Lugano

Aeroporto, un'attesa che preoccupa

L’aeroporto nelle mani della Città fino alla fine del 2023? Mah... parliamone
Giuliano Gasperi
15.09.2022 06:00

L’aeroporto nelle mani della Città fino alla fine del 2023? Mah... parliamone. Con una premessa: la perplessità non riguarda la gestione comunale dello scalo dal fallimento di Lugano Airport ad oggi. Anzi, la squadra rimasta ad Agno ha raggiunto un risultato degno di nota: il sostanziale pareggio dei conti. Una performance che ha portato il Municipio a non aver fretta (o a rallentare: dipende dai punti di vista) nel percorso di cessione della struttura ai privati deciso dal Consiglio comunale nel 2019. Tuttavia, se questa momentanea stabilità è l’unica carta in mano a Palazzo civico, rischia di non bastare per garantire il buon funzionamento dell’azienda-aeroporto. Il suo direttore Davide Pedrioli, un anno fa, lo aveva detto chiaramente: «Oggi facciamo praticamente solo manutenzioni, poi i futuri gestori privati dovranno investire nelle strutture logistiche, ormai desuete. Soprattutto in un nuovo terminal e negli hangar, che possono far guadagnare e rendere lo scalo attrattivo». In altre parole: l’aeroporto nella sua forma attuale è sostenibile, sì, ma se ragioniamo sul medio e lungo termine, le certezze del presente vacillano. Soprattutto se il mercato, notoriamente turbolento, dovesse obbligare lo scalo ad anticipare i citati investimenti. Se in quel momento la gestione fosse ancora in mano alla Città, allora andrebbe rimessa in moto la macchina della politica, che in passato ha dimostrato di essere una zavorra per l’aeroporto: tante parole, poche idee. E tempi lunghi, troppo lunghi. Un esempio su tutti: i 14 mesi impiegati dalla Commissione della gestione, nel 2019, per esprimersi sulla realizzazione di ulteriori hangar, la cui necessità, ad Agno, è nota ormai anche alle bandiere segnavento. Non è il caso di tornare indietro. La volontà del Municipio di attendere per poter consegnare ai privati una struttura in ordine dal punto di vista pianificatorio e tecnico ha una logica. Ci può stare. Deve però essere un obiettivo vero, da raggiungere nel miglior modo e nel minor tempo possibili. Aspettare solo perché «tanto l’aeroporto sta andando bene», no.