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Trump conferma che l'incontro con Putin è cancellato e annuncia «enormi sanzioni»

La Slovacchia ha deciso di ritirare il suo veto sul 19. pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia – Bombe russe nella notte: Kiev e altre città colpite – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump conferma che l'incontro con Putin è cancellato e annuncia «enormi sanzioni»
Red. Online
22.10.2025 06:17
23:31
23:31
Trump conferma che l'incontro con Putin è cancellato e annuncia «enormi sanzioni»

Donald Trump continua ad assicurare che la guerra in Ucraina sarà «risolta». In un bilaterale con il segretario generale della NATO nello Studio Ovale ha ribadito che pensava «fosse più facile del Medio Oriente». «Ho cancellato l'incontro con Putin, non saremmo arrivati dove volevo arrivare. Lo incontrerò in futuro», ha aggiunto.

«Ho pensato che fosse il momento giusto per nuove sanzioni contro la Russia. Putin e Zelensky vogliono la pace», ha ribadito. «Spero che le enormi sanzioni contro la Russia durino poco. Spero che dopo le sanzioni Putin diventi ragionevole. Speriamo che diventino ragionevoli entrambi. Zelensky e Putin si odiano. L'odio che c'è tra di loro è sostanziale».

«Con le nuove sanzioni Donald Trump ha messo sotto pressione la Russia», ha commentato dal canto suo Rutte.

E sulle rivelazioni del Wsj, il presidente USA ha aggiunto: «Ci vuole un anno per imparare a usare i Tomahawk. Gli ucraini non possono farlo. L'unico modo in cui un Tomahawk può essere sparato è se lo spariamo noi e non intendiamo farlo».

23:04
23:04
Gli USA colpiscono i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil

Gli Usa anno annunciato nuove sanzioni contro i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil. «Sono state causate dal rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso», si legge nella nota dell'amministrazione americana.

22:42
22:42
Trump smentisce il Wsj: «Non ho autorizzato i missili»

«L'articolo del Wall Street Journal sull'approvazione da parte degli Stati Uniti dell'autorizzazione all'Ucraina di usare missili a lungo raggio in profondità nella Russia è una fake news! Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con quei missili, da qualunque parte provengano, o con ciò che l'Ucraina ne fa!». Lo scrive Donald Trump su Truth.

22:29
22:29
Bessent: Vladimir Putin non è stato «onesto e schietto» con Donald Trump

Vladimir Putin non è stato «onesto e schietto» con Donald Trump. Lo ha detto il capo del Tesoro americano, Scott Bessent, in un'intervista a Fox news.

«Queste saranno tra le sanzioni più ingenti che abbiamo mai imposto alla Russia», ha aggiunto, precisando che non saranno «tariffe secondarie». Il segretario al Tesoro americano ha detto che sta incoraggiando le nazioni ricche del G7 e altri alleati a «unirsi a noi».

22:18
22:18
«Gli Stati Uniti non hanno rinunciato a tenere il vertice di pace di Budapest»

«Cattive notizie per la lobby favorevole alla guerra e buone notizie per chi desidera la pace. Dopo il mio incontro con Marco Rubio, è chiaro che gli Stati Uniti non hanno rinunciato a tenere il vertice di pace di Budapest. I preparativi sono in corso e l'unica questione è la tempistica, non l'intenzione». Lo scrive su X il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó in visita a Washington dove ha incontrato il segretario di Stato Usa per discutere del vertice annunciato tra il presidente Usa Donald Trump e il capo di Stato russo Vladimir Putin nella capitale ungherese.

21:38
21:38
Bessent: «Presto annunceremo un sostanziale aumento delle sanzioni alla Russia»

«Presto annunceremo un sostanziale aumento delle sanzioni alla Russia». Lo ha detto il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent sottolineando che un annuncio potrebbe esserci oggi o domani, secondo quanto riferito dall'agenzia Bloomberg.

21:26
21:26
Gli Stati Uniti consentono all'Ucraina di usare alcuni missili a lungo raggio

Gli Stati Uniti consentono all'Ucraina di usare alcuni missili a lungo raggio. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Kiev ha utilizzato martedì un missile da crociera Storm Shadow fornito dalla Grand Bretagna per colpire un impianto russo a Bryansk che produceva esplosivi e carburante. La decisione rientra nella campagna di pressione che l'amministrazione Trump vuole esercitare su Mosca.

