Il commento

I milioni di Harry, il cuore di Kate

Fa un certo effetto paragonare i quarant'anni del duca di Sussex e della cognata: da una parte i soldi, dall'altra responsabilità e generosità di sentimenti
Antonio Caprarica
12.09.2024 06:00

Kate è tornata, e la forza emotiva del suo annuncio – «Ho finito la chemio, comincio il recupero» – ha investito l’Inghilterra e la famiglia reale come un raggio di sole che spunta tra le nubi autunnali già pesanti su Londra. Come è ovvio per chiunque abbia patito una malattia come la sua, la principessa non può dirsi clinicamente guarita (ci vogliono anni) ma i segni del cancro sono scomparsi e lei – dice –farà tutto ciò che può e deve per rimanere «cancer-free».

Ma intanto i tre minuti di video, magistralmente girato dal regista Will Warr, con cui Catherine ha dato al mondo la lieta novella sono destinati a restare tra i momenti-clou della secolare love story tra gli inglesi e la loro monarchia. Noi repubblicani continentali non smettiamo mai di chiederci quando i sudditi si stuferanno di mantenere ai vertici del paese una famiglia spesso disfunzionale e pagata milioni per stringere mani e tagliare nastri. Bene, la risposta la fornisce in modo eloquente il video diffuso da Kate, una donna che ha fegato e cuore. Il suo è un vero e proprio manifesto politico comunicato con il linguaggio delle emozioni.

Quelle immagini - inedite nella loro intimità - della coppia principesca che si tiene teneramente per mano, di William che deposita delicatamente un bacio sulla guancia della moglie, di lei che reclina il capo sulla sua spalla, di loro due felici come ragazzi mentre giocano e scherzano e ridono con i loro tre splendidi figli: che cos`è tutto questo se non un fantastico inno all’amore e alla famiglia? Ed è precisamente questo che gli inglesi si aspettano e vogliono vedere nella coppia «come tutte le altre« che però indossa la corona. È questo che ha fatto amare due secoli fa la regina Vittoria col suo adorato coniuge Alberto, e poi cent’anni fa Giorgio VI e la moglie Elizabeth, e infine Elisabetta e Filippo. Ora i sudditi sanno con certezza che è questo che avranno quando, cielo permettendo, sarà il turno di William e Kate. Una famiglia solida e felice. E a casa loro, a giudicare dalla gioia di tutti e tre i bambini, non ci saranno spare, ruote di scorta.

A proposito di spare, l’originale fra tre giorni compie 40 anni. Ed è, raccontano gli amici, più incerto e confuso che mai su che fare nei secondi 40. Non che a Harry siano mancati i regali. Il più grosso gli arriva proprio dalla bisnonna Elizabeth, che l’Inghilterra adorava come tenace e indistruttibile Queen Mom. Se ne andò in effetti a 101 anni compiuti, nel 2002, ma prima ebbe cura di accantonare in un fondo fiduciario due terzi della sua fortuna, suppergiù 19 milioni di sterline, a favore dei bisnipoti orfani di madre. Una montagna di soldi vincolata, e rilasciata in due tranche, al compimento dei 21 e 40 anni. Così i fratelli si sono già divisi una prima rata di 6 milioni di sterline e da quarantenni ne incassano altri 8 da spartirsi.

Per il duca di Sussex vanno aggiunti ai 22 milioni portati nei suoi forzieri dai diritti d’autore per il best-seller Spare, più gli 81 del favoloso contratto con Netflix per raccontare in tv quanto fossero cattivi i famigliari reali e altri 25 per la produzione di podcast per la piattaforma Spotify. Insomma il «povero» esule americano veleggia ben oltre i 100 milioni di sterline, senza dimenticare l’eredità materna di un’altra ventina.

Ricco, Harry, lo è senza dubbio. Ma pare che nemmeno questo riesca a calmare la sua inquietudine. Fa un certo effetto paragonare i 40 anni della cognata Kate con i suoi. Di là una donna seria, forte, responsabile e generosa di sentimenti, capace di attraversare il fuoco e uscirne con una fiaccola di speranza per tutti. Di qua tanti soldi, certo, ma la netta sensazione di una vita che ha perso la bussola. Tant’è che dopo aver quasi provocato una crisi del trono con la sua fuga in America accanto a Meghan, ora il cadetto si agita per tornare a Londra e riprendere almeno in parte il suo ruolo a Corte. Con scarse probabilità di successo

I quarant’anni sono per tutti una specie di Capo Horn della propria esistenza, e impongono una certa riflessione. La starà compiendo in queste ore Harry Windsor- Mountbatten, che ha abbandonato il padre monarca e la famiglia reale per inseguire il sogno di una «vita normale «in California? Capirà in tempo che normalità non significa fuga dalle responsabilità? Una vita può rivelarsi futile anche se foderata d’oro. E forse le marmellate prodotte e vendute on line dalla castellana Meghan nella reggia di Montecito non sono poi tanto dolci quanto promettono.

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