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Secondo una fonte palestinese, Israele ha bombardato la casa in cui si trovava Abu Obeida, uccidendo tutte le persone presenti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:28
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Netanyahu: «Nessuna rivendicazione sugli Stati confinanti»
«Contrariamente alle accuse false, Israele non ha rivendicazioni territoriali verso nessuno degli Stati confinanti. Il nostro obiettivo è la pace e la sicurezza». Lo ha scritto sul suo account X in inglese il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
18:19
18:19
«Trump in pressing su Bibi, sconfigga subito Hamas»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump starebbe esercitando forti pressioni su Benjamin Netanyahu affinché Hamas venga sconfitto rapidamente, addirittura nel giro di due settimane. Lo rivela Channel 12 citando una fonte molto qualificata che spiega i motivi per i quali il primo ministro sta spingendo per la conquista di Gaza e non voglia discutere nella riunione di questa sera la proposta dell'accordo sugli ostaggi.
In privato - riferisce la tv israeliana - «Trump ritiene che Hamas non restituirà i rapiti: li userà per sopravvivere. E fatica a comprendere perché non si possa piegare Hamas in tempi brevi».
17:15
17:15
30 palestinesi uccisi nei raid, anche bimbi
Dall'alba più di 30 persone, tra cui bambini, sono state uccise dagli attacchi israeliani in tutta Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Una madre e 3 figli sono morti in seguito a un attacco israeliano contro una casa nel nord della Striscia, ha riferito una fonte dei servizi di emergenza.
16:53
16:53
«Israele valuta annessioni in Cisgiordania come rappresaglia»
Il governo israeliano sta seriamente valutando di annettere parti della Cisgiordania occupata come ritorsione per l'imminente riconoscimento della Palestina da parte di diversi paesi occidentali.
Lo scrive Axios citando tre funzionari israeliani, statunitensi ed europei. Secondo Axios, il ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer e il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar hanno riferito a diverse controparti europee che Israele potrebbe annettere parti della Cisgiordania se si procedesse con il riconoscimento. Secondo quanto riferito, il gabinetto di sicurezza israeliano dovrebbe discutere la questione oggi.
16:52
16:52
Colpita una struttura militare di Hezbollah nel sud del Libano
La Forza di difesa israeliana (Idf) ha colpito un'infrastruttura militare di Hezbollah, inclusa una rete sotterranea, nell'area di Beaufort Ridge, nel sud del Libano. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, aggiungendo che nel sito era stata identificata attività militare.
Secondo Israele, la presenza di tale infrastruttura costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L'Idf ha sottolineato che continuerà ad agire per rimuovere ogni minaccia contro lo Stato di Israele.
16:51
16:51
2200 tir di aiuti entrati a Gaza nell'ultima settimana
La Forza di difesa israeliana (Idf) rende noto che nell'ultima settimana hanno attraversato i valichi di Kerem Shalom e Zikim circa 2200 camion di aiuti per Gaza. Oltre 1500 camion, principalmente con generi alimentari, sono entrati attraverso i valichi.
È stata inoltre attivata la condotta idrica degli Emirati Arabi Uniti dall'Egitto, che ha iniziato a fornire acqua al sud della Striscia: 15 litri al giorno per persona, a beneficio di oltre 6.000.000 di abitanti. Il 27 agosto, 325 bambini bisognosi di cure mediche e i loro accompagnatori, insieme a residenti con doppia cittadinanza, hanno potuto lasciare Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom verso il ponte Allenby.
L'Idf ha dichiarato che continuerà ad ampliare gli sforzi per facilitare l'ingresso di aiuti umanitari a favore della popolazione civile di Gaza.
16:22
16:22
Salpata da Barcellona la Sumud Flotilla in direzione Gaza
Venti imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono salpate da Barcellona per Gaza con circa 300 attivisti a bordo, tra cui esponenti politici e personalità internazionali quali l'attivista svedese Greta Thunberg e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau. Lo riporta l'agenzia Efe.
Circa 5000 persone si sono radunate al Moll de la Fusta di Barcellona per salutare la flottiglia, secondo i dati della polizia municipale. La missione mira a «rompere l'assedio» di Gaza portato avanti da Israele e creare un corridoio umanitario per portare aiuti nella Striscia.
