Mendrisio

Villa Argentina: dalle idee alla definizione di priorità

Progetti per restaurare la villa, le ex lavanderie e la dépendance, ma anche tantissime proposte per il parco – Il pregiato comparto è alla soglia di una riqualificazione completa, che però sarà portata avanti a tappe – Il Municipio sta lavorando alla scaletta
Spazi che si apprestano a rinascere e ad essere vissuti. © CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
18.11.2024 06:00

Prima il disegno per restaurare le ex lavanderie, poi quello per la storica villa, e infine la dépendance. Nel mezzo un progetto che ha coinvolto la popolazione per definire il parco del futuro in funzione delle richieste e necessità di chi lo vive.

Parliamo di Villa Argentina, a Mendrisio, e del suo ampio parco. Perché qualcosa si muove. A dire il vero, si muove da tempo, almeno sulla carta, visto che la prima domanda di costruzione riguardante la ristrutturazione delle ex lavanderie risale al 2017 (quella per restaurare la villa è del 2020, mentre quella della dépendance di quest’anno). Ma con il passaggio dalla teoria alla pratica a che punto siamo? Lo abbiamo domandato al sindaco di Samuele Cavadini il quale, insieme al Municipio, sta lavorando per sistemare tutti i tasselli che porteranno a creare l’immagine definita del comparto di Villa Argentina del futuro.

«Una buona pianificazione»

Sul tavolo del Municipio ci sono i tre progetti di ristrutturazione degli altrettanti stabili presenti nell’area (due hanno già ottenuto la licenza edilizia), più le 888 idee per il parco scaturite dal processo partecipativo che ha coinvolto la popolazione. «Disporre anche della terza licenza edilizia, quella per la dépendace, ci permetterà di avere sul tavolo tutti gli elementi per fare una buona pianificazione relativamente alla riqualifica del comparto», esordisce il sindaco. I vari lavori saranno inseriti nel Piano delle opere prioritarie (POP), «il cui aggiornamento è attualmente in fase di ultimazione e ci permetterà di definire gli investimenti prioritari della legislatura», presto si avrà quindi un quadro più chiaro anche per quanto concerne il cronoprogramma.

Per più di un’opera i tempi non dovrebbero però essere lunghissimi. L’orizzonte è quello della legislatura in corso. Per la villa, ad esempio, «è in fase di allestimento il messaggio per il suo risanamento e in questo momento sono in fase di definizione gli ultimi dettagli».

Verso il masterplan

Dagli edifici agli ampi spazi verdi. Per il parco si sta lavorando a un masterplan. Dopo aver raccolto quasi 900 idee dalla gente, «le stesse sono state raggruppate in ambiti e interventi puntuali e successivamente sono state stabilite delle priorità in un workshop che ha coinvolto diversi partner in rappresentanza dei vari gruppi di interesse», prosegue il sindaco. Questo lavoro ha aperto le porte a una nuova fase: «Procederemo con una prima fase di studio che possa permettere l’allestimento di un concetto generale (masterplan), da eventualmente realizzare a tappe. Al momento stiamo tuttavia attendendo l’approvazione a questo approccio, allo studio conoscitivo sul parco e anche agli interventi di manutenzione necessari nel breve termine da parte dell’Ufficio dei beni culturali del Cantone». Anche per il parco i tempi non sono ancora ben definiti, «ma l’intenzione del Municipio è di procedere nel corso di questa legislatura condividendo le varie tappe (e le richieste di credito) con il Consiglio comunale sulla scorta di quanto scaturito dalle precedenti fasi di analisi e dalle definizioni del POP, naturalmente considerando quanto scaturito dal processo partecipativo».

Sguardo allargato

Malgrado il POP non sia ancora pronto, qualche previsione sulle priorità può comunque essere fatta. «La priorità sarà presumibilmente data alla conservazione del parco e alla realizzazione di nuovi spazi d’aggregazione fortemente richiesti dalla cittadinanza». Non è inoltre escluso che alcune idee lanciate per il parco possano «fiorire» altrove: «Per quanto riguarda le idee più ambiziose, che non possono essere realizzate per questioni di tempo, risorse finanziarie o perché non sono coerenti con il luogo, saranno fatte ulteriori riflessioni. Non si esclude che in futuro possano anche trovare una realizzazione altrove», confida il sindaco pensando soprattutto alle proposte riguardanti particolari strutture sportive.

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