Ventisei Cantoni

A scuola con 34 gradi

Dobbiamo aspettarci una modifica dei calendari scolastici estivi a nord delle Alpi a causa delle temperature elevate anche in città come Zurigo?
Moreno Bernasconi
09.07.2025 06:00

In Ticino bimbi e ragazzi in età scolastica vivono l’estate come una lunga festa che inizia ben prima del solstizio d’estate. Approfittano dei laghi e dei monti per ben dieci settimane di vacanze. Nel resto della Svizzera - e in particolare nella Svizzera tedesca - le ferie estive sono molto più brevi ed iniziano dopo. Nelle scorse settimane, mentre la canicola si abbatteva sul Paese, gli alunni della Svizzera tedesca erano tutti (poveretti) sui banchi di scuola. Oltre allo stress degli esami di fine anno si sono dovuti sorbire quello della calura. Nella stragrande maggioranza dei Cantoni svizzero-tedeschi le vacanze estive cominciano infatti solo la seconda settimana di luglio. A Zurigo, addirittura, a metà luglio. E soprattutto durano sensibilmente meno che a sud delle Alpi. Ad Argovia, Basilea Campagna, Berna, San Gallo, Appenzello Esterno, Sciaffusa, Svitto, Turgovia e Zurigo le vacanze estive durano solo 5 (cinque) settimane. Nella Svizzera centrale (Appenzello Interno, Glarona, Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo, Svitto e Uri) e nei Grigioni, nonché a Basilea Città, nel Giura e a Neuchâtel, la durata è di 6 (sei) settimane. Friburgo, Vaud e Ginevra hanno 7 settimane di ferie estive, mentre il Vallese si avvicina al Ticino con 8 settimane di vacanze.

In generale, i Cantoni cosiddetti latini si distinguono da quelli alemannici, meno propensi a prolungare il dolce far niente estivo. A guardar bene, si nota che regioni e cantoni limitrofi tendono ad adottare calendari scolastici simili: la compatibilità dei sistemi e dell’organizzazione dei calendari scolastici fra Comuni e cantoni vicini è un requisito necessario se si vogliono evitare gli effetti perversi della frammentazione scolastica elvetica. L’aumento delle temperature in tutto il Paese sta tuttavia spingendo alcuni Cantoni svizzerotedeschi a riflettere su un possibile anticipo delle ferie. Dobbiamo aspettarci una modifica dei calendari scolastici estivi a nord delle Alpi a causa delle temperature elevate anche in città come Zurigo? L’esempio dei due semicantoni di Basilea fornisce qualche segnale per rispondere al quesito. Ancora due anni fa la Direzione dell’istruzione pubblica basilese non voleva sentir parlare di un anticipo delle ferie. La granconsigliera Sandra Bothe-Wenk ha riaperto la discussione facendo leva sull’argomento della calura. A sorpresa, le reazioni sono assai poco entusiastiche. Per l’associazione basilese degli insegnanti LVB, anticipare le vacanze non raggiunge lo scopo. Suggerisce piuttosto - visto che in circostanze climatiche estreme imparare diventa un esercizio impossibile - che in casi eccezionali di canicola si esonerino gli alunni dalle lezioni. Meglio intervenire con misure puntuali, poiché - aggiungono - più si allungano le vacanze e più gli alunni dimenticano quello che hanno imparato. Anche l’idea di attrezzare le scuole con climatizzatori non passa.

Tutto ciò che ha effetti secondari negativi dal punto di vista ecologico ormai non ha più chance alcuna di venir adottato dall’Amministrazione pubblica (e la questione dei costi fa il resto…). I partiti di sinistra sollevano un’altra questione. Per i genitori agiati, dove solo il padre generalmente svolge un’attività lucrativa, le vacanze più lunghe non pongono problemi: si mandano i figli nei campi estivi o li si iscrive a corsi di lingua. Ma le famiglie di lavoratori, dove i genitori svolgono ambedue un’attività lucrativa e non hanno più di 5 settimane di ferie all’anno, come farebbero? Vacanze più lunghe andrebbero ad accrescere le disuguaglianze sociali. A queste critiche da sinistra vanno ad aggiungersi quelle delle Associazioni padronali riguardanti i ragazzi in età di apprendistato. Le ditte chiedono non più, ma meno vacanze estive e localizzate durante il periodo delle ferie aziendali. Come si vede, alla fine, l’argomento della canicola sollevato da alcuni per allungare le ferie estive nella Svizzera tedesca svanisce come neve al sole. Le ragioni culturali e quelle socioeconomiche prevalgono.