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«Violata la tregua di Natale», accuse reciproche tra Kiev e Mosca

«I russi hanno bombardato Kherson 39 volte in 24 ore» scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale della città — «Kiev ha violato la tregua e ha bombardato Donetsk»: lo affermano le autorità dell'autoproclamata repubblica — Secondo il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov «la Russia ha ancora il 19% di missili strategici ad alta precisione» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Violata la tregua di Natale», accuse reciproche tra Kiev e Mosca
Red. Online
07.01.2023 08:15
23:09
23:09
Bombardata la periferia di Zaporizhzhia

L'esercito russo ha bombardato la periferia di Zaporizhzhia. Lo ha riportato su Telegram Anatoly Kurtev, sindaco di Zaporizhzhia, come riferisce Ukrinform.

Quanto ai missili nella regione di Karkiv il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov ha parlato di due lanci nella città di Merefa, aggiungendo che «secondo informazioni preliminari, c'è una vittima».

22:53
22:53
Missili a Kharkiv e allarme aereo in varie regioni

Dopo la fine della tregua, dichiarata da Mosca dalle 12 ora locale del 6 alle 24 del 7, Mosca torna a colpire con missili l'Ucraina. «I russi stanno attaccando la regione di Kharkiv e in diverse regioni è stato dichiarato un raid aereo», afferma il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov, come riporta Ukrainska Pravda citando anche il sito «alerts.in.ua».

L'allarme anti-aereo è stato dichiarato nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Dnepropetrovsk, Zaporizhzhia e nel Lugansk.

22:48
22:48
Attività militari russe avvistate a Mariupol

«Stiamo registrando attività militare a Mariupol», che comprende tra l'altro «un convoglio di due sistemi antiaerei S-300 e due camion (apparentemente) civili accompagnati dalla polizia di occupazione attraverso il centro di Mariupol». È quanto ha scritto su Telegram Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, che è in esilio, considerato che la città ucraina è sotto occupazione russa. Lo riferisce Ukrinform.

Anche l'aviazione russa mostra un'intensa attività, che assomiglia più all'addestramento che alle operazioni di combattimento: «Un aereo russo diretto a Rostov sul Don ha preso fuoco ed è precipitato vicino a Mariupol nel pomeriggio», ha aggiunto .

20:42
20:42
«Tregua falsa, pace solo quando saranno espulsi»

«Il mondo è stato ancora una volta in grado di vedere oggi quanto siano false le parole di qualsiasi livello che provengono da Mosca. I russi hanno parlato di un presunto cessate il fuoco ma la realtà è che i proiettili russi hanno colpito di nuovo Bakhmut e altre postazioni ucraine. Solo l'espulsione degli invasori dalla terra ucraina significherà il ripristino della sicurezza e della pace». Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale quasi allo scadere della «tregua» annunciata da Mosca.

«Stiamo lavorando per questo - ha aggiunto il presidente ucraino - l'aiuto dei nostri partner è diretto a questo, questo è l'obiettivo dell'intero mondo civile ora. E ringrazio tutti coloro che ci aiutano a difendere l'indipendenza dell'Ucraina! Grazie a tutti coloro che combattono e lavorano per il nostro paese! Oggi siamo un passo più vicini alla nostra vittoria».

20:18
20:18
Dugin e Mikhalkov tra i 119 russi sanzionati

Il regista Nikita Mikhalkov, la cantante lirica Anna Netrebko, il filosofo Alexander Dugin, il direttore generale del gruppo mediatico Rossiya Segodnya Dmitry Kiselyov, il caporedattore del canale televisivo Russia Today Margarita Simonyan: sono alcuni delle esponenti dell'establishment culturale russo oggetto delle nuove sanzioni ucraine, oltre a cantanti, attori e politologi. Nell'elenco ci sono anche alcuni cittadini ucraini.

Le sanzioni - riporta la Tass - includono il blocco dei conti bancari, la cessazione degli scambi culturali e della cooperazione, il divieto di ingresso in Ucraina, la revoca dei premi statali ucraini. Queste restrizioni saranno in vigore per dieci anni.

19:39
19:39
Sanzioni a 119 celebrità russe «propagandiste di morte»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto per l'applicazione di sanzioni economiche contro 119 celebrità russe che hanno sostenuto la guerra. Lo riportano i media ucraini aggiungendo che l'elenco riguarda cantanti, attori e personaggi televisivi russi.

Su twitter, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha definito le personalità sanzionate «propagandisti di morte» che sono stati aggiunti alla lista per «inviti diretti o indiretti a uccidere, catturare, rubare in Ucraina».