21:15
21:15
La Slovacchia ritira il suo veto sul 19. pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia

La Slovacchia ha deciso di ritirare il suo veto sul 19. pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia, sbloccando così l'iter per l'approvazione delle nuove nuove misure restrittive.

A quanto si apprende, è stata avviata una procedura scritta e, in assenza di obiezioni, il pacchetto sarà formalmente adottato domani entro le 8.

Il nuovo pacchetto punta a colpire le principali fonti di entrate del Cremlino, introducendo nuove sanzioni nei settori energetico, finanziario e commerciale.

Sul piano energetico è previsto il divieto graduale d'importazione di gnl russo, con sei mesi di transizione per i contratti brevi e lo stop totale dal primo gennaio 2027. Viene inoltre inasprito il blocco sulle compagnie petrolifere russe e sulle navi della flotta ombra: 117 nuove unità saranno sanzionate, portando il totale a 558.

Sul fronte finanziario, cinque banche russe e quattro istituti di Paesi terzi (tra Bielorussia e Kazakistan) saranno escluse da ogni transazione. Viene esteso il divieto ai sistemi di pagamento Mir e Fast Payment System, e vietati tutti i servizi in criptovalute per cittadini e imprese russe.

In ambito commerciale, il pacchetto aggiunge 45 entità coinvolte nell'elusione delle sanzioni, comprese società in Cina, India e Thailandia, e amplia il divieto d'esportazione per beni industriali e tecnologici avanzati. Sarà infine introdotto un meccanismo che limita la circolazione dei diplomatici russi all'interno dell'Ue e un nuovo elenco di sanzioni mirato a chi è coinvolto nei rapimenti di minori ucraini e nelle attività delle milizie russe.

Già sabato l'Austria aveva aperto la strada all'approvazione sciogliendo le sue riserve - legate alla richiesta di scongelare alcuni asset russi per compensare l'istituto austriaco Raiffeisen Bank International, colpita dalle controsanzioni di Mosca - e lasciando soltanto la Slovacchia mantenere il veto.

19:44
19:44
Nessun bimbo ferito nel raid sull'asilo a Kharkiv

Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha dichiarato che contrariamente a quanto riferito inizialmente, non ci sono feriti tra i bambini che si trovavano all'asilo bombardato dalle forze russe nella città. Lo scrive Ukrainska Pravda, aggiungendo che tutti i bambini si trovavano in un rifugio al momento dell'attacco.

«C'erano 48 bambini nell'asilo e sono stati tutti evacuati. I nostri servizi comunali hanno gestito l'evacuazione. Sono anche molto grato agli operatori del Servizio di Emergenza Statale che hanno evacuato i bambini dal seminterrato pieno di fumo», ha detto il sindaco.

Terekhov ha quindi spiegato che un dipendente comunale che stava pulendo la strada al momento del raid è morto. Tra i feriti ci sono dipendenti comunali e civili, mentre le notizie di bambini feriti non sono state confermate.

17:38
17:38
Fonti UE: «Manca il consenso sull'uso degli asset russi»

«Sulla questione dei prestiti di riparazione per l'Ucraina basati sugli asset russi immobilizzati non si è arrivati ad un consenso questa mattina al livello degli ambasciatori, quindi il testo delle conclusioni andrà tra parentesi ai leader, perché è troppo importante». Lo afferma un'alta fonte diplomatica europea.

Il tema è molto sensibile poiché tocca dettagli ancora aperti, come la natura delle garanzie che dovranno dare gli stati membri a copertura dei prestiti, l'analisi del rischio a cui sarà sottoposto il Belgio, paese che detiene la gran parte degli asset, e il tipo di utilizzo dei fondi concesso all'Ucraina.

15:38
15:38
La Svezia pronta a vendere 150 caccia Gripen all'Ucraina

La Svezia ha firmato un accordo per vendere 150 caccia bombardieri Gripen all'Ucraina: lo ha dichiarato il primo ministro svedese Ulf Kristersson in un incontro con la stampa a Linkoping presso la sede della Saab, durante la visita del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

15:25
15:25
Verso un nuovo veto di Orban sul sostegno UE all'Ucraina

La parte delle conclusioni riguardante l'Ucraina, a meno di cambiamenti dell'ultim'ora, non sarà firmata dall'Ungheria. Lo hanno spiegato più fonti europee e lo ha anticipato anche il premier Robert Fico, che rappresenterà Viktor Orban nella prima parte dei summit dei 27.

