Extra, viaggio nel Paese dove è vietato annoiarsi

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Matteo Airaghi
Matteo Airaghi
28.04.2016 06:00

di MATTEO AIRAGHI - La redazione di Extra è il posto migliore per rendersene conto. Da quando, qualche settimana fa, ci ho messo piede per la prima volta per intraprendere questa nuova sfida professionale ho capito subito che non si tratta di un luogo comune: nella Svizzera italiana l'offerta di appuntamenti legati al mondo della cultura e degli spettacoli è davvero quantitativamente e (in molti casi) anche qualitativamente, strabordante. Vien quasi da credere che se Alberto Moravia fosse stato immerso nella nostra realtà piuttosto che in quella romana degli anni Cinquanta non gli sarebbe nemmeno passata per la testa l'idea di scrivere «La noia». Concerti, spettacoli, film, presentazioni, incontri, rassegne, conferenze, iniziative, mostre, gallerie e chi più ne ha più ne metta: gli abitanti di questo piccolo lembo di territorio si vedono quotidianamente suggerire una pletora di occasioni per uscire di casa. Niente di male per carità, anzi una fortuna ed una ricchezza di cui andare orgogliosi, se non fosse che non sempre in questo ginepraio di cose da fare, da vedere e da ascoltare è semplice orientarsi e ancor più complicato risulta farsi un'idea su cosa vale davvero la pena scegliere. Con il rischio, come spesso accade quando si ha troppo, di perdere di vista l'autentico valore di taluni appuntamenti in apparenza minori che, magari, hanno il solo difetto di non essere stati promossi adeguatamente o la sfortuna di sovrapporsi in un calendario intasatissimo ai classici grandi eventi «pigliatutto». Per non parlare poi dei casi, sempre più frequenti, in cui diventa difficile persino distinguere il fumo dall'arrosto finendo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Anche per queste ragioni di servizio nel 1997 nacque Extra che non a caso al debutto aveva come sottotitolo quel «vivere il tempo libero» diventato via via la sua vocazione e la sua ragione di essere. Una vocazione che Umberto Savolini, primo responsabile del settimanale, invitava a perseguire non soltanto in un'ottica di complementarietà con il Corriere del Ticino ma anche, come evoca lo stesso termine latino scelto per la nostra testata, cercando di dare al mondo uno sguardo da un punto di vista un po' diverso dal consueto. Partendo da queste premesse, Extra ha saputo entrare nelle abitudini e nei cuori dei lettori ed è proprio riallacciandosi alla sua filosofia originaria che a cominciare da oggi il nostro settimanale entra in una fase nuova della sua vita. Una sorta di ritorno al futuro che si traduce in un rinnovamento nella grafica, nell'impostazione e nei contenuti voluto per conferire maggiore appetibilità e leggibilità alla rivista nel suo complesso, incentrandola sull'agenda e su tutto quanto ruota attorno agli eventi che settimana dopo settimana si succederanno sul territorio. Ad essi si legheranno servizi, approfondimenti, interviste e presentazioni cercando di fornire a chi legge Extra una guida al tempo libero sempre più puntuale, completa ed attrattiva. Così come non mancheranno spunti, consigli e contenuti meno abituali e in grado, chissà, di sollecitare nuove scoperte, nuove curiosità e nuovi interessi. Extra cambia dunque ma vuole rimanere fedele a se stesso e alla sua missione di compagno utile e competente nella gestione di quello spazio vitale, sempre più importante e carico di attese che, tanto per rimanere al latino, gli antichi chiamavano «otium». Consentitemi infine di approfittare del filo diretto con i lettori del Corriere per ringraziare da queste colonne Marcello Foa e Fabio Pontiggia che mi hanno conferito questo prestigioso incarico; per salutare con affetto Mauro Rossi che per tanti anni mi ha preceduto alla guida di Extra facendolo diventare grande sotto tutti gli aspetti nonché i grafici Nicole Tosi, Deborah Vaccaro e Roberto Dresti che hanno confezionato su misura il nuovo elegantissimo abito del nostro settimanale. Ultimo, ma solo in ordine cronologico, mi preme citare il collega Claudio Meier, autentica colonna portante della redazione che meglio di un novello Virgilio mi sta guidando con professionalità, esperienza ed un pizzico di ironia in questi miei esordi nell'affascinante labirinto di Extra. Ora il viaggio nel Paese dove è vietato annoiarsi può davvero cominciare.

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