15:55
15:55
«Piano USA per Gaza Riviera, turismo e high-tech»
L'amministrazione Trump e i partner internazionali stanno discutendo proposte per costruire una «Riviera del Medio Oriente» sulle macerie di Gaza. Una di queste prevederebbe il controllo degli Stati Uniti e pagamenti ai palestinesi per andarsene volontariamente.
Lo rivela il Washington Post, secondo cui un piano postbellico per la Striscia che circola all'interno del governo Trump la trasformerebbe in un'amministrazione fiduciaria amministrata dagli Usa per almeno 10 anni, mentre si trasforma in un lussuoso resort turistico e in un polo manifatturiero e tecnologico high-tech.
I calcoli inclusi nel piano prevedono un ritorno quasi quadruplo su un investimento di 100 miliardi di dollari dopo 10 anni, con flussi di entrate «autogenerati» continui. Il prospetto di 38 pagine visionato dal Wp prevede almeno un trasferimento temporaneo di tutti gli oltre 2 milioni di abitanti di Gaza, attraverso quelle che definisce partenze «volontarie» verso un altro Paese o in zone riservate e protette all'interno dell'enclave durante la ricostruzione. A coloro che possiedono un terreno, il trust offrirebbe un token digitale in cambio del diritto di riqualificare la propria proprietà, da utilizzare per finanziare una nuova vita altrove o eventualmente riscattare per un appartamento in una delle sei-otto nuove «città intelligenti alimentate dall'intelligenza artificiale» che saranno costruite a Gaza.
Ogni palestinese che sceglie di andarsene riceverebbe un pagamento in contanti di 5000 dollari e sussidi per coprire quattro anni di affitto altrove, oltre a un anno di cibo. Il piano stima che ogni partenza individuale da Gaza farebbe risparmiare al trust 23'000 dollari, rispetto al costo degli alloggi temporanei e di quelli che il trust definisce servizi di «supporto vitale» nelle zone sicure per coloro che rimangono.
Denominata Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust, o Great Trust, la proposta è stata sviluppata da alcuni degli stessi israeliani che hanno creato e avviato la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele, che ora distribuisce cibo all'interno dell'enclave. La pianificazione finanziaria è stata curata da un team che all'epoca lavorava per il Boston Consulting Group.
Il Wp precisa che non è chiaro se la proposta dettagliata e completa del Great Trust sia ciò che Trump ha in mente o ha discusso nel recente incontro alla Casa Bianca, cui hanno partecipato anche il segretario di stato Marco Rubio, l'inviato speciale Steve Witkoff, l'ex primo ministro britannico Tony Blair e il genero del presidente Jared Kushner. Ma i suoi elementi principali, secondo due persone a conoscenza della pianificazione, sono stati specificamente progettati per realizzare la visione del presidente di una «Riviera del Medio Oriente».
15:08
15:08
Centinaia di persone sostengono la flottiglia in partenza da Barcellona
Centinaia di persone si sono radunate al Moll de la Fusta di Barcellona per esprimere il loro sostegno alla Global Summud Flotilla, che salperà questo pomeriggio verso Gaza. Lo scrive El Pais, riferendo che i manifestanti hanno portato striscioni per la 'Palestina Libera' e hanno intonato cori contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e la Forza di difesa israeliana (Idf). La flottiglia, comprende tra le 20 e le 30 imbarcazioni.
I partecipanti sono ottimisti, ma non nascondono il loro nervosismo. «Questa volta ce la faremo. Non vediamo l'ora che tutto abbia inizio», ha detto un'attivista della delegazione spagnola che ha preferito non rivelare il suo nome. Secondo gli organizzatori, questa sarà la flottiglia umanitaria più numerosa tra tutte quelle salpate verso Gaza, poiché si prevede che nei prossimi giorni sarà raggiunta da altre venti imbarcazioni mentre avanza attraverso il Mediterraneo in direzione delle coste della Striscia.
