Tom Hanks contro lo spot creato con l'AI: «Quello non sono io»

«Potenzialmente, potrei continuare ad apparire in nuovi film anche ben dopo la mia morte». Si era espresso così, qualche mese fa, l'attore premio Oscar per Forrest Gump e Philadelphia, Tom Hanks, parlando al podcast di Adam Buxton di intelligenza artificiale. E ieri, puntuale, è arrivata la segnalazione di un utilizzo della sua immagine senza il suo consenso. Su Instagram l'attore ha pubblicato un post per denunciare la pubblicità di un programma di igiene dentale di cui è stato involontariamente testimonial. Hanks non fa riferimento al nome dell’azienda che avrebbe sfruttato la sua immagine senza consenso. Nel frame condiviso sui social, l’attore indossa un completo nero e appare più giovane.
«Fate attenzione. C’è un video là fuori che promuove un piano di igiene dentale usando una versione di me creata dall’intelligenza artificiale. Non ho niente a che fare con tutto questo».
Quanto accaduto è significativo in un momento in cui la categoria è in sciopero (anche) a causa della nuova ondata di intelligenza artificiale. Il sindacato che protegge gli interessi degli attori (Sag-Aftra) chiede una regolamentazione dell’AI in ambito cinematografico. Il timore è che gli algoritmi possano un giorno sostituire del tutto gli attori in carne e ossa.
Nella discussione si è recentemente inserita Keira Knightley che, parlando col Daily Telegraph, si è detta preoccupata per come la tecnologia potrebbe evolversi in futuro. «Al momento, per le attrici, la preoccupazione riguarda la voce, e stanno cercando di proteggere l’industria del doppiaggio – ha detto –. Non so a che punto siano, ma so che è questa la trattativa. Immagino che il prossimo passo sarà quello di mettere sotto copyright la mia faccia. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per essere catastrofica e spero che i governi intervengano e la regolino».
Qualche tempo fa pure Tim Burton, al The Independent, ha parlato dell'argomento scottante partendo da un articolo di Buzzfeed nel quale venivano ricreati «con il suo stile» i personaggi dei film Disney: «Hanno chiesto all’intelligenza artificiale di realizzare le mie versioni dei personaggi Disney. Non riesco a descrivere la sensazione che ti dà. Mi ha ricordato le culture che pensano che scattare foto porti via l’anima. Ciò che fa l’AI è risucchiare qualcosa da te, dalla tua anima o dalla tua psiche. È davvero disturbante, specialmente se ha a che fare con la tua arte. È come se un robot ti rubasse l’umanità o l’anima».