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Trump: «Forse russi e ucraini devono combattere ancora un po'»

Il presidente USA ha dichiarato che grazie al suo rapporto «molto buono» con Vladimir Putin sperava di trovare una soluzione durante l'incontro in Alaska - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: «Forse russi e ucraini devono combattere ancora un po'»
Red. Online
31.08.2025 07:19
22:02
22:02
Zelensky: quasi passate le 2 settimane di Trump per la pace

«Due settimane fa a Washington, si diceva che questa fosse la tempistica necessaria affinché la Russia fosse pronta per veri colloqui e un incontro tra i leader. L'Ucraina è senza dubbio pronta. Ma l'unica cosa che la Russia sta facendo è investire in un'ulteriore guerra. Tutti i suoi segnali puntano in quella direzione.» Lo ha detto stasera il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citato da Ukrainska Pravda.

Il 18 agosto, durante un incontro negli Stati Uniti con i leader europei, il presidente Usa Donald Trump ha affermato che «entro una o due settimane» si sarebbe saputo se si sarebbe potuto raggiungere un accordo di pace tra Russia e Ucraina.

Il 21 agosto, il presidente statunitense ha affermato che sarebbe stato in grado di valutare la possibilità di raggiungere la pace in Ucraina «entro due settimane». Il 25 agosto, Trump ha affermato che ci sarebbero state «gravissime conseguenze» per la Russia e che sarebbe «intervenuto con forza» se un accordo di cessate il fuoco non fosse stato concluso entro le prossime due settimane.

Zelensky ha detto che il leader del Cremlino Vladimir Putin, attualmente in visita di quattro giorni in Cina per il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, «si tirerà indietro di nuovo: è il suo sport preferito».

«Tutti nel mondo hanno affermato che è necessario un cessate il fuoco - ha concluso il presidente ucraino -. L'unica che vuole la guerra è la Russia. Ci aspettiamo che nessuno tolleri Conflitti il protrarsi della guerra -. Contiamo su una posizione forte da parte degli Stati Uniti, dell'Europa e dei paesi del G20».

21:21
21:21
Merz: «Nessuno parla di inviare adesso truppe in Ucraina»

«Nella situazione attuale nessuno parla di truppe di terra in Ucraina». Lo ha affermato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, nell'intervista estiva rilasciata all'emittente tedesca Zdf . Si sta discutendo con gli alleati occidentali delle garanzie di sicurezza in caso di cessate il fuoco, ha rimarcato.

«La priorità numero uno è sostenere l'esercito ucraino affinché possa difendere questo Paese a lungo termine», ha aggiunto. Se l'esercito tedesco dovesse essere impiegato in futuro, anche per proteggere lo spazio aereo sopra l'Ucraina, sarebbe necessario un mandato del Bundestag.

La capitolazione dell'Ucraina non è un'opzione, ha poi sottolineato Merz. «Mi sto preparando mentalmente al fatto che questa guerra potrebbe durare ancora a lungo», ha affermato fra l'altro, sottolineando di non farsi illusioni su come finiscano le guerre: «O con la sconfitta militare di una delle due parti - ma al momento non vedo questa possibilità né per la Russia né per l'Ucraina - oppure con l'esaurimento economico e o militare. Ma al momento non vedo neanche questa situazione per entrambe le parti».

Attualmente si sta cercando, attraverso intense iniziative diplomatiche, di porre fine alla guerra il più rapidamente possibile, ha spiegato, «ma certamente non al prezzo della capitolazione dell'Ucraina». Se l'Ucraina capitolasse e perdesse la sua indipendenza, la Russia prenderebbe di mira il Paese successivo. «E poi dopodomani toccherà a noi. Questa non è un'opzione», ha concluso.

16:21
16:21
Putin e Xi hanno discusso del vertice in Alaska

Il presidente russo Vladimir Putin, a margine dell'inaugurazione del vertice di Tianjin, ha discusso con il leader cinese Xi Jinping i risultati del vertice in Alaska con il presidente Usa Donald Trump: lo afferma Yury Ushakov, consigliere del presidente russo, come riporta l'agenzia Tass.

«Il presidente ha avuto una conversazione molto lunga, principalmente, ovviamente, con il leader cinese. Si sono seduti insieme per una conversazione attiva e molto fruttuosa. Tra gli altri argomenti, mi ha detto il presidente, hanno discusso degli ultimi contatti con gli americani, dei nostri contatti con gli americani», ha affermato Ushakov.

15:31
15:31
Zelensky: «Prepariamo nuovi attacchi in profondità in Russia»

Dopo un incontro con il comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le forze armate del suo Paese stanno pianificando nuovi attacchi in profondità in Russia.

«Abbiamo analizzato in dettaglio la situazione nella zona di Zaporizhzhia e le intenzioni del nemico. Anche la situazione nelle zone di confine delle regioni di Sumy e Kharkiv. Continueremo le nostre operazioni attive esattamente come necessario per la difesa dell'Ucraina. Le forze e le risorse sono pronte. Sono stati pianificati anche nuovi attacchi in profondità», ha scritto il presidente su X.

