Vignette stupide o coraggiose?

I pareri di Chappatte, Forattini, Sabelli Fioretti e Fouad Allam
Carlo Silini
Emanuele Gagliardi
Carlo Silini,Emanuele GagliardieRomina Borla
20.09.2012 05:26

Massima allerta nelle ambasciate e nelle scuole francesi nei paesi considerati a rischio dopo che il settimanale satirico francese Charlie Hebdo ha pubblicato ieri alcune vignette che mostrano il profeta Maometto in pose osé. Venerdì saranno serrate sedi diplomatiche e scuole francesi come «misura di precauzione». Ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori? Lo abbiamo chiesto a Chappate e a Forattini, oltre che a Claudio Sabelli Fioretti. Scoprendo che pure fra i professionisti della satira i pareri possono divergere. Per la celebre penna svizzera di Patrick Chappatte, infatti, i disegni del settimanale francese oltre ad essere tecnicamente scadenti, sono il segno di un atteggiamento puerile. Di parere opposto lo storico vignettista italiano Giorgio Forattini che ci ricorda che per chi fa satira le minacce sono all'ordine del giorno. "È successo anche a me quando ho disegnato Khomeini con la barba che gli bruciava". Il sociologo Khaled Fouad Allam dal canto suo rileva un'asimmetria di trattamento per i vignettisti francesi, liberi di pubblicare i loro disegni, e le persone a cui è stato impedito di manifestare contro il video anti-islamico a Parigi. Per il giornalista Claudio Sabelli Fioretti, già direttore del settimanale satirico Cuore, infine, "la satira è una questione di coscienza. Chi fa satira ha una coscienza, qualche volta".

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