L'anniversario

Venticinque anni fa la strage di Columbine

Il 20 aprile 1999 due studenti della Columbine High School, Eric Harris e Dylan Klebold, si introdussero nell'edificio armati e aprirono il fuoco – Rimasero uccisi 12 studenti e un insegnante, 24 furono i feriti
Red. Online
20.04.2024 17:01

Era il 20 aprile 1999. Due studenti della Columbine High School (non lontano da Denver, Colorado), Eric Harris e Dylan Klebold, si introdussero nell'edificio armati e aprirono il fuoco sui compagni di scuola e sugli insegnanti. Morirono 12 studenti e un professore, in 24 rimasero feriti. I due autori della strage si suicidarono sparandosi a loro volta, asserragliati all'interno della biblioteca della scuola (dove venne uccisa la maggior parte delle vittime) dopo che le squadre SWAT della polizia erano intervenute a circondare la zona.

«Se c’è una cosa che ho imparato dai sopravvissuti della Columbine (parenti delle vittime, ma anche persone che erano a scuola)», ha dichiarato Jaclyn Schildkraut, autrice del libro Columbine, 20 Years Later and Beyond: Lessons from Tragedy, «è quello che tutti mi hanno ripetuto: il concetto di normale è cambiato quel giorno e hanno dovuto imparare a vivere una nuova normalità. Ci sono giorni buoni e giorni cattivi. Nuove sparatorie riportano alla loro memoria l’esperienza che hanno vissuto. Aprile, il mese dell’anniversario, è il più duro per loro».

I Basement Tapes

Negli ultimi mesi prima della strage, Eric Harris e Dylan Klebold iniziarono a documentare l'arsenale che stavano preparando ricorrendo anche a videocassette, filmate e custodite in gran segreto. Parte di questi filmati era girata nel seminterrato della villetta degli Harris. Basement Tapes li definì la stampa, nastri del seminterrato.

Oltre a mostrare gli esplosivi, le munizioni e le armi che avevano acquisito illegalmente, in questi video i due ragazzi rivelavano anche tutti gli elaborati metodi escogitati per occultare le armi ai genitori. Altre riprese li ritraevano durante le esercitazioni di tiro in una zona boschiva nei paraggi, il Rampart Range. Prima del massacro, Eric e Dylan affermarono di essere sicuri che dall'attentato sarebbe stato tratto un film, e si interrogavano su quale regista avrebbero preferito lo girasse. Mezz'ora prima della sparatoria, i due girarono un ultimo video nel quale si scusavano con le famiglie e si vantavano di come sarebbero stati ricordati con infamia dopo la loro «impresa».

I Basement Tapes non sono stati mai resi pubblici per intero. Le autorità spiegarono che avrebbero potuto ispirare degli imitatori a compiere atti di violenza simili a quelli di Harris e Klebold. La mattina del 20 aprile 1999, prima delle luci dell'alba, Eric Harris registrò un'audiocassetta e la lasciò in bella vista sul tavolo della cucina di casa. «Persone moriranno a causa mia» e «sarà un giorno che sarà ricordato per sempre» sono alcune delle frasi che vi compaiono.

Le stragi con armi da fuoco negli USA

La prima volta fu a Columbine. Da allora le stragi a scuola sono diventate una tragica realtà degli Stati Uniti. Le immagini di Columbine sono ancora vive nei ricordi degli americani, che seguirono la tragedia in diretta TV dopo che scattò il primo allarme. La strage colpì l'immaginario collettivo e ci fu un acceso dibattito sulla legislazione in merito alla vendita e al possesso di armi negli Stati Uniti. Da quel 20 aprile 1999, però, non è cambiato molto. Sono state adeguate le regole di intervento della polizia (che a Columbine agì in ritardo). Sono state migliorate le misure di sicurezza nelle scuole e sono state introdotte esercitazioni ad hoc per gli studenti, ormai diventate routine. Ma da allora le stragi sono continuate e non solo nelle scuole: Virginia Tech (32 vittime nel 2007), Sandy Hook Elementary School (26 morti nel 2012), Marjory Stoneman Douglas High School (17 vittime nel 2018). E Uvalde, in Texas nel 2022: a morire furono 15 bambini e un'insegnante.

Il principale problema irrisolto resta quello del facile acquisto delle armi da fuoco, anche quelle più letali. In 10 anni, tra il 2012 e il 2022, gli americani hanno acquistato 150 milioni di armi. La lobby delle armi, che può contare sull'appoggio dei repubblicani, non ha mai perso potenza. Donald Trump, tornando a parlare ai suoi sostenitori in vista delle presidenziali, ha rassicurato la National Rifle Association (NRA): in caso di un suo ritorno alla Casa Bianca «nessuno toccherà neanche con un dito le vostre armi. Sono il migliore amico che un proprietario di armi ha mai avuto alla Casa Bianca».

Il cinema, effettivamente, rispose alla strage, ma con due atti di denuncia d'autore: nel 2002 usci Bowling for Columbine di Michael Moore (Oscar al miglior documentario); l'anno successivo Elephant di Gus Van Sant vinse la Palma d'oro a Cannes.  

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