Nel post, Zelensky ha affermato che l'esercito russo sta «concentrando i suoi maggiori sforzi» a Pokrovsk, un polo logistico strategicamente importante nell'Ucraina orientale.

15:30
15:30
Tusk: «L'Occidente sia unito contro la Russia, impero del male»

«La minaccia, in passato proveniente dall'Unione Sovietica, oggi dalla Russia, ha lo stesso carattere. La guerra si combatte non lontano da qui, contro questa nuova versione dell'impero del male. Questo luogo ha un ulteriore peso simbolico». Il premier polacco Donald Tusk ha citato la celebre definizione di Ronald Reagan dell'Urss nel corso dell'incontro con la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, lungo il confine polacco con la Bielorussia.

«Domani celebriamo l'anniversario dello scoppio della guerra più tragica, la Seconda Guerra Mondiale. Non lontano da qui le truppe tedesche, quelle di Hitler, si incontrarono in un abbraccio fraterno con le truppe sovietiche, quando invasero - Germania e Russia - la Polonia. Non si può parlare con Mosca. La guerra in Ucraina e le ultime settimane e giorni lo dimostrano molto chiaramente: nessuna concessione, nessun sottile gioco con Putin e la Russia aggressiva portano al successo, non ci garantiscono la sicurezza. Polonia, Europa, Nato, Stati Uniti devono essere uniti di nuovo, proprio come una volta, proprio come 45 anni. L'»Occidente deve darci tutto il suo sostegno come quando è nata «Solidarność». Anche oggi - ha concluso il premier polacco - devono essere molto fermi, determinati, uniti contro questa nuova versione dell'impero del male«.

13:51
13:51
Kiev: «Da inizio 2025 oltre 290 mila soldati russi morti o feriti»

Dall'inizio del 2025, l'esercito russo ha perso più di 290'000 uomini tra morti e feriti gravi lungo tutta la linea del fronte. Lo afferma il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, nel rapporto di oggi al presidente ucraino.

12:49
12:49
«Il Cremlino esagera sulle conquiste russe in Ucraina»

L'Institute for the Study of War (Isw) sostiene che il Cremlino stia utilizzando la propaganda per convincere l'Occidente che la vittoria russa è inevitabile, affermando che il capo di stato maggiore russo ha esagerato le conquiste russe durante l'estate.

Valery Gerasimov ha affermato che la Russia ha conquistato 3'500 chilometri quadrati da marzo, ma la cifra reale è più vicina ai 2'350 chilometri quadrati, ha affermato il think tank con sede negli Stati Uniti. «Sembra che il Cremlino - sostengono gli analisti - stia cercando di utilizzare grandi quantità di dati quantitativi per creare la falsa impressione che le forze russe stiano avanzando rapidamente sul campo di battaglia. Il Cremlino sta cercando di convincere l'Occidente che la Russia raggiungerà inevitabilmente i suoi obiettivi di guerra sul campo di battaglia, al punto che l'Ucraina dovrebbe cedere alle richieste russe e l'Occidente dovrebbe quindi cessare di sostenere l'Ucraina».

Nel frattempo, le forze russe hanno subito «perdite particolarmente elevate» dall'inverno 2024, pur ottenendo piccoli guadagni, ovvero perdite che sono «insostenibili» nel medio e lungo termine, ha affermato il think tank.

11:34
11:34
Kiev smentisce Mosca: «L'offensiva estiva si è conclusa praticamente in nulla»

Lo Stato maggiore ucraino risponde al rapporto del capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov che ieri aveva affermato che da marzo la Russia ha conquistato più di 3'500 chilometri quadrati.

«Il rapporto si basa su tentativi di far passare per realtà desideri irrealizzabili e vere e proprie bugie. Dopotutto, dopo tre anni e mezzo di aggressione su vasta scala da parte del Cremlino, l'offensiva stagionale si è conclusa praticamente in nulla. Le truppe russe non hanno preso il pieno controllo di nessuna grande città».

08:18
08:18
Attacchi ucraini su Belgorod, tre feriti

Tre civili sono rimasti feriti in attacchi di droni ucraini nella regione occidentale russa di Belgorod, ha dichiarato il governatore Vyacheslav Gladkov citato dall'agenzia di stampa Tass.

07:50
07:50
Quasi 400 attacchi russi sulla regione di Zaporizhzhia

Quasi 400 attacchi sono stati sferrati ieri dalle forze armate russe sulla regione di Zaporizhzhia dove si lavora senza sosta per ripristinare l'elettricità. Blackout invece a Odessa, bersaglio dei droni russi durante la notte.

Il 30 agosto, le forze russe hanno effettuato 391 attacchi su 16 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, uccidendo una persona e ferendone altre 37. Il capo dell'Amministrazione Militare Regionale di Zaporižžja, Ivan Fedorov, lo ha riferito su Telegram, secondo Ukrinform.

«Il nemico ha lanciato 10 attacchi missilistici su Zaporizhzhia, cinque attacchi aerei su Komyšuvacha, Bilohiria e Malynivka. Due attacchi con Mirs hanno preso di mira Plavni e Charivne», si legge nel comunicato. Secondo il capo della regione, 286 droni di vario tipo (per lo più FPV) hanno attaccato Zaporizhzhia, Chervonodniprovka, Plavni, Huliaipole, Orikhiv, Shcherbaky, Novodanylivka, Vasynivka, Mala Tokmachka, Charivne, Preobrazhenka, Novopavlivka e Dolynka.

Inoltre, 88 attacchi di artiglieria hanno colpito le aree di Plavni, Huliaipole, Shcherbaky, Novodanylivka, Mala Tokmachka e Charivne.

Blackout quasi totale a Odessa, a seguito di un attacco di droni russi. Lo riferisce il capo dell'Amministrazione Militare Regionale di Odessa, Oleh Kiper, su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform.

«La città di Chornomorsk e i suoi dintorni sono stati colpiti più duramente. L'attacco ha danneggiato le infrastrutture energetiche», ha scritto. Attualmente, oltre 29.000 utenti sono senza elettricità. I lavori di ripristino sono già iniziati e le infrastrutture critiche funzionano grazie ai generatori.

07:34
07:34
Gli ucraini riconquistano il villaggio di Myrne

L'esercito ucraino ha riconquistato il villaggio di Myrne, vicino a Kupyansk, nell'Oblast di Kharkiv, secondo le mappe aggiornate di DeepState pubblicate il 29 agosto. Le posizioni consentivano in precedenza alle truppe russe di controllare la strada che conduceva alla città di Kupiansk, circa 104 chilometri a est di Kharkiv, il capoluogo regionale. Lo riporta il Kyiv independent.

La ripresa del controllo sul villaggio è stata confermata da Viktor Trehubov, portavoce del Gruppo Operativo-Strategico di Dnipro. «Al momento, i russi sono stati cacciati da Myrne. Non ci sono informazioni su soldati russi feriti o uccisi. Le nostre forze stanno avanzando ulteriormente», ha dichiarato Trehubov al notiziario Suspilne. Intanto gli abitanti di Kupyansk continuano a sopportare condizioni umanitarie disastrose a causa dei continui attacchi russi.

«Purtroppo, oggi a Kupiansk non ci sono elettricità, gas o acqua - ha detto Andriy Besedin, capo dell'amministrazione militare-civile della città - e il ripristino è impossibile a causa dell'intensità dei bombardamenti e della distruzione causata quotidianamente dalle truppe russe», ha dichiarato a Novyny.live. Ha aggiunto che in città rimangono circa 1.800 civili, rispetto a una popolazione prebellica di circa 30.000 abitanti.

Le condizioni sono particolarmente gravi sulla riva destra della città, dove circa 870 residenti sono intrappolati senza accesso ai servizi di base. «Vivono in condizioni quasi disumane. Non possiamo fornire alcun servizio amministrativo o sociale», ha affermato Besedin. Le autorità locali sono riuscite a mantenere i servizi essenziali solo nel distretto di Prystinske, un gruppo di nove insediamenti più piccoli all'interno della comunità di Kupiynsk.

Le forze russe continuano a lanciare attacchi in tutta la regione di Kharkiv, anche contro l'omonimo capoluogo regionale, la seconda città più grande dell'Ucraina vicino al confine con la Russia.

07:21
07:21
Abbattuti 21 droni ucraini sulla Russia

Mosca afferma che le difese aeree hanno abbattuto stanotte 21 droni ucraini sulle regioni russe di Volgograd, Rostov, Belgorod e Bryansk. Lo rende noto l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo.

07:19
07:19
Il punto alle 7

Donald Trump ha detto in una intervista al Daily Caller che un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky sembra improbabile ma che un trilaterale con lui è possibile.

«Un trilaterale potrebbe verificarsi. Un bilaterale non lo so, ma un trilaterale accadrà. Ma, sapete, a volte le persone non sono pronte», ha detto il presidente americano.

Il tycoon ha poi aggiunto di essere disponibile a utilizzare aerei statunitensi come garanzia di sicurezza per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.

«Forse - ha spiegato Trump - faremo qualcosa. Mi piacerebbe vedere una soluzione. Non sono i nostri soldati, ma ogni settimana ne vengono uccisi da 5 mila a 7 mila, per lo più giovani. Se potessi fermare tutto questo e far volare un aereo ogni tanto, sarebbero soprattutto gli europei, ma noi, noi li aiuteremmo. Loro in un certo senso ne hanno bisogno, e noi li aiuteremmo se potremo fare qualcosa».

Il capo della Casa Bianca ha inoltre vantato il rapporto «molto buono» avuto con Vladimir Putin nel corso degli anni. «Ecco perché pensavo davvero che avremmo trovato una soluzione. Mi sarebbe piaciuto molto che ci fosse stata», ha spiegato il presidente americano riferendosi al summit in Alaska. «Forse - ha aggiunto riferendosi a russi e ucraini - devono combattere ancora un po'. Sai, continuare a combattere. Stupidamente, continuare a combattere».