13:47
13:47
«Nelle ultime 24 ore registrati 88 morti e 421 feriti a Gaza»
Il ministero della Sanità di Hamas ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono arrivati negli ospedali della Striscia 88 morti e 421 feriti a seguito di attacchi israeliani. La stessa fonte afferma che vi sono ancora corpi sotto le macerie o per le strade, non raggiungibili dalle squadre di soccorso. Secondo i dati diffusi, il bilancio complessivo dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023 è salito a 63'459 morti e 160'256 feriti.
Nelle ultime 24 ore, sempre secondo la stessa fonte, si sono registrati 7 decessi legati a fame e malnutrizione, per un totale di 339 vittime dall'inizio della guerra, tra cui 124 bambini.
13:16
13:16
Netanyahu conferma: «Ucciso il portavoce di Hamas»
«Abbiamo colpito il portavoce di Hamas, il portavoce dell'organizzazione malvagia e assassina, Abu Obeida. Ancora non conosciamo l'esito finale. Spero che non sia più tra noi, ma noto che da parte di Hamas non c'è nessuno che risponda su questa questione. Le prossime ore e giorni lo chiariranno», ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu durante la riunione di governo di questa mattina, come riferisce il suo ufficio.
«Il gabinetto (nelle scorse settimane) ha preso una decisione: sconfiggere Hamas e liberare tutti i nostri ostaggi, con grande sforzo. L'Idf ha già iniziato a metterla in pratica», ha aggiunto.
12:50
12:50
«Colpite le tende degli sfollati, morto un bambino»
Un bambino palestinese è rimasto ucciso e diversi altri sono stati feriti, alcuni in modo grave, dopo che l'esercito israeliano (Idf) ha aperto il fuoco sulle tende degli sfollati vicino alla città di al-Qarara, a nord di Khan Younis. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.
Fonti mediche hanno riferito anche che diversi palestinesi sono stati uccisi e altri feriti mentre i soldati prendevano di mira i civili in attesa di aiuti nella zona di al-Teena, a sud di Khan Younis.
Nel frattempo, l'artiglieria israeliana, scrive sempre la Wafa, continua a bombardare diverse aree nel nord di Gaza.
12:17
12:17
«L'Europa non può mantenere la sua relazione con Israele in queste circostanze»
«L'Europa non può mantenere la sua relazione con Israele in queste circostanze» come se a Gaza non stesse accadendo nulla e «deve sospendere l'accordo di associazione». Lo afferma il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, in un'intervista al quotidiano di Barcellona, La Vanguardia, in concomitanza della partenza della Global Sumud Flotilla per Gaza.
Albares ha ricordato che «questo accordo di associazione ha un articolo 2 che indica che la relazione fra Israele e l'Ue si basa sul rispetto dei diritti umani. E c'è un rapporto della Commissione Europea che dice che ci sono violazioni flagranti da parte di Israele a Gaza dei diritti umani. Pertanto - ha aggiunto il ministro - mentre dura la guerra, non possiamo continuare come finora con una relazione normale» con Israele. «Bisogna sospenderla», ha insistito.
Il capo della diplomazia iberica ha espresso l'appoggio all'iniziativa della Global Sumud Flotilla. «Come in situazioni simili precedenti, proteggeremo i nostri cittadini. La nostra protezione sarà esattamente la stessa che abbiamo prestato in ogni momento dalle nostre ambasciate più vicine» ad altre spedizioni delle Flottiglie della solidarietà a Gaza, ha assicurato.
11:50
11:50
Greta Thunberg: «I palestinesi muoiono di fame, il mondo come può tacere?»
«La domanda oggi non è perché stiamo salpando. La questione non riguarda affatto la missione che stiamo per intraprendere. La questione riguarda la Palestina». Lo ha detto l'attivista svedese Greta Thunberg alla conferenza stampa degli organizzatori della Global Sumud Flotilla, in partenza da Barcellona per Gaza, trasmessa in diretta tv.
«La questione riguarda come le persone vengono deliberatamente private dei mezzi di sussistenza più elementari e come il mondo possa tacere». Israele, ha detto Thunberg, è «molto chiaro riguardo al suo intento genocida».
