prima del 2030 e che chiuderà così un anello viario a senso unico attorno alla stazione. Ma questa, per ora, è ancora musica del futuro
In totale, per il nuovo sottopasso Genzana si parla di una spesa totale di 39,6 milioni di franchi. Il 58% sarà appunto a carico del Cantone mentre il restante 42% (16,6 milioni), invece, dei Comuni che fanno capo alla Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL). I lavori dovrebbero iniziare a metà 2024 e terminare nella primavera del 2027.
«Un tassello importante»
Il rapporto favorevole al messaggio governativo, sostenuto all’unanimità, era stato allestito dal granconsigliere ed ex consigliere comunale luganese Lorenzo Jelmini (Centro) e sottoscritto due settimane fa. «Si tratta di gran bel progetto per la viabilità nel polo urbano» aveva commentato l’esponente del Centro. «Il sottopasso permetterà di costruire un nuovo autosilo e il piazzale soprastante, e di creare un nodo viario attorno alla stazione: sarà un tassello importante». Per la cronaca, il Gran Consiglio non ha chiesto la referendabilità obbligatoria (2 sì e 62 no).