Mondo
La diretta
Secondo Axios, l'accordo sul tavolo prevede una tregua di 60 giorni con il rilascio di 10 ostaggi in vita e di 18 deceduti - Hamas e Israele hanno ripreso i colloqui in Qatar - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

14:45
14:45
«Almeno 105 persone uccise a Gaza nelle ultime 24 ore»
Il ministero della Salute di Gaza ha riferito che almeno 105 persone sono state uccise e circa 356 ferite nelle ultime 24 ore. Secondo il comunicato, ripreso da Haaretz, dall'inizio della guerra a Gaza sono state uccise 57.523 persone e 136.617 sono rimaste ferite.
Il ministero ha affermato che sette delle vittime uccise ieri sono morte in attesa di aiuti umanitari.
12:32
12:32
Ripresi in Qatar i colloqui indiretti tra Israele e Hamas
Hamas e Israele hanno ripreso i colloqui in Qatar: lo ha dichiarato un funzionario palestinese rimasto anonimo, come scrive il Times of Israel.
Ieri a Doha è iniziato l'ultimo ciclo di negoziati sulla guerra a Gaza, con l'obiettivo di mediare un cessate il fuoco e raggiungere un accordo sul rilascio degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi.
10:42
10:42
Le rivelazioni di un riservista israeliano: «Le truppe uccidevano i civili in modo arbitrario»
Un riservista israeliano che ha prestato servizio per tre volte a Gaza ha dichiarato a Sky News, in una rara intervista davanti alle telecamere, che alla sua unità veniva spesso ordinato di sparare a chiunque entrasse nelle aree definite dai soldati come no-go zone, indipendentemente dal fatto che rappresentasse una minaccia o meno, una pratica che, a suo dire, lasciava civili morti sul posto.
«Abbiamo un territorio in cui ci troviamo, e gli ordini sono: chiunque entri deve morire - ha spiegato - Se sono dentro, sono pericolosi, bisogna ucciderli. Non importa chi sia».
Parlando in forma anonima, il soldato ha affermato che «le truppe uccidevano i civili in modo arbitrario», aggiungendo che i criteri per aprire il fuoco sui civili variano a seconda del comandante.
Il soldato è un riservista della 252a Divisione delle Forze di Difesa Israeliane . È stato assegnato due volte al corridoio di Netzarim, una stretta striscia di terra che attraversa la Striscia di Gaza centrale all'inizio della guerra, dal mare al confine con Israele.
09:57
09:57
«Hamas ha perso circa l'80% del controllo sulla Striscia di Gaza»
Un alto ufficiale delle forze di sicurezza di Hamas ha dichiarato alla Bbc che il gruppo armato palestinese ha perso circa l'80% del controllo sulla Striscia di Gaza e che i clan armati stanno colmando il vuoto.
Nei messaggi, scambiati con il giornalista Bbc, l'ufficiale ha dipinto un quadro della disintegrazione interna di Hamas e del collasso quasi totale della sicurezza a Gaza, che il gruppo governava prima del conflitto. «Siamo realistici: non è rimasto quasi nulla della struttura di sicurezza. La maggior parte dei leader, circa il 95%, è ormai morta... Le figure attive sono state tutte uccise», ha detto. «Quindi, cosa impedisce a Israele di continuare questa guerra?», ha aggiunto.
Secondo l'ufficiale, Hamas ha tentato di riorganizzarsi durante il cessate il fuoco di 57 giorni con Israele all'inizio di quest'anno, riorganizzando i suoi consigli politici, militari e di sicurezza. Ma da quando Israele ha posto fine alla tregua a marzo, ha preso di mira le restanti strutture di comando di Hamas, lasciando il gruppo nel caos. «Per quanto riguarda la sicurezza, voglio essere chiaro: è completamente crollata. Completamente distrutta. Non c'è più alcun controllo da nessuna parte», ha detto.
09:20
09:20
«Uccisi 14 palestinesi a Gaza»
Fonti mediche negli ospedali della Striscia di Gaza hanno riferito che 14 palestinesi sono stati uccisi in seguito ai bombardamenti israeliani su varie zone della Striscia di Gaza a partire dall'alba di oggi. Lo riporta Wafa.
08:54
08:54
Israele attacca porti e una centrale elettrica nello Yemen
Israele ha condotto i suoi primi attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen dopo il cessate il fuoco tra Israele e Iran, attaccando porti e una centrale elettrica tra la mezzanotte (ora locale) di domenica e la mattina di lunedì. Secondo le Forze di difesa israeliane gli attacchi sono avvenuti dopo che almeno tre missili balistici Houthi sono stati lanciati contro Israele dal cessate il fuoco, tra cui un missile intercettato sabato. Lo riporta la Cnn.
Oltre ai porti di Hodeida, Ras Isa, Salif e la centrale elettrica di Ras Kanatib, lungo il Mar Rosso, l'Idf ha colpito la Galaxy Leader, una nave cargo sequestrata dagli Houthi nel novembre 2023. «Le forze Houthi hanno installato un sistema radar sulla nave e lo stanno utilizzando per tracciare le imbarcazioni nell'area marittima internazionale per facilitare ulteriori attività terroristiche», ha affermato l'Idf. Poco prima dei raid il portavoce per la lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, aveva diramato un avviso di evacuazione per i porti e la centrale elettrica.
Il ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che gli attacchi fanno parte della nuova Operazione «Bandiera Nera». In una dichiarazione sui social media ha affermato: «Gli Houthi continueranno a pagare un prezzo elevato per le loro azioni» e ha promesso che ci saranno altri attacchi se gli Houthi continueranno a lanciare droni e missili balistici contro Israele. L'esercito Houthi ha confermato i raid ma ha affermato che «le difese aeree yemenite hanno affrontato efficacemente l'aggressione israeliana» utilizzando «un massiccio bombardamento di missili terra-aria di fabbricazione locale», in una breve dichiarazione rilasciata nelle prime ore di oggi. Non si hanno notizie di vittime. Secondo l'emittente televisiva Al-Masirah, gestita dagli Houthi, per Mohammed Al Farah, membro dell'ufficio politico degli Houthi, prendere di mira porti, centrali elettriche e altre «strutture civili» dello Yemen è un tentativo di danneggiare i civili e non ha alcun collegamento con l'attività militare.
07:16
07:16
Si conclude senza un accordo il primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas
Si conclude senza un accordo il primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riportano alcuni media.
I colloqui si sono tenuti nella capitale del Qatar, Doha, mediati da Egitto e Qatar.
La delegazione israeliana, secondo alcune fonti citate dai media, non disponeva di un mandato sufficientemente ampio per raggiungere un accordo con Hamas.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva definito ieri "inaccettabili" le modifiche chieste da Hamas alla proposta di accordo per il cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti e dallo stesso Stato ebraico.
06:22
06:22
Il punto alle 6
Donald Trump vuole raggiungere un accordo con il premier israeliano Benyamin Netanyahu sulla fine della guerra a Gaza e sui termine per fermarla. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l'accordo sul tavolo prevede una tregua di 60 giorni con il rilascio di 10 ostaggi in vita e di 18 deceduti. Se un'intesa sul cessate il fuoco fosse raggiunta, la Gaza nel dopo guerra diventerebbe il tema centrale delle trattative durante i 60 giorni di tregua. Netanyahu sarà quest'oggi alla Casa Bianca.