«Vogliono cancellare la nazione palestinese, vogliono impossessarsi della Striscia di Gaza. Se questo non spinge la gente ad agire, se questo non spinge la gente ad alzarsi dal divano e ad agire, a riempire le strade, a organizzarsi, allora non so cosa lo farà», ha aggiunto Greta.
«Si tratta di una missione non violenta che mira ad aprire un corridoio di aiuti umanitari», ha affermato Saif Abukeshek, attivista ispano-palestinese membro del comitato direttivo della flottiglia. «Non possiamo ignorare il fatto che i palestinesi muoiono di fame perché c'è un governo che sta intenzionalmente facendo morire di fame quelle persone».
11:09
11:09
Riaperto il valico di Kerem Shalom
Le autorità israeliane hanno riaperto questa mattina il valico di Kerem Shalom dopo averlo chiuso per due giorni. Lo ha constatato l'agenzia italiana ANSA sul posto.
Il valico è stato riaperto per far passare i camion di aiuti umanitari provenienti dal valico di Rafah, sul lato egiziano. Oggi, il 26esimo convoglio dall'Egitto a Gaza, con a bordo oltre 185 camion di aiuti umanitari urgenti, si è diretto verso la Striscia di Gaza meridionale, nell'ambito del suo impegno costante come meccanismo nazionale di coordinamento degli aiuti a Gaza.
Il convoglio trasporta oltre 3'200 tonnellate di aiuti essenziali, tra cui oltre 3'100 tonnellate di cesti alimentari e farina, e oltre 100 tonnellate di beni di prima necessità, nell'ambito degli sforzi dell'Egitto per fornire cibo e aiuti alla popolazione di Gaza. In questi giorni, le autorità egiziane hanno continuato a inviare vari aiuti umanitari al valico di Kerem Shalom.
10:26
10:26
A Gaza 333 morti per malnutrizione
Un altro bambino è morto di fame e malnutrizione a Gaza, a causa del blocco israeliano in corso nella regione, portando il numero totale di decessi per malnutrizione a 333, inclusi 125 bambini. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa che cita fonti mediche.
La crisi umanitaria a Gaza continua a peggiorare a causa del blocco in corso e della conseguente carenza di cibo e forniture mediche, scrive ancora Wafa.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (Unrwa) ha avvertito che la malnutrizione tra i bambini sotto i 5 anni è raddoppiata tra marzo e giugno a causa del blocco.
09:51
09:51
«Uccisi almeno 18 palestinesi»
Almeno 18 palestinesi sono rimasti uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dall'alba, tra cui 13 mentre erano in attesa degli aiuti umanitari. Lo riferisce Al Jazeera.
09:50
09:50
La flottiglia guidata da Greta Thunberg salpa per Gaza
Con lo slogan «Quando il mondo rimane in silenzio, noi salpiamo», una flottiglia di aiuti umanitari, guidata dall'attivista svedese Greta Thunberg, salperà oggi da Barcellona nel tentativo di «rompere il blocco illegale di Gaza», hanno dichiarato gli organizzatori. Venerdì salperanno da Sicilia e Grecia anche cinque imbarcazioni, con una delegazione svizzera, che si uniranno alla Global Sumud Flotilla.
Le imbarcazioni salperanno dalla città portuale spagnola per «aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio in corso del popolo palestinese», ha dichiarato la Global Sumud Flotilla. Non è stato specificato il numero di navi che parteciperanno né l'orario esatto della partenza. Si prevede che la flottiglia arriverà nell'enclave costiera devastata dalla guerra a metà settembre. «Questa sarà la più grande missione di solidarietà della storia, con più persone e più imbarcazioni di tutti i tentativi precedenti messi insieme», ha dichiarato l'attivista brasiliano Thiago Avila.