17:30
17:30
Zelensky sospende cittadinanza a 13 sacerdoti "filorussi"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sospeso la cittadinanza a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Lo riporta Unian che cita il decreto firmato dal capo dello Stato ucraino non pubblicato, spiegano i media ucraini, perché contiene informazioni personali.

L'intelligence ucraina ha condotto perquisizioni in alcune chiese a seguito delle quali sono stati trovati sacerdoti con passaporti russi, contanti, materiale propagandistico russo e molto altro.

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito su Telegram «satanismo» la decisione. Lo riporta Ria Novosti.

16:49
16:49
Kirill: «Russi e ucraini un unico popolo, la divisione è politica»

Ucraini e russi sono un unico popolo e «la chiesa sta facendo di tutto per impedire loro di diventare nemici». Lo ha detto il capo degli ortodossi russi, il patriarca Kirill, in un'intervista a Rossiya 1, rilanciata anche dai media ucraini.

Kirill ha parlato di «una nazione nata dalla fonte battesimale di Kiev», che è diventata «una nazione molto grande dal Mar Bianco al Mar Nero», mentre la «Chiesa ortodossa era ed è la forza che unisce questa nazione».

Per il patriarca esiste una «divisione politica», e «si sta facendo di tutto in Ucraina per rendere la Russia un nemico agli occhi degli ucraini». E la Chiesa ortodossa russa, secondo il patriarca, deve fare di tutto affinché «ucraini e russi non diventino nemici».

14:56
14:56
Zelensky si congratula con McCarthy

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è congratulato con Kevin McCarthy per la sua elezione a speaker della camera dei Rappresentanti USA. «Il sostegno degli Stati Uniti in tutti i settori è stato vitale per l'esito sul campo di battaglia. Noi contiamo sull'appoggio continuato e su un'accresciuta assistenza da parte degli Stati Uniti per condurci alla nostra comune vittoria», ha scritto Zelensky nel messaggio, citato dall'agenzia Ukrinform sul suo sito.  

13:47
13:47
Mosca: «Osserviamo la tregua nonostante le violazioni ucraine»

La Russia continua a osservare la tregua per il Natale ortodosso in Ucraina, malgrado «gli attacchi» da parte di Kiev in violazione di essa, secondo quanto afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.

Secondo il portavoce della Difesa, Igor Konashenkov, «l'insieme delle truppe russe nell'area dell'operazione speciale (così Mosca chiama l'invasione ucraina, ndr) dalle 12.00 del 6 gennaio osserva il cessate il fuoco lungo l'intera linea di contatto», mentre «il regime di Kiev ha continuato a bombardare gli insediamenti e le posizioni russe il giorno precedente», scrive la Tass.

Mosca afferma che le forze armate russe hanno risposto a tutti i bombardamenti compiuti dagli ucraini in violazione della tregua nelle ultime 24 ore, «sopprimendo» le posizioni ucraine dalle quali quegli attacchi provenivano.

Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, «le forze armate ucraine hanno attaccato le posizioni russe nella zona di Krasny Liman 11 volte con i mortai. Il nemico ha usato i pezzi d'artiglieria 51 volte contro le zone di Soledar, Avdeyevka and Maryinka, ha sparato oltre 60 proiettili d'artiglieria di grosso calibro su Donetsk e lanciato razzi americani con i sistemi Himars verso la località abitata di Makeyevka», nel Donetsk, aggiungendo che le forze di Kiev avrebbero inoltre sparato 31 volte con l'artiglieria contro la regione di Zaporizhzhia e 17 nelle zone di Kherson e di Krivoi Rog.

«Tutte le posizioni usate dalle forze armate ucraine in questi attacchi sono state soppresse nel fuoco di risposta» delle forze russe, ha detto ancora da Mosca il portavoce Konashenkov.

13:40
13:40
Lukashenko: «Aiutare i fratelli russi, ma non dimenticare gli ucraini»

La Bielorussia, secondo il suo presidente e uomo forte, Aleksandar Lukashenko, stretto alleato di Putin, «aiuta i fratelli russi» ma «non dimentica gli ucraini».

«Non solo aiutiamo e supportiamo i nostri fratelli russi, cosa che non ho mai nascosto, come la mia visita di ieri ai soldati russi dimostra. Ma non ci dimentichiamo neanche degli ucraini», ha dichiarato, citato dalla Tass, il dittatore bielorusso, che oggi, in occasione del Natale ortodosso, ha visitato il convento di Santa Elisabetta a Minsk. «Circa 10.000 persone che sono fuggite dalla guerra hanno trovato alloggio permanente e rifugio nel nostro Paese nell'anno appena trascorso», ha aggiunto, senza specificare di quale nazionalità.

