Voleva uccidere i figli: 35 mesi di carcere per un padre

Questo è un chiaro caso di atto preparatorio punibile di omicidio intenzionale». Non ha avuto particolari dubbi la Corte delle assise criminali presieduta dal giudice Siro Quadri a condannare un padre 48.enne che a inizio anno aveva cercato a più riprese di acquistare una pistola da usare per togliere la vita ai suoi due figli e, forse, anche a sé e alla compagna. Ora l’uomo dovrà scontare 35 mesi di carcere.
L’accusa – titolare dell’inchiesta è la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo – ne aveva chiesti 36, mentre la difesa – l’uomo era patrocinato dall’avvocata Chiara Villa, che peraltro non contestava l’accusa di atti preparatori – aveva chiesto una pena contenuta in venti mesi e interamente sospesa a favore di un trattamento terapeutico.
Nella sua arringa, stamattina (Lanzillo aveva parlato lunedì), la legale aveva parlato di un uomo «sopraffatto dagli stati d'animo tipici della sua malattia» e che in passato era stato un buon padre: «Aveva e ha ancora un amore incondizionato per i suoi figli: lo ha confermato anche la loro madre». Poi, durante l’adolescenza dei ragazzi, i rapporti sia erano complicati, e i problemi mentali dell’uomo hanno fatto il resto, «ma non si può non considerare la sua vita anteriore». Al centro della vicenda vi è infatti anche il forte disturbo bipolare di cui soffre l’uomo e che avrebbe contribuito ad esacerbarne le reazioni in un periodo di forte stress, cioè quando a inizio anno decisioni della Pretura e dell’Autorità di protezione gli hanno intimato di allontanarsi dalla propria famiglia. Sono state la scintilla che ha dato il là al suo piano criminale, fortunatamente sventato prima che potesse metterlo in pratica.