Gli organizzatori affermano che decine di altre imbarcazioni dovrebbero lasciare i porti tunisini e di altri Paesi del Mediterraneo giovedì. Fra queste a salpare dalla Sicilia e dalla Grecia venerdì, ci sarà anche una flotta di cinque barche composta da una delegazione svizzera di 42 persone, precisa la RTS sul suo sito web. Una delle navi, ribattezzata «Alfonsina e il mare», ha un equipaggio ticinese: il responsabile è il poeta Vanni Bianconi e lo skipper il giornalista in pensione Fabrizio Ceppi, indica dal canto suo la RSI. A metà agosto l'associazione Waves of Freedom (WOFA), fondata nel 2025 a Verbier (VS), aveva informato di voler partire con cinque imbarcazioni cariche di latte in polvere per neonati e filtri per l'acqua.
Gli attivisti organizzeranno anche manifestazioni simultanee e altre proteste in 44 Paesi «in solidarietà con il popolo palestinese», ha scritto Thunberg, membro del comitato direttivo della flottiglia, su Instagram. Oltre a Thunberg, la flottiglia includerà attivisti di diversi Paesi, parlamentari europei e personaggi pubblici come l'ex sindaco di Barcellona Ada Colau.
Con oltre 160 nazionalità rappresentate, la Global Sumud Flotilla è la più grande azione della società civile mai organizzata, aveva sottolineato a metà agosto Shady Ammane, delegato per la Svizzera.
08:47
08:47
Israele attacca «un sito di Hezbollah» nel Libano meridionale
Nelle prime ore di questa mattina l'Aeronautica militare israeliana ha colpito infrastrutture militari, alcune sotterranee, «in un sito di Hezbollah in cui è stata identificata attività militare», nell'area di Beaufort Ridge, nel Libano meridionale. Lo fa sapere l'esercito israeliano (Idf) su Telegram.
«L'esistenza del sito e l'attività al suo interno costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. Le Idf continueranno a operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele», aggiunge la nota.
Il rumore delle esplosioni - riporta Times of Israel - è stato udito anche dai residenti del nord di Israele.
L'attacco arriva mentre il governo libanese si è impegnato a prendere misure per disarmare Hezbollah, che da parte sua si rifiuta di consegnare le armi.
Le truppe israeliane sono rimaste di stanza in diversi punti del Libano meridionale nonostante un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah del novembre 2024.
08:46
08:46
Una tregua a Gaza «non è all'ordine del giorno»
Il Ministro israeliano della Cultura e dello Sport, Miki Zohar, ha detto a Channel 12 che un accordo di cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza «non è all'ordine del giorno», in vista della riunione di gabinetto odierna.
«C'è una chiara decisione dello Stato di Israele, e a mio parere potrebbe essere espressa in modo più chiaro nei prossimi giorni: solo un accordo completo», ha detto Zohar ieri sera a Channel 12. «Non c'è più la possibilità di un accordo parziale. Israele ha deciso che un accordo parziale non è all'ordine del giorno.
»L'unica cosa all'ordine del giorno è porre fine alla guerra - ha aggiunto Zohar -, insieme, ovviamente, al rientro di tutti gli ostaggi e alla smilitarizzazione della Striscia«.
Le dichiarazioni di Zohar giungono due settimane dopo che Hamas ha dichiarato di aver accettato le linee generali di un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni che vedrebbe il rilascio di 10 prigionieri israeliani ancora vivi, dei 48 ostaggi ancora detenuti da gruppi terroristici a Gaza, almeno 20 dei quali Israele ritiene siano ancora vivi.
Il governo non ha fornito una risposta a tale offerta di cessate il fuoco e ha portato avanti i suoi piani per conquistare Gaza City. Non era comunque previsto che prendesse in considerazione l'accordo nella riunione di oggi.
08:08
08:08
Il punto alle 8
Una fonte palestinese ha riferito questa mattina ai canali Al Arabiya e Al Hadath che il portavoce delle Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, noto come Abu Obeida, è stato ucciso. La fonte palestinese ha confermato che Israele ha preso di mira una casa in cui si trovava il portavoce di Qassam e che il bombardamento israeliano ha causato la morte di tutte le persone presenti.
La fonte ha riferito che la famiglia di Abu Obeida e i leader delle Brigate Qassam hanno confermato la sua morte dopo aver esaminato il corpo. Un portavoce israeliano aveva annunciato ieri che un importante leader di Hamas era stato preso di mira a Gaza.