Lukashenko, secondo l'agenzia Interfax, ha anche evocato un'apertura nei confronti dei dissidenti bielorussi fuggiti all'estero se si «pentono». «È ora di prendere misure che vengano incontro agli attivisti d'opposizione che hanno lasciato il Paese», e che hanno quindi «commesso errori». «Nei loro confronti – ha detto Lukashenko – le autorità lo faranno alla nostra maniera, da cristiani ortodossi». «Sono certo che ci sono persone che sono coscienti di aver sbagliato fra coloro che sono fuggiti. E costoro non devono essere umiliati», ha concluso, secondo Interfax.

13:37
13:37
In marzo a Londra la conferenza sui crimini di guerra

I ministri della giustizia di diversi Paesi si riuniranno a Londra a marzo per una conferenza a sostegno della la Corte penale internazionale (CPI) che indaga su presunti crimini di guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il governo britannico.

L'incontro, co-organizzato da Regno Unito e Olanda, si terrà a Lancaster House e sarà presieduto dal vicepremier britannico Dominic Raab e dal ministro per la giustizia e la solandese Dilan Yeşilgöz-Zegerius.

Mira ad aumentare il sostegno finanziario e pratico globale offerto alla CPI e coordinare gli sforzi per garantire i mezzi per svolgere indagini e perseguire i responsabili.

L'incontro – si legge sul sito del governo di Londra – arriva mentre la Russia intensifica la sua campagna di terrore contro l'Ucraina, colpendo infrastrutture energetiche cruciali e immergendo le persone nel freddo oscuro e gelido dell'inverno. Nelle aree liberate dell'Ucraina, i pubblici ministeri continuano a raccogliere prove di atrocità e violenze sessuali.

Il vice primo ministro e segretario di stato per la giustizia Dominic Raab ha dichiarato che «le forze russe dovrebbero sapere che non possono agire impunemente e sosterremo l'Ucraina finché non sarà fatta giustizia». «A quasi un anno dall'invasione illegale, la comunità internazionale deve dare il suo più forte sostegno alla CPI in modo che i criminali di guerra possano essere ritenuti responsabili delle atrocità a cui stiamo assistendo. L'incontro consentirà ai Paesi di determinare come fornire ulteriore assistenza alla Corte. Ciò include un sostegno pratico come aiutare a raccogliere informazioni e condividere le prove delle atrocità commesse sul terreno. I ministri discuteranno anche su come aiutare le vittime e i testimoni a fornire testimonianze senza causare loro ulteriori sofferenze».

Insieme agli Stati Uniti e all'UE il Regno Unito ha già istituito l'Atrocity Crimes Advisory Group per sostenere le indagini e ha finanziato un programma di formazione per i giudici ucraini destinati a condurre processi per crimini di guerra. Vi stanno già partecipando 30 giudici e un programma di formazione simile per i pubblici ministeri in Ucraina, guidato dalla Procura reale britannica, dovrebbe iniziare entro la fine dell'anno.

12:09
12:09
«Kiev ha violato la tregua e ha bombardato Donetsk»

L'esercito ucraino anche oggi, giorno del Natale ortodosso, ha violato il cessate il fuoco offerto dalla Russia, bombardando la città di Donetsk, città del Donbass occupata e annessa dai russi, con almeno 10 missili da lanciatori multipli: lo affermano le autorità dell'autoproclamata repubblica di Donetsk su Telegram, citate dall'agenzia russa Tass.

Stando a Mosca, anche Petrovsky, nella stessa regione, è stata colpita da almeno 4 proiettili d'artiglieria da 155 millimetri ucraini.

10:59
10:59
«I russi hanno bombardato Kherson 39 volte in 24 ore»

I russi hanno bombardato la regione di Kherson 39 volte nelle ultime 24 ore. Un civile è stato ucciso, altri sette sono rimasti feriti. Lo scrive su Telegram Yaroslav Yanushevych, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Ukrinform.

«Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 39 volte. Insediamenti pacifici nella regione sono stati colpiti con artiglieria, lanciarazzi, mortai e carri armati. Ieri, una persona - un soccorritore - è stata uccisa dai bombardamenti russi, sette residenti della regione di Kherson hanno riportato ferite vari gradi di gravità», scrive Yanushevych secondo il quale l'esercito russo ha bombardato Kherson nove volte: i quartieri residenziali della città «sono stati attaccati dal nemico. I proiettili nemici hanno colpito edifici privati e condominiali e una caserma dei pompieri».

08:50
08:50
I raid russi uccidono due civili malgrado la tregua

Nonostante la tregua unilaterale dichiarata per il Natale ortodosso, le forze russe hanno ucciso due civili, ferendone altre sette con i raid condotti nelle ultime 24 ore nella regione del Donetsk. Lo afferma Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare del Donetsk, citato da Ukrinform.

