«Tutti hanno fatto il loro dovere: Saipi? Mi fido ancora»

Dalla traversa di Bottani, dopo appena tre minuti, all’incredibile palo colpito da Duville-Parsemain in pieno recupero. Il Lugano, alla fine, non vede mai la porta, e per l’ennesima volta in questo desolante inizio di stagione rimane a mani vuote. Al Kybunpark, è il San Gallo a cogliere la posta piena, continuando così a cavalcare le ali dell’entusiasmo ai piani alti della Super League. Nonostante la potente scossa operata dal tecnico Mattia Croci-Torti, i bianconeri ripartono invece da dove avevano finito. Un grande primo tempo e una ripresa priva di grossi argomenti, come accaduto al Wankdorf di Berna prima della sosta dedicata alle nazionale. E così, a decidere la sfida è stata la rete firmata da Boukhalfa alla mezz’ora di gioco. Il gol dei biancoverdi, va detto e ribadito, ha punito oltremodo la formazione ticinese, che ha dominato in lungo e in largo la prima parte d’incontro, senza tuttavia riuscire a trovare la via della rete.
«Von Ballmoos? Gioca chi è più forte»
Dicevamo della forte decisione presa dal Crus. Già, perché fra i pali è stato subito titolarizzato David von Ballmoos, ultimo arrivato in casa bianconera. E Amir Saipi? L’oramai ex numero uno, una volta appresa la nuova gerarchia durante l’allenamento di venerdì, si è clamorosamente chiamato fuori. Niente trasferta. Ammissibile? «Parliamo di un caso particolare: ci sono decisioni difficili da prendere e talvolta digerire» la giustificazione fornita da Croci-Torti nel post-partita. «Saipi ci ha permesso di ottenere risultati importanti negli ultimi 4 anni e ora mi aspetto che reagisca». Okay. Ma insistiamo: esserci non rientra fra i doveri di un professionista, che per di più aveva chiesto di essere affiancato da un concorrente? Ancora Croci-Torti: «No, se un giocatore non c’è con la testa e rischia di portare negatività nel gruppo. In ogni caso, mi fido ancora di lui. Von Ballmoos dal 1’? Faccio giocare chi è più forte».
Momenti di tensione con i tifosi
A Duville-Parsemain, ultimo a essere gettato nella mischia, l’acuto è al contrario rimasto in gola. Ad alzare la voce - a fine incontro - è quindi stato lo spicchio dei tifosi bianconeri. E non sono mancati i momenti di tensione, in particolare con Steffen. «Non è la prima volta. L’importante è non scappare e metterci la faccia» sottolinea il tecnico momò. Per poi tornare su quanto osservato in campo: «Queste sono partite che, perlomeno, non andrebbero perse. C’è poco da dire sulla prestazione. I miei giocatori hanno lottato su ogni palla, difeso forte, e messo a più riprese in difficoltà il San Gallo, con tante chance. È la solita musica, purtroppo. Abbiamo scagliato 19 tiri, e però l’efficienza ci ha fatto difetto. Credo sia anche un discorso di fiducia. Loro prendono il palo e la palla va dentro. A noi no». Da Bottani a Duville-Parsemain.