Vertici delle Bianche Casacche, fallito il tentativo di «golpe»

Il clima già acceso nei giorni che l’hanno preceduta si è arroventato questa sera nella sala del Consiglio comunale durante l’assemblea ordinaria del Football Club Locarno il cui piatto forte era costituito dall’elezione del comitato. Anzi, fuori dalla sala. Già, perché prima dell’inizio dei lavori l’identità dei partecipanti è stata passata al setaccio, sotto l’occhio vigile di due agenti della Polizia comunale, per verificare chi avesse diritto di voto e chi invece no. I due esclusi dai vertici societari nell’assemblea dello scorso 24 luglio, l’imprenditore zurighese Hendrik Klein ed il procuratore sportivo Samuel Grigo, negli scorsi giorni avrebbero convinto parecchie persone, almeno un centinaio, a versare la quota sociale. Una mossa con la quale ritenevano di poter contare sulla maggioranza dei presenti all’assemblea e rientrare così ai vertici delle Bianche Casacche assumendone le redini. Secondo il comitato eletto quest’estate e capitanato dal presidente Tiziano Ronchetti, le quote sociali sono però state versate fuori tempo massimo: gli statuti dell’FC Locarno recitano infatti che «sono membri contribuenti tutte le persone fisiche e giuridiche che pagano la tassa annuale entro 15 giorni prima dell’assemblea». Siccome le quote sono state versate dopo il 12 novembre, questa sera i soci portati da Klein e Grigo non avevano diritto di voto. E nemmeno hanno potuto accedere alla sala del Consiglio comunale per prender parte all’assemblea. Ciò che ha dato adito a discussioni, anche animate. «Stiamo constatando a chi è stato negato l’accesso e per quali motivi. Poi prenderemo i provvedimenti che riteniamo necessari, in particolare contestando nelle sedi opportune la validità di questa assemblea», ha dichiarato al Corriere del Ticino l’avvocato Brenno Martignoni, legale di Grigo e Klein, anche lui rimasto fuori dalla sala del Consiglio comunale di Locarno.
Alla fine, con una mezz’ora abbondante di ritardo rispetto alle 20 indicate sulla convocazione e sotto la guida di Gianluigi Rossi, l’assemblea ha potuto iniziare con i saluti del vicesindaco Claudio Franscella, il quale ha, tra l’altro, annunciato gli interventi di miglioria cui sarà sottoposto nel prossimo futuro lo stadio cittadino: dagli spogliatoi al nuovo campo in sintetico.
Nel solco della continuità
L’attesa era tutta, come detto, per la nomina del comitato designato alla fine dello scorso luglio, la cui elezione era stata contestata con un ricorso in Pretura dai due candidati esclusi. Scongiurato il tentativo di «golpe», con voto unanime sottolineato da un scrosciante applauso, sono stati confermati Barbara Ronchetti, Mirko Facchinetti, Matteo Tosetti e Loris Ziccardi. Plebiscitata anche la conferma di Tiziano Ronchetti al vertice delle Bianche Casacche.
Causa non ancora conclusa
L’avvocato Gabriele Gilardi, legale dell’FCLocarno, ha dal canto suo illustrato i termini della causa intentata da Klein e Grigo i quali contestano la validità dell’assemblea dello scorso luglio. Malgrado vari tentativi di conciliazione tra le parti di fronte alla Pretura civile di Locarno, la procedura non è ancora conclusa, ha evidenziato Gilardi, ma il comitato non ha mai smesso di lavorare per il bene della società.
Per quel che riguarda il calcio giocato, Mirko Facchinetti ha sottolineato i buoni risultati ottenuti nel girone di andata della prima squadra che attualmente è classificata al terzo posto. Risultati ottenuti con una compagine giovane: dieci giocatori hanno meno di vent’anni. E proprio quello di riuscire ad inserire il maggior numero possibile di ragazzi cresciuti nel vivaio, ha evidenziato Matteo Tosetti, è l’obiettivo del comitato per il settore giovanile delle Bianche Casacche, forte di oltre duecento ragazzi. I lavori si sono conclusi con la nomina di Mauro Cavalli quale membro d’onore. «Una persona con un cuor d’oro, seppur con un carattere forte», ha sottolineato Ronchetti descrivendo tutto quanto fatto per l’FC Locarno da colui dal quale ha raccolto il testimone.




