Un matrimonio singolare

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Paride Pelli
15.05.2017 06:00

di PARIDE PELLI - Ha dunque deciso di fare il grande passo: dopo quarant'anni di fidanzamento, ha capito che quella era l'anima gemella. Che più gemella di così, si muore. Anzi, è praticamente certo che i due staranno insieme fino alla tomba. L'uomo in questione ha infatti deciso di giurare eterna fedeltà a se medesimo, di auto-sposarsi insomma, seguendo alla lettera il proverbio «meglio soli che male accompagnati» (e non a torto: le relazioni negative aumentano del 34% il rischio di disturbi al cuore, roba da ritrovarsi stecchiti nel letto dopo la seconda litigata consecutiva per la Champions o per le briciole del grissino lasciate sul divano).

Il protagonista della singolare (in tutti i sensi) vicenda si chiama Nello, anche se Narciso sarebbe stato più indicato. Il 26 aprile scorso, giorno del fatidico sì, c'era davvero tutto: fede, fiori, un rinfresco da favola. Mancava solo la sposa. Ma lui, Nello, ha giustificato il suo gesto stravagante con una frase talmente incisiva da non lasciare spazio a repliche: «Non potrò mai amare nessuno quanto amo me stesso». «Viva la sincerità», esclamerebbe compiaciuto il signor Moretti, quello che produce una (buona) birra. Ad ogni modo, il primo marito single della storia, che si è pure regalato un viaggio di nozze in solitaria (si sussurra che la prima notte non sia stata fuoco e fiamme), per molti è solo un malato di protagonismo, vanitoso ed egocentrico; per altri, ha semplicemente «perso la testa», come capita a quelli che si sposano in un lampo a Las Vegas.

Intanto, con il suo gesto da catalogare senza se e senza ma nella categoria «cafonal», Nello ha spostato il paradigma sull'importanza e la solennità del matrimonio, facendo tornare in auge la (mitica) battuta del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo: «Allora ti sposi? Sì, ma niente di serio».