Si tratterebbe così del quarto veto consecutivo di Budapest alle conclusioni di un Consiglio europeo formale in merito al sostegno Ue all'Ucraina.

11:58
11:58
Peskov, su vertice Putin-Trump molte speculazioni non vere

Il Cremlino ha affermato che sul possibile vertice fra i presidenti russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump a Budapest ci sono «un gran numero di speculazioni e voci», quasi tutte «non vere».

«Non ci sono ancora notizie - ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, citato dalla Tass -. Chiaramente, intorno a questo ci sono un gran numero di speculazioni, di voci e così via. La maggior parte di queste sono completamente non vere». Peskov ha aggiunto che una data per il summit «non è ancora stata decisa» e «una preparazione completa è necessaria, il che richiede tempo».

Da parte sua il vice ministro degli esteri russo Sergey Ryabkov ha dichiarato che «continua la preparazione» di un summit tra i due presidenti. «Non vedo ostacoli significativi. La questione è come concretizzare i parametri delineati dal presidente ad Anchorage, queste cornici, con dettagli concreti. Ed è un processo difficile, lo ammetto», ha detto Ryabkov citato dalle agenzie russe.

Il ministro ha anche dichiarato che «non ci sono ancora accordi» su un eventuale incontro tra il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio a Budapest.

Mentre il premier ungherese Viktor Orbán ha scritto sui suoi canali social che il ministro degli esteri Péter Szijjártó è a Washington. I preparativi per il vertice di pace continuano. La data è ancora incerta. Quando arriverà il momento, lo organizzeremo».

11:09
11:09
Zelensky è arrivato a Oslo, colloquio con il premier norvegese

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Oslo, dove è previsto un colloquio con il premier norvegese Jonas Gahr Støre. Lo fa sapere il governo del paese scandinavo.

Zelensky e Støre si sono incontrati nella parte militare dell'aeroporto internazionale Gardermoen, come mostrato dall'emittente pubblica norvegese NRK. Le autorità non hanno fornito dettagli sulla natura dei colloqui, ma il premier ha dichiarato che «la Norvegia sostiene l'Ucraina nella speranza di una pace duratura e giusta, come merita il popolo ucraino».

La Norvegia è uno dei maggiori sostenitori dell'Ucraina, e ha annunciato aiuti civili e militari per 275 miliardi di corone (27,4 miliardi di dollari) a Kiev per il periodo 2023-2030.

«Il sostegno della Norvegia all'Ucraina è forte e continuo. È essenziale mantenere uno stretto dialogo con le autorità ucraine per garantire che questi aiuti soddisfino le esigenze sul campo in Ucraina», ha aggiunto Støre.

Mercoledì, la Norvegia ha dichiarato che ulteriori 1,5 miliardi di corone - dalla dotazione di 275 miliardi di corone - saranno stanziati per l'Ucraina per l'acquisto di gas, mentre la Russia intensifica i suoi attacchi contro gli impianti energetici ucraini con l'avvicinarsi dell'inverno.

Sempre oggi è prevista una tappa in Svezia, dove Zelensky e il governo di Stoccolma faranno un annuncio in materia di «export di difesa». Il presidente ucraino incontrerà il primo ministro laburista svedese Ulf Kristersson nella città di Linköping, sede del gruppo di difesa Saab, che produce, fra le altre cose, il caccia svedese Gripen.

«Dopo il loro incontro, Kristersson e Zelensky terranno una conferenza stampa congiunta per fare un annuncio in merito all'esportazione di prodotti per la difesa», ha dichiarato il governo svedese in una nota.

08:36
08:36
Ucraina colpisce l’impianto chimico-militare di Bryansk con missili Storm Shadow: «Danni massicci, difesa aerea russa aggirata»

Le forze ucraine hanno effettuato nelle ultime 24 ore un attacco contro l'impianto chimico di Bryansk, a sudovest di Mosca, una struttura chiave all'interno del complesso militare-industriale della Russia.

Lo ha reso noto lo Stato maggiore di Kiev su Facebook, citato dai media ucraini, fra cui Ukrinform, precisando che si è trattato di un «attacco combinato aereo e missilistico su larga scala» nel quale sono stati utilizzati anche i missili da crociera guidati a lungo raggio britannici Storm Shadow lanciati da aerei. I missili, si legge ancora, sono riusciti a «penetrare con successo il sistema di difesa aerea russo».

