Vitta: «Se necessario nuovi interventi prima di lunedì»

Christian Vitta, da presidente del Governo mercoledì sera ha dovuto comunicare misure gravi e di certo impopolari. Non c’erano proprio alternative o tempo per attendere l’evoluzione dell’epidemia?
«Le misure decise dal Governo unitamente al medico cantonale si fondano sulle riflessioni degli specialisti riuniti nel gruppo di coordinamento cantonale. Le stesse sono frutto di una valutazione attenta e ponderata della situazione attuale e hanno una durata fino al 1. marzo. Per il prosieguo il Governo monitora costantemente e con attenzione la situazione ed è pronto ad aggiornare le misure in base all’evoluzione della situazione».
Il Governo ha fatto integralmente proprie le proposte del medico cantonale, o avete ridimensionato o modificato in qualche modo le sue indicazioni?
«Le misure adottate sono state decise sulla base delle indicazioni del medico cantonale e d’intesa con lo stesso».
Chi è coinvolto, carnevali e club sportivi, non si oppone (e forse neppure potrebbe farlo), ma manifesta scetticismo per il presunto carattere discriminatorio di quanto deciso. Come replica?
«È certamente apprezzata la collaborazione degli organizzatori. Ciò è fondamentale per gestire insieme, attraverso senso di responsabilità collettiva, la situazione. Le misure attuali, che ricordo essere per ora valide fino al 1. marzo, sono, come indicato dal medico cantonale, di natura preventiva e propedeutica. Al momento attuale non ci sono state indicate necessità supplementari. Per tutte le altre manifestazioni vale comunque l’indicazione generale di attenersi alle misure di igiene comunicate dai canali ufficiali».
In sostanza dove sta il confine tra i vari eventi pubblici? Perché sì carnevali e hockey, ma non ad esempio eventi culturali, gli stessi musei o le discoteche (ma la lista potrebbe essere ancora più lunga)?
«Come detto in precedenza le valutazioni tecniche degli specialisti hanno portato alle conclusioni di cui sopra».
Chi avrà un danno economico potrà in qualche modo rifarsi e il Cantone è pronto ad allungare la mano?
«In questa situazione è di fondamentale importanza un’assunzione di responsabilità collettiva da parte di tutti. Per le attività economiche esiste già oggi, qualora fossero adempiute determinate condizioni, lo strumento del lavoro ridotto. Ogni richiesta viene valutata singolarmente».
Il gruppo di coordinamento farà il punto di giorno in giorno, ma le misure adottate verranno rivalutate nella giornata di lunedì, dopo che la massa di allievi e docenti sarà tornata in classe. Risulta difficile capire perché ciò che sarebbe logicamente da impedire domenica, possa essere accettato lunedì mattina prima di fare il punto sull’epidemia. Come lo spiegate?
«Il Governo con il medico cantonale e il gruppo tecnico di coordinamento segue costantemente l’evoluzione della situazione ed è pronto ad agire in relazione agli sviluppi anche prima di lunedì se ciò dovesse essere necessario. In questo senso si invita la popolazione, anche in un momento in cui l’aspetto emotivo è comprensibilmente presente, ad avere fiducia negli specialisti e a seguire le indicazioni fornite attraverso i canali ufficiali».