Chi è la strega nella favola dei Windsor

«Keep calm and carry on» era, com’è noto, il motto degli inglesi durante il Blitz, gli incessanti bombardamenti nazisti tra l’agosto del 1940 e il giugno 1941. Restate calmi e andate avanti. E questa è pure la consegna che re Carlo ha impartito a parenti e cortigiani in questa che sarebbe, teoricamente, la settimana «fine-di-mondo» per la famiglia reale. Niente bombe tedesche ma fuoco amico. Gli obici formato Netflix lanciati da Harry e Meghan.
Da domani, grazie al contratto multimilionario firmato dai «duchi ribelli» con la piattaforma americana, tutto il mondo potrà finalmente aver accesso via tv alla «versione di Meghan». Beh, così recita il trailer, benché fino a questo momento non è che il mondo fosse rimasto digiuno delle costanti lamentazioni della duchessa di Sussex. Ma naturalmente la pubblicità sottolinea che si tratta di una serie (sei puntate) «senza precedenti».
Sfortunatamente, nemmeno questo è vero. In fatto di vuotare il sacco – o come direbbero gli inglesi, «spill the beans» – resta imbattibile il precedente stabilito dalla madre di Harry, la principessa Diana, nella storica intervista-confessione alla BBC. Arrivò a sostenere che il marito (all’epoca lo era ancora) era inadatto a regnare. Niente di ciò che dicono o diranno i Sussex nel loro docu-drama può essere più nocivo di questo alla casa dei Windsor.
Si capisce perciò che la linea di condotta del monarca sia far finta di niente. Quel delizioso reperto dell’età vittoriana che il Times continua a pubblicare quotidianamente, ovvero la Circolare di Corte, informa che lo stesso giorno della messa in onda del documentario-requisitoria del figlio, Sua Maestà il Re visiterà come da programma due piccole comunità, i suoi fratelli Anna ed Edward saranno impegnati nell’abituale attività di beneficenza , e nemmeno la Regina Consorte se ne starà davanti alla tv a sentirsi insolentire da nuora e figliastro ( che qualche anno fa invece dichiarava di «amarla da morire»: chi , o cosa, gli ha fatto cambiare idea?).
Camilla ha invitato a Clarence House bambini gravemente o irrimediabilmente malati, per decorare assieme l’albero di Natale. Dopotutto la filantropia è oggigiorno la principale occupazione dei reali, e la gente apprezza che si mostrino gentili e generosi.
Ma, sostiene Harry nel suo promo tv, «nessuno vede quel che accade dietro le porte chiuse». In particolare, «il dolore e la sofferenza che viene inflitta alle donne che si sposano nell’istituzione», e per rafforzare il concetto ecco comparire nel montaggio una suggestiva foto di Meghan che piange incollata al telefonino. L’immagine, di alta qualità, è stata chiaramente scattata da un fotografo professionista. Come diavolo faceva la duchessa americana ad averne uno a portata di mano proprio mentre veniva maltrattata, secondo le sue accuse, da qualche bullo di Corte?
Naturalmente qualsiasi persona di buon senso sa che anche in casa di un qualunque Mister X «dietro le porte chiuse» succede di tutto, figuriamoci in una reggia. Da qui a dipingere Camilla come la strega cattiva di Biancaneve, e la cognata Kate come una delle sorellastre perfide di Cenerentola, ce ne corre. Ma la strategia del vittimismo adottata dai Sussex sembra pagare, e in dollari sonanti. Il pubblico si interroga simpatetico sui presunti torti subiti dai «poveri esuli» e ignora la scientifica tattica di sabotaggio impiegata dal loro apparato pubblicitario contro i Windsor.
La manovra sarebbe comica se non fosse apertamente malevola. Il trailer della serie tv rilasciato giusto il giorno in cui William e Kate incontrano a Boston il presidente Biden, in modo da oscurare l’evento (almeno sui media americani). La seconda parte della serie programmata per lo stesso giorno della settimana prossima in cui la principessa di Galles terrà a Westminster Abbey il suo concerto di canti natalizi per i bambini. E, tocco finale, la tanto pubblicizzata autobiografia (scritta da un altro) di Harry in uscita il 10 gennaio, ovvero il giorno dopo il 41esimo compleanno della detestata cognata Kate, tanto per guastarle la torta.
A Buckingham Palace possono anche fingere indifferenza ma la verità è che la famiglia reale è ormai stufa e sfinita dalle bordate quotidiane dei parenti d’oltre Atlantico. Ho l’impressione che di questo passo lo stesso sentimento potrebbe presto prevalere anche tra noi comuni mortali. Sarebbe un dramma per il conto in banca dei Sussex.