Commento

Il prezzo da pagare

Tutti vogliono la finale di Coppa Svizzera, dall'allenatore ai giocatori passando per la città
Massimo Solari
11.04.2022 06:00

Tutti vogliono la finale di Coppa Svizzera. Mattia Croci-Torti, tremendamente. Alcuni giocatori più di altri, immaginiamo, pensando ai partenti o a chi - come Sabbatini e Maric - potrebbe non avere un’altra chance. E poi c’è il desiderio dell’intera città, stampato a caratteri cubitali sui cartelloni di mezza Lugano. Nell’ambito di una campagna marketing dall’impeto comprensibile ma altresì inedito. L’operazione del club, tra l’altro, sta trovando terreno fertile. Eccome. Per il penultimo atto contro il Lucerna di settimana prossima sono già stati venduti oltre 5.500 biglietti su 6.390. Sì, si va verso il tutto esaurito a Cornaredo. Per un appuntamento che oltre alla gloria manterrebbe intatte le chance bianconere di accedere alle coppe europee dalla porta di servizio. Oddio, anche quella principale rimane aperta. Considerato che Young Boys e persino Basilea non perdono l’occasione per distrarsi. Lasciando spazi a dir poco invitanti a chi le tallona.

Né la formazione di Croci-Torti né il pubblico luganese, tuttavia, sembrano credere fino in fondo al biglietto continentale messo in palio dal campionato. Da un lato la partitaccia (e l’ennesimo rimpianto) con il Sion. Dall’altro la solita, magra affluenza allo stadio. Nonostante la splendida giornata, i quasi 20 gradi e - per l’appunto - il grande valore della posta in palio. Niente. Il tifoso occasionale, in riva al Ceresio, continua a fare tendenza. Attorno al rettangolo verde più che dall’altra parte della strada, alla Cornèr Arena. Dove la formula dei playoff è oramai un retaggio culturale. Ecco perché la riforma della Super League farebbe solo bene alla piazza calcistica. Attratta, dicevamo, dall’evento, dalle partite che contano. Come quelle promesse dal comitato della SFL dalla primavera del 2024. Quando l’aver disputato il miglior girone d’andata dal ritorno nella massima serie, però, importerà anche meno. È il prezzo da pagare.