Traffico d'organi: condannato israeliano

NEW YORK - Un cittadino israeliano di 61 anni residente a Brooklyn, è stato oggi condannato da un tribunale del New Jersey a due anni e mezzo di prigione per traffico di organi umani, dopo che si è dichiarato colpevole davanti a un tribunale federale. Nel processo, il 27 ottobre scorso, Rosenbaum ha ammesso di aver fatto tra il 2006 e il 2009 da mediatore in tre transazioni fra donatori poveri in Israele e ricchi americani bisognosi di trapianto di reni.Secondo l'ufficio del procuratore di Trenton, si tratta della prima condanna del genere negli Stati Uniti. Il suo arresto è stato possibile dopo che un agente dell'Fbi sotto copertura lo aveva contattato fingendo di voler acquistare un rene, per un suo stretto parente.Secondo quanto ha affermato l'accusa, Rosenbaum compensava i donatori con 10 mila dollari per un rene, che gli acquirenti pagavano almeno 120 mila dollari.La difesa ha sostenuto che la differenza era però motivata dai costi, in particolare per le operazioni di espianto, che venivano eseguite in «prestigiosi ospedali» americani.Tutti i trapianti hanno avuto successo, hanno argomentato i legali di Rosenbaum, mentre gli acquirenti sarebbero di certo morti, senza l'intervento del loro assistito, il quale ha proprietà immobiliari del valore di diversi milioni di dollari, secondo di stampa a New York.