Zurigo, ecco i quartieri del futuro

Ci siamo ritrovati a passeggiare in un dipinto di Giorgio De Chirico. Ricordate «Piazza d?Italia» o «La delizia del poeta»? Ecco, qualcosa di simile. Un pezzo di città disabitata e fuori dal tempo. Dove il silenzio si intervalla al rumore di non identificati macchinari da costruzione. Già, perché il nuovo quartiere sta crescendo come un fungo, velocemente, grandioso e iper razionale. Stiamo parlando dell?area Richti a Wallisellen (ZH), il primo dei tre quartieri sostenibili che di recente abbiamo visitato su invito del Centro di contatto per i quartieri sostenibili della SUPSI presso l?Istituto di sostenibilità applicata all?ambiente costruito (ISAAC). Gli altri due sono Siedlung Werdwies ad Altstetten (ZH) e il centro Staldenbach a Pfäffikon (SZ). Le loro caratteristiche? Sono poli urbani densi concepiti in modo da ridurre il consumo di risorse non rinnovabili, minimizzare l?impatto ambientale, favorire la mescolanza intergenerazionale e la coesione sociale. Luoghi in cui gli spazi abitativi si intrecciano agli ambienti lavorativi e di svago. Provvisti di aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, con un accesso immediato ai mezzi di trasporto pubblici... Ma torniamo a De Chirico.
Il quartiere Richti, situato tra la stazione del treno di Wallisellen e il centro commerciale di Glatt, è noto come una delle prime aree elvetiche pensate con i principi della «Società 2000 Watt» (basata su elevato risparmio energetico e mobilità ridotta). Ideato nel 2008, e già quasi interamente edificato, sorge su un?ex area industriale di 72 mila metri quadrati. Passeggiando, ci sfiora una certa inquietudine. Non siamo abituati alle città fantasma. Le strade, le piazze e gli edifici pure se incompiuti sono essenziali e solidi, esprimono un certo lusso e un?immagine molto urbana. Il quartiere – spiega Massimo Mobiglia, docente-ricercatore dell?Istituto sostenibilità applicata all?ambiente costruito – è stato promosso da Allreal, impresa generale attiva nel campo dell?edilizia. «Alcuni investitori privati hanno compreso le potenzialità di progetti di questo tipo e l?importanza di considerare gli aspetti di sostenibilità e qualità degli spazi urbani, nell?ottica della commercializzazione del prodotto. La sostenibilità può sposarsi con la convenienza economica». Lasciamo l?area Richti e raggiungiamo la Siedlung Werdwies, realtà già popolata, che nel 2007 ha vinto il premio «Sguardi» SIA. A pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Altstetten, è composto da diversi stabili – per un totale di circa 150 appartamenti – intervallati da giardinetti in cui vediamo giocare bimbi di tutte le età ed etnie. Il progettista, l?architetto Adrian Streich, ci spiega come in precedenza occupavano la zona dei casermoni anni ?50 con appartamenti molto piccoli e in pessime condizioni. Il quartiere aveva una nomea piuttosto negativa. Così, nel 2000-2001, la Città ha coinvolto gli abitanti dell?area e dintorni in alcuni work shop per capire insieme qual era la cosa migliore da fare. Alla fine si è deciso di demolire gli stabili e di realizzare un nuovo insediamento, con zone in buona parte residenziali e con molte aree pubbliche, secondo i criteri della sostenibilità. Ultima tappa del nostro viaggio, il Zentrum Staldenbach di Pfäffikon (SZ). L?ideatore del progetto, l?architetto Moreno Piccolotto ci accompagna in quello che è ancora un abbozzo di quartiere urbano sorto in una cittadina di meno di 10 mila abitanti? La gita è finita. Torniamo in Ticino dove di quartieri sostenibili non c?è sono (anche se l?idea di un'area di questo tipo in zona Cornaredo è stata lanciata qualche anno fa). «È un concetto più diffuso nella Svizzera interna», specifica Mobiglia. Il Centro di contatto per i quartieri sostenibili della SUPSI organizzerà in autunno un incontro tra pianificatori, architetti, politici e amministratori comunali ticinesi e della Svizzera interna con lo scopo di condividere le conoscenze in questo ambito. «Il nostro sogno – svela Mobiglia – è quello di reperire investitori privati che, in collaborazione con i Comuni, portino avanti un progetto lungimirante per un quartiere sostenibile in Ticino».