«Il 6 gennaio, i russi hanno ucciso due residenti della regione del Donetsk, a Bakhmut e Krasna Hora. Altre sette persone sono rimaste ferite», ha scritto sul suo canale Telegram, aggiungendo che è impossibile stabilire il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha.

Secondo Ukrinform, che cita le forze armate ucraine, il 6 gennaio russi hanno lanciato un attacco missilistico e 20 salve di razzi.

08:42
08:42
«Hacker russi hanno attaccato tre laboratori nucleari USA»

Un gruppo di hacker russi noti come 'Cold River' ha colpito tre laboratori di ricerca nucleare negli Stati Uniti la scorsa estate. Lo riferisce in esclusiva la Reuters sul suo sito.

L'attacco è avvenuto tra agosto e settembre proprio nei giorni in cui il presidente russo Vladimir Putin minacciava l'uso di armi nucleari per difendere il proprio territorio. I laboratori USA presi di mira da 'Cold River', che dall'inizio della guerra in Ucraina ha sferrato diversi cyberattacchi contro Kiev, sono Brookhaven, Argonne e Lawrence Livermore.

08:33
08:33
Le forze ucraine hanno distrutto una base russa vicino alla Crimea

Lo stato maggiore ucraino ha confermato oggi un attacco avvenuto ieri contro una base delle forze di occupazione russe a Havrylivka Druha, nella regione di Kherson, lo riporta Ukrinform.

«Fino a 100 militari feriti sono stati portati negli ospedali locali. Le informazioni sugli invasori eliminati sono in fase di chiarimento», ha precisato lo stato maggiore.

08:25
08:25
«Mosca ha ancora il 19% di missili strategici ad alta precisione»

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha pubblicato in serata un'infografica aggiornata sul numero di missili rimasti in Russia.

«Ecco la formula della sicurezza: la potenza missilistica del secondo esercito del mondo è inversamente proporzionale al rigore del rispetto delle sanzioni moltiplicato per la forza della difesa aerea ucraina», ha detto Reznikov, aggiungendo che la Russia ha attualmente il 19% di missili strategici ad alta precisione, circa il 78% di missili tattici e il 12% di droni di fabbricazione iraniana.

La Russia ha anche il 9% dei missili Kalibr e l'11% dei missili balistici Iskander rimasti. Allo stesso tempo Mosca ha ancora un numero sufficiente di missili da crociera Iskander e S-300.

08:22
08:22
Il punto alle 8.00

«Bombardate le aree di confine della regione di Sumy»
«Gli invasori russi hanno bombardato ieri le aree di confine della regione di Sumy con artiglieria semovente». Lo ha reso noto, scrive Ukrinform, il capo dell'amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi. «Per tutto il giorno, i russi hanno colpito la comunità di confine di Shalyhyne con cannoni semoventi», si legge nel rapporto. Non sono state registrate vittime o distruzioni. Le forze di difesa ucraine hanno liberato le regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv dagli invasori russi alla fine di marzo e all'inizio di aprile.

«La Russia ha aperto il fuoco 14 volte durante la tregua»
La Russia «ha aperto il fuoco 14 volte» durante le prime tre ore del «cessate il fuoco» unilaterale dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin in occasione del Natale ortodosso. Lo ha annunciato il governatore della regione del Lugansk, Serhiy Haidai. Lo riporta il Guardian. Le forze russe hanno anche tentato di prendere d'assalto uno dei villaggi liberati nella regione durante la «tregua di Natale», ha scritto Haidai su Telegram. «Dalle ore 12 alle 15 i russi hanno sparato 14 volte con l'artiglieria e per ben tre volte hanno preso d'assalto uno dei nostri insediamenti. La gente nei villaggi si rifugia negli scantinati tutto il giorno», ha detto.

«I russi preparano attacchi terroristici per il Natale ortodosso»
«Abbiamo informazioni secondo cui per il Natale ortodosso i russi stanno preparando attacchi terroristici nelle chiese nei territori temporaneamente occupati. Invito i cittadini a stare attenti e, se possibile, ad astenersi dal visitare luoghi affollati». È l'allarme lanciato su Telegram dalla vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, citata dai media ucraini, nonostante la tregua unilaterale di 36 ore decisa da Mosca per il Natale.

Biden: «La tregua di Putin? È un modo per trovare un po’ di ossigeno»
Interrogato ieri da un giornalista in merito al provvisorio cessate il fuoco ordinato da Putin per il Natale ortodosso, il presidente americano Joe Biden ha detto che la Russia sta soltanto cercando «di trovare un po’ di ossigeno». Dal canto suo, fa sapere un portavoce delle Nazioni Unite, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres accoglie volentieri qualsiasi iniziativa di un cessate il fuoco durante il Natale ortodosso.