Vita da Cannes

Tutti in fila appassionatamente

Si è capito sin dal subito che vengono distribuiti troppi biglietti rispetto ai posti disponibili e il rischio di rimanere a bocca asciutta non è escluso nemmeno con il codice QR sul cellulare
Antonio Mariotti
21.05.2023 18:45

Da tempo immemorabile e fino all’era pre COVID, quasi tutti i frequentatori del Festival di Cannes si lamentavano della gerarchia determinata dal colore delle tessere che ci si tiene al collo per dodici giorni. A parte i super privilegiati (tesserino bianco), gli altri non potevano che provare invidia nei confronti di chi li precedeva «cromaticamente» nell’ordine inderogabile d’entrata alle varie proiezioni, spesso affollatissime.

Con la pandemia sono apparse le prenotazioni obbligatorie dei posti online, e relativi codici QR, anche per gli addetti ai lavori. Precauzione inevitabile ed efficace soprattutto nel corso delle edizioni 2021 e 2022.

Quest’anno è sparito il virus ma non i codici QR. E fin qui tutto bene. Peccato però che la ressa sia tornata e oggi invece delle varie code «colorate» ci sia un unico enorme serpentone, come capitato sabato per il film di Scorsese. Come mai questo rovesciamento di situazione? Perché si è capito sin dal subito che vengono distribuiti troppi biglietti rispetto ai posti disponibili e il rischio di rimanere a bocca asciutta non è escluso nemmeno con il codice QR sul cellulare. Ah, come si stava meglio quando si stava peggio!

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