Lo Stato maggiore ucraino spiega che i danni all'impianto di Bryansk sono «massicci», anche se la loro quantificazione è ancora in corso di verifica. «L'impianto chimico di Bryansk è una parte importante dell'industria della difesa russa. L'impianto produce polvere da sparo, esplosivi e componenti di carburante per missili utilizzati nelle munizioni e nei missili che la Russia impiega per attaccare l'Ucraina», si legge su Ukrinform.

La notizia è ripresa in evidenza dalla BBC, emittente del paese produttore degli Storm Shadow, che spiega che il missile da crociera viene lanciato da un aereo, probabilmente un F-16, da una distanza di circa 250 km dall'obiettivo, e scende poi in picchiata fino a pochi metri dal terreno, così da sfuggire ai radar, e viene poi guidato sull'obiettivo dal GPS mentre segue la conformazione del terreno e una telecamera sul muso inquadra il punto da colpire.

«L'attacco - scrive la BBC - è avvenuto lo stesso giorno in cui il primo ministro britannico Sir Keir Starmer e altri leader europei hanno promesso di »aumentare la pressione sull'economia russa e sulla sua industria della difesa« finché il leader russo Vladimir Putin »non sarà pronto a fare la pace«.

Poco dopo l'attacco la Russia ha lanciato stanotte raid aerei su larga scala contro l'Ucraina, con esplosioni che hanno scosso Kiev e altre città del paese. Almeno sei persone sono rimaste uccise nella regione della capitale, tra cui due bambini, ha affermato sulle reti sociali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

»Un'altra notte che dimostra che la Russia non sente abbastanza pressione e prolunga la guerra - ha affermato -. Le città comuni sono state attaccate, principalmente le nostre infrastrutture energetiche ma anche molti edifici residenziali sono stati colpiti«.

A Kharkiv i russi hanno colpito stamattina in un attacco con droni un asilo privato, ferendo alcuni bambini, ha reso noto il sindaco della seconda città dell'Ucraina, nel nord-est del paese Igor Terekhov, citato da RBC-Ukraine. »È stato colpito un asilo privato nel distretto di Kholodnohirsky, ci sono bambini feriti. C'è un incendio sul luogo dell'attacco«, ha scritto Terekhov.

In seguito Zelensky ha scritto su Telegram che »a Kharkiv purtroppo si segnala una vittima. Le mie condoglianze ai familiari. Al momento sette persone sono rimaste ferite. Stanno ricevendo assistenza medica. Tutti i bambini sono stati evacuati e si trovano nei rifugi. Secondo le informazioni preliminari, molti hanno una reazione acuta allo stress«, ha ancora affermato Zelensky su Telegram.

»Non c'è e non può esserci alcuna giustificazione per un attacco con drone a un asilo. È evidente che la Russia sta diventando sempre più sfacciata. Questi attacchi - aggiunge il leader ucraino - sono uno schiaffo in faccia della Russia a chiunque insista su una soluzione pacifica. Banditi e terroristi possono essere messi al loro posto solo con la forza«.

Secondo l'aeronautica militare di Kiev, citata da Ukrinform, la scorsa notte i russi hanno lanciato contro l'Ucraina 405 droni, per lo più di tipo Shahed, e 28 missili, 15 dei quali balistici, e, malgrado la maggior parte sia stata abbattuta, 12 missili e 55 droni sono riusciti ad andare a segno, colpendo 26 località, mentre in altre 19 località sono caduti frammenti. Sono state prese di mira Kiev le regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Cherkasy, Chernihiv e Odessa.

Da parte sua il ministero della difesa russo ha confermato un »massiccio attacco« la notte scorsa con droni e missili, compresi gli ipersonici Kinzhal, contro strutture energetiche ucraine che »sostengono il complesso militare-industriale« di Kiev. Secondo Mosca, i raid sono stati compiuti In risposta agli attacchi terroristici dell'Ucraina contro obiettivi civili sul territorio della Russia».

Il ministero ha anche rivendicato la conquista nelle ultime 24 ore di altri due insediamenti in Ucraina: Ivanovka, nella regione di Dnipropetrovsk, e Pavlovka, in quella di Zaporizhzhia.

