Il dato

Un anno di ricerche su Google

Drusilla, Ucraina, Elisabetta II, FC Lugano: ecco le parole più cliccate dai ticinesi nel 2022 – Putin e la guerra scalzati dallo sport
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Davide Illarietti
18.12.2022 12:00

L’Ucraina, Vladimir Putin e la regina Elisabetta. Ma anche temi più locali come l’FC Lugano, Moon& Stars. O la sorpresa Drusilla Foer, il personaggio «en travesti» che tanto ha fatto parlare dal palco di Sanremo a quello del LAC. Le parole più cercate su Google sono la fotografia di un anno di preoccupazioni e curiosità, digitate nella casella di ricerca più interpellata al mondo. La classifica è un po’ una tradizione, ormai: come il calendario dell’Avvento o le bruschette al salmone. Arriva a metà dicembre, viene elaborata - a piacere - su scala globale o locale, e forse è l’equivalente digitale dei fantocci bruciati nelle piazze alla Befana: un modo come un altro per dire addio all’anno vecchio e benvenuto a quello nuovo.

L’oracolo digitale

Cosa hanno registrato dunque i server quest’anno? Gli oggetti delle ricerche vengono trasmessi dalle nostre tastiere ai centri di raccolta dati di «Big G»: ce ne sono 22 sparsi per il mondo, di cui 6 in Europa, collegati direttamente ai database del campus di Zurigo. Le parole digitate in Ticino confluiscono in un mare di dati, si mescolano con quelle provenienti dai computer degli altri 25 cantoni a formare la statistica svizzera, poi quella mondiale. Ma tutte lasciano una traccia che è possibile seguire a ritroso. Si scoprono così scostamenti interessanti, e anche qualche sorpresa. Ad esempio: a livello svizzero l’argomento più ricercato nelle tre lingue nazionale è stato la guerra in Ucraina, in correlazione ai termini «rifugiato », «donazione» e «solidarietà ». Non così in Ticino dove, fanno sapere da Zurigo, al primo posto figurano i mondiali di calcio in Qatar, secondi nella classifica svizzera. La guerra viene dopo: un arrocco all’insegna della distrazione, forse della voglia di dimenticare, che sembra dominare la lista anche nelle posizioni successive. Per trovare Vladimir Putin bisogna scendere fino al sesto posto della classifica svizzero-italiana: prima, nei pensieri dei ticinesi, sono venuti Novak Djokovic (terzo, grazie alle polemiche legate ai vaccini), gli Australian Open e la Regina Elisabetta scomparsa l’8 settembre.

Drusilla e FC Lugano

Un’altra sorpresa è che il personaggio più «googlato» dai ticinesi dopo il presidente russo è stata Drusilla Foer, la transessuale italiana protagonista del Festival di Sanremo e poi a luglio ospite al LAC. Dal serio (e triste) al faceto , in barba alle politiche anti-LGBT qui propugnate dal Cremlino. Il faceto continua a dominare la classifica ticinese con Moon& Stars (ottavo posto) e lo stesso vale per la classifica luganese. Sul Ceresio anzi, dopo le prime cinque parole che ricalcano abbastanza fedelmente le preferenze del resto del Cantone, Putin è scalzato anche dall’FC Lugano (sesto termine più cercato) e dal cambio franco euro, argomento decisamente sentito sulla piazza finanziaria. L’uomo forte di Mosca è spinto all’ultimo posto della top-ten luganese da un altro decesso illustre: quello di Mino Raiola, nono nome più ricercato. Sport e spettacolo si confermano così i campi di ricerca prediletti dagli internauti luganesi e ticinesi, in un anno dominato da notiziari nefasti dal fronte economico e bellico.

Voglia di altro

Uno schiaffo alla guerra dunque, ma anche alla pandemia. Dopo due anni di ricerche ossessive su varianti e ordinanze federali, la buona notizia è che il Covid è scomparso, finalmente, dalla lista di Google: non figura nella top ten ticinese né svizzera. Anche se - precisano dall’azienda - la statistica tiene conto delle parole che hanno avuto un aumento significativo nel numero di ricerche, rispetto al 2021. Il coronavirus è calato come tema, ma rimane uno dei grandi ambiti di ricerca e lo sarà probabilmente ancora a lungo, nelle sue varie declinazioni. Non a caso la domanda più gettonata a livello svizzero è stata «per quanto tempo è contagioso Omicron». Seguono gli interrogativi sulla crisi energetica, uno su tutti: «quante centrali idroelettriche ha la Svizzera?».

Al netto dei diversivi ameni, insomma, i grandi problemi continuano a preoccupare, sotto sotto. E rimarranno anche l’anno prossimo. Lo si vede interrogando le statistiche con una chiave diversa: le domande terminanti in «perché » rivolte dagli svizzeri a Google negli ultimi 12 mesi hanno a che fare con le ombre del presente e del futuro. Perché la Russia sta attaccando l’Ucraina? Primo. E secondo: perché i prezzi della benzina aumentano? Risposte certe al riguardo non le ha nessuno per ora. Nemmeno Google.

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