Pensieri dal battellino

Il Ticino sottoterra

Le tendenze nascono così: qualcuno fa una cosa e poi tutti la vogliono fare
Bruno Costantini
03.06.2023 06:00

Io e Asia siamo stati invitati a una cerimonia nuziale in un paese del Sopraceneri (non a quella di Gnosca finita in rissa con botte da orbi, intervento della polizia e torta spiaccicata in faccia alla sposa). Abbiamo trovato un parroco brillante, il quale ha premesso che non si sarebbe dilungato in chiacchiere inutili spiegando che il suo docente all’Università di Friborgo, che era anche prete, gli ha insegnato che «una predica deve essere corta come una minigonna, deve essere aderente alla persona e lasciar intravvedere la bellezza». Non fossimo stati in chiesa sicuramente sarebbe partito un applauso, io l’avrei fatto anche pensando alla vuota prolissità autoreferenziale di certi interventi politici e alla logorroica irrilevanza di talune articolesse giornalistiche. Tutti i dispensatori di parole superflue dovrebbero pensare alla metafora della minigonna prima di tormentare il loro prossimo. La mia amica microinfluencer del lago ha avuto una reazione strana: prima ha cominciato a inveire contro gli stereotipi sul corpo femminile (e va bene, il prevosto di Gordola si è riferito a una visione tradizionale di maschi e femmine, ma un ministro di Dio mica può alludere alle quasi infinite combinazioni frutto degli attuali sconquassamenti dell’identità sessuale), poi, svelando il vero motivo della sua irritazione, ha confessato di non riuscire a trovare un istituto di bellezza capace di garantirle gambe perfette con pelle liscia e niente peli, presupposto per indossare la minigonna e quei vestiti da star easy chic che ha visto sfilare sulla Croisette al Festival di Cannes.

Le tendenze nascono così: qualcuno fa una cosa e poi tutti la vogliono fare. È come adesso in Ticino con la libido da interramento che ha avuto un picco ormonale questa settimana: il sindaco di Bellinzona Mario Branda propone di coprire la A2 nel territorio della Turrita, il Municipio di Mendrisio vuole interrare l’autostrada e la ferrovia nella zona della Campagnadorna, l’Esecutivo di Stabio chiede l’interramento del tracciato per l’eventuale progetto di collegamento autostradale verso il Gaggiolo. Tutto ciò si aggiunge, nel Basso Mendrisiotto, ai due progetti per spostare la A2 in uscita verso l’Italia, uno dei quali in galleria da Coldrerio fino a Brogeda, l’altro con tunnel sotto il Penz. Va anche aggiunto il progetto per il potenziamento dell’autostrada da Lugano a Mendrisio con nuova galleria tra Bissone e Maroggia e il completamento di AlpTransit. Prese singolarmente queste idee si possono valutare, perché è chiaro che sessant’anni fa il tracciato dell’A2 è stato concepito anche in funzione degli interessi milionari di chi aveva i terreni da farsi espropriare e che oggi qualsiasi politico proponesse di correggere quegli scempi avrebbe il consenso facile; però il concentrato parossistico di questi ultimi tempi per andare sottoterra, si presume non gratis, lascia interdetti. A Lugano dovrebbero svegliarsi e non accontentarsi del buco del tram-treno, ma ritirare fuori il progetto di tunnel sotto il lago da Gandria a Paradiso, magari da intitolare al Crus se domani, insieme alla sua squadra, dovesse tornare da Berna con la seconda Coppa svizzera di fila. Come un anno fa attraccheremo il battellino, ben rifornito di Barbera fatto col mulo, davanti a piazza Rezzonico dove ci sarà lo schermo gigante per vedere la partita con lo Young Boys. Asia verrà solo se riuscirà ad avere gambe perfette per indossare abitini easy chic, caso mai in serata le capitasse di fare un selfie col Crus che per gli «sbroja» conta ormai come l’ottavo municipale.