07:30
07:30
Trump frena sull’incontro con Putin: «Non voglio perdere tempo»

«Non voglio perdere tempo, non voglio sprecare un incontro». Così ha risposto il presidente americano Donald Teump ad una domanda sulle indiscrezioni che l'incontro con il suo omoloto russo Vladimir Putin non ci sarà. «Vediamo che succede», ha aggiunto. «Sull'incontro con Putin deciderò nei prossimi giorni».

«Stanno succedendo molte cose» nella guerra in Ucraina. «Putin e (il presidente ucraino Volodymyr) Zelensky vogliono la pace», ha aggiunto Trump.

06:59
06:59
Oggi visita di Zelensky in Svezia per «export difesa»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà oggi in Svezia e i due paesi faranno un annuncio sulle «esportazioni di difesa», ha annunciato stamattina il governo di Stoccolma in un comunicato.

Zelensky e il premier svedese Ulf Kristersson si incontreranno nella città di Linköping, sede del gruppo di difesa Saab, produttore del caccia Gripen.

«Dopo l'incontro, Kristersson e Zelensky terranno una conferenza stampa congiunta per fare un annuncio sulle esportazioni di difesa», si legge nella nota. Essa è prevista per le 15.00.

«Un'Ucraina forte e capace è una priorità fondamentale per la Svezia e continueremo a garantire che l'Ucraina possa contrastare l'aggressione russa», ha scritto Kristersson sulla piattaforma X.

L'anno scorso la Svezia ha sospeso i piani per l'invio dei suoi caccia Gripen a Kiev dopo che i paesi partner avevano chiesto che la priorità fosse data agli F-16 americani.

06:47
06:47
Almeno 13 feriti nei raid russi di stanotte su Zaporizhzhia

E' di almeno 13 feriti il bilancio dei raid russi che stanotte hanno colpito la città ucraina di Zaporizhzhia, secondo le autorità locali citate dai media di Kiev.

06:43
06:43
Incendio in un grattacielo a Kiev: colpiti tre quartieri della capitale

Un incendio è scoppiato all'ottavo e al nono piano di un grattacielo nel quartiere Dniprovskyi a seguito dell'attacco con un drone, spiega il capo dell'Amministrazione militare della capitale Tymur Tkachenko citato dai media locali. Danni sono stati segnalati anche nei quartieri Pechersky e Desnyansky.

06:23
06:23
Il punto alle 06.00

Nella notte Mosca ha lanciato un attacco aereo su vasta scala contro diverse città ucraine, colpendo in particolare Kiev, dove esplosioni sono state udite poco dopo l’una del mattino. Le difese antiaeree sono entrate in azione e almeno un incendio è divampato in città. Secondo le autorità ucraine, il bilancio parziale è di due morti, mentre raid sono stati segnalati anche a Dnipro, Zaporižžja e Izmail, quest’ultima rimasta parzialmente senza elettricità.

L’offensiva russa è arrivata poche ore dopo un attacco dell’Ucraina contro l’impianto chimico di Bryansk, nella Russia occidentale, struttura che fornisce componenti per i missili russi. Lo Stato maggiore di Kiev ha confermato l’uso di missili Storm Shadow e altre armi a lungo raggio, riuscendo a superare le difese aeree nemiche.

Nel frattempo, tensioni si registrano anche ai confini nord-orientali dell’Europa. La Lituania ha chiuso i valichi con la Bielorussia e sospeso temporaneamente i voli all’aeroporto di Vilnius, dopo l’ingresso nel proprio spazio aereo di palloni aerostatici usati per il contrabbando. Una decisione straordinaria che riflette il clima di crescente instabilità nella regione.

La possibilità di un vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin si allontana: dalla Casa Bianca fanno sapere che non ci sono piani imminenti, mentre Mosca parla di tempi ancora prematuri. Al centro resta il tema del cessate il fuoco in Ucraina. La Russia lo rifiuta, sostenendo che fermare subito i combattimenti significherebbe ignorare le cause profonde del conflitto, mentre Zelensky e i leader europei chiedono una tregua e lavorano a un piano di pace in 12 punti.

Secondo indiscrezioni, Trump avrebbe detto a Zelensky che non consegnerà presto i missili Tomahawk e che il destino del Donbass non è una priorità, perché punta a chiudere rapidamente la guerra. Intanto l’Europa rilancia l’idea di una vera difesa comune e il conflitto continua, con nuovi attacchi su Kharkiv e tensioni anche nei cieli russi.