Il caso

Titan, «un minuto per rendersi conto che stavano per morire»

È quanto sostiene l'esperto di sottomarini spagnolo José Luis Martín: «come un film dell'orrore» la caduta libera per circa 1700 metri, poi «è scoppiato come un pallone»
©OceanGate Expeditions
Ats
12.07.2023 12:19

I passeggeri a bordo del sommergibile Titan avrebbero avuto circa un minuto di tempo prima dell'implosione per rendersi conto della tragedia imminente. È quanto sostiene l'esperto di sottomarini spagnolo José Luis Martín, citato dal portale online Nius.

Martin ha ipotizzato che il sommergibile possa aver perso stabilità a causa di un guasto elettrico, che lo ha lasciato senza propulsione, facendolo precipitare verso il fondo del mare «come una freccia, verticalmente», con l'oblò rivolto verso il basso e i passeggeri ammucchiati l'uno sull'altro a prua.

Secondo l'esperto, gli occupanti hanno vissuto l'ultimo minuto da incubo, «come un film dell'orrore» durante la caduta libera per circa 1700 metri, da circa 3.000 piedi fino a 5.600 piedi, dove poi «è scoppiato come un pallone» a causa dell'implosione provocata dal rapido cambiamento di pressione.

In questo articolo: