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Trump: «Vedrò Zelensky venerdì alla Casa Bianca»

Il presidente americano conferma l’incontro con il leader ucraino, atteso a Washington in settimana – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: «Vedrò Zelensky venerdì alla Casa Bianca»
Red. Online
14.10.2025 06:33
19:23
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Attacco russo a convoglio Onu

Un convoglio di aiuti umanitari delle Nazioni Unite è stato colpito da un bombardamento russo nel sud dell'Ucraina, che «per miracolo» non ha provocato morti o feriti, secondo quanto denunciato dalle autorità locali. Un attacco condannato dall'Onu come «totalmente inaccettabile».

Il ministro italiano degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto che sul convoglio si trovava anche «un funzionario italiano, rimasto fortunatamente illeso». «Gli attacchi sui civili, sugli ospedali e ora sugli operatori umanitari sono inaccettabili», ha affermato il capo della Farnesina.

«Gli operatori umanitari sono protetti dal diritto internazionale umanitario e non dovrebbero mai essere attaccati», ha dichiarato da parte sua Matthias Schmale, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per l'Ucraina.

L'attacco al convoglio, composto da quattro camion, è avvenuto nella cittadina di Bilozerka, nella regione di Kherson, situata pochi chilometri ad ovest del fiume Dnipro. La sponda occidentale, appunto, è controllata dalle truppe ucraine e quella orientale dai russi. Si tratta di un campo di battaglia dove quasi ogni giorno avvengono bombardamenti reciproci.

Il governatore della regione di Kherson, Oleksandr Prokudin, ha parlato di un attacco deliberato, accusando le forze di Mosca di «terrorismo». Sempre secondo il governatore, un veicolo si è incendiato e un altro è stato gravemente danneggiato.

Contattata dall'agenzia Afp, Jacqueline Mahon, funzionaria del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), ha spiegato che il convoglio trasportava un lotto di 800 pacchi individuali «contenenti beni di prima necessità per anziani, donne e ragazze» di questa regione, dove molti residenti, specie anziani, «non possono muoversi a causa dei droni e dei bombardamenti e dipendono perciò dagli aiuti umanitari per sopravvivere».

Sempre in questa regione, la Procura ucraina ha denunciato l'uccisione di tre civili (due donne e un uomo) a causa di bombardamenti di artiglieria russi. Nella regione russa di Kursk, invece, il governatore ha accusato gli ucraini di avere ucciso una donna colpendo con un drone un'auto nel villaggio di Beltsa.

Il Cremlino ha intanto fatto sapere che «accoglie con favore» l'annuncio fatto lunedì alla Knesset da Donald Trump di volere concentrarsi sui negoziati per risolvere il conflitto ucraino, dopo l'accordo per Gaza. Ma sui rapporti tra Usa e Russia incombe l'ombra della eventuale fornitura da parte di Washington a Kiev dei missili da crociera Tomahawk, che con il loro raggio d'azione di 2.500 chilometri sono capaci di arrivare su Mosca, San Pietroburgo e un alto numero di obiettivi strategici.

Trump, che ha evocato la possibilità di inviare i vettori all'Ucraina per fare pressioni su Vladimir Putin e spingerlo così alla pace, discuterà del tema in un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in programma venerdì a Washington. Secondo fonti citate dal Financial Times, comunque, gli Stati Uniti non sarebbero in grado di consegnare più di 20-50 di questi missili. «Ciò che non muterebbe in modo decisivo le dinamiche della guerra», commenta un analista interrogato dal quotidiano.

12:21
12:21
«Mosca ha colpito un convoglio di aiuti ONU»

La Russia ha colpito un convoglio di aiuti delle Nazioni Unite nel sud dell'Ucraina, senza tuttavia fare vittime, indicano le autorità ucraine.

Il convoglio di aiuti umanitari delle Nazioni Unite è stato preso di mira questa mattina da un attacco russo nella regione meridionale di Kherson, secondo quanto ha dichiarato il governatore dell'oblast (regione), Oleksandr Prokudin, che ha definito "miracoloso" il fatto che non ci siano stati feriti.

Secondo Prokudin, un convoglio di quattro veicoli bianchi con il logo delle Nazioni Unite, che trasportavano diverse tonnellate di aiuti, è stato deliberatamente preso di mira nella città di Bilozerka da droni russi e fuoco di artiglieria. Uno dei veicoli si è incendiato e un altro è stato gravemente danneggiato.

12:20
12:20
Lukashenko: «La Bielorussia pronta a un grande accordo con gli USA»

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha dichiarato che il governo di Minsk è «pronto» a «un grande accordo, globale», con gli Stati Uniti. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa TASS citando a sua volta l'agenzia di stampa nazionale bielorussa BelTA.

«Aspetteremo le loro proposte su un grande accordo, globale, come a loro piace chiamarlo. Siamo pronti. Siamo pronti a concludere un accordo importante con loro. Loro hanno le loro domande, richieste e pretese, e noi abbiamo le nostre. Risolviamo la questione. Noi siamo pronti», ha detto, secondo la TASS, Lukashenko, accusato di gravissime violazioni dei diritti umani e considerato politicamente vicino al Cremlino.

«Considero le proposte di Donald Trump (il presidente degli USA) per quello che sono. Ma anche i nostri interessi devono essere presi in considerazione. Tutto deve essere onesto, proprio come abbiamo concordato con gli americani tempo fa», ha dichiarato ancora il presidente bielorusso secondo l'agenzia russa.

11:30
11:30
Mosca apre un procedimento penale contro Khodorkovsky e altri oppositori in esilio

Un procedimento penale è stato aperto in Russia contro diversi noti oppositori russi in esilio, tra i quali l'oligarca Mikhail Khodorkovsky, con l'accusa di aver cercato di «impossessarsi con la violenza del potere» e di avere organizzato «un gruppo terroristico». Lo hanno indicato i servizi segreti interni russi (Fsb), citati dall'agenzia dall'agenzia di stampa ufficiale Tass.

Insieme con Khodorkovsky, in esilio dal 2013 dopo avere scontato dieci anni di reclusione in Russia per frode fiscale e altri reati, sono accusati diversi fondatori e membri del Comitato contro la guerra, nato nel 2022. Tra di loro, l'ex primo ministro Mikhail Kasyanov, l'attivista Vladimir Kara-Murza e il campione di scacchi Garry Kasparov.

Khodorkovsky, 62 anni, è tra gli oligarchi che ha ammassato gigantesche ricchezze nei turbolenti anni '90 seguiti alla caduta dell'Unione Sovietica, riuscendo a prendere il controllo della compagnia petrolifera Jukos. Nel 2003 era riconosciuto come l'uomo più ricco di Russia. L'arresto e la condanna fecero seguito al tentativo di Khodorkovsky di opporsi a Vladimir Putin, che dopo avere assunto la presidenza nel 2000 avviò una politica di esclusione dei grandi oligarchi dai processi politici.

06:38
06:38
Il punto alle 6

Dopo le dichiarazioni di ieri, in cui aveva ventilato l’ipotesi di «mandare i Tomahawk a Kiev se la guerra non sarà risolta», il presidente americano Donald Trump ha confermato che venerdì riceverà alla Casa Bianca il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto a bordo dell’Air Force One, di ritorno dal Medio Oriente, rispondendo con un «credo di sì» alla domanda di un giornalista. Zelensky aveva già anticipato l’intenzione di recarsi a Washington «questa settimana».

Il vertice si preannuncia cruciale in una fase di stallo militare e di crescente pressione diplomatica. Sul terreno, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) sta cercando di mediare un cessate il fuoco tecnico tra Russia e Ucraina per consentire la riparazione delle linee elettriche esterne della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto controllo russo. L’impianto, non operativo ma ancora bisognoso di alimentazione per garantire la sicurezza dei reattori e del combustibile esaurito, funziona da settimane con generatori diesel dopo l’interruzione dell’ultima linea di connessione alla rete.

Il piano dell’Aiea prevede due fasi di intervento: una prima tregua locale, in un’area controllata da Mosca, per ripristinare la linea principale da 750 kilovolt di Dniprovska, e una seconda, in territorio ucraino, per la linea di riserva Ferosplavna-1. Le squadre di riparazione dovrebbero operare sotto la supervisione degli ispettori dell’agenzia, ma l’avvio dei lavori è stato rinviato poiché la Russia non ha ancora fornito le necessarie garanzie di sicurezza.

Intanto, da Kiev, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Kaja Kallas, ha annunciato progressi nel piano europeo per utilizzare i beni russi congelati a sostegno dell’Ucraina. «Le esigenze di finanziamento sono enormi – ha spiegato –. Il lavoro è in corso e speriamo di poterlo concludere presto».