Herning del disco

Un sacco di Jutland

Ce l’abbiamo tutti un amico o un collega così – Innamorato pazzo del grande nord – Quello, per intenderci, con l’aurora boreale nella foto profilo di Instagram e un volo sempre prenotato per la Scandinavia
Fernando Lavezzo
19.05.2025 06:00

Ce l’abbiamo tutti un amico o un collega così. Innamorato pazzo del grande nord. Quello, per intenderci, con l’aurora boreale nella foto profilo di Instagram e un volo sempre prenotato per la Scandinavia, il Canada, l’Alaska. Forse quell’amico, quel collega, siete proprio voi. Voi che preparate un bagaglio invernale anche a metà luglio, infilando nello zaino un bel libro di Jack London, di Arto Paasilinna o di Björn Larsson. Voi che avete già programmato la prossima vacanza tra geyser islandesi, fiordi norvegesi e lampade di design danesi. Sembra quasi di vedervi, con la Lonely Planet in una mano e Google Maps nell’altra, tutti impegnati a pianificare tappe e deviazioni di un nuovo magico «road trip». Tra silenziose distese di niente, natura incontaminata, pittoreschi villaggi di pescatori.

Può anche essere che Herning, durante questi Mondiali di hockey, vi sia entrata in testa e vi abbia incuriosito. E che vi sia venuta voglia di fare un salto da queste parti. Una toccata e fuga per sostenere la Svizzera (le probabilità che il quarto di finale di giovedì si giochi ancora qui sono molto elevate) e per scoprire nuovi luoghi e nuovi laghi. Premessa doverosa: in città non c’è molto da fare o da vedere. La principale attrazione turistica è il treno che vi porta altrove (ammesso che non lo cancellino senza spiegazione alcuna, come è capitato a noi). In quattro ore si arriva a Copenaghen. Ma nel raggio di un’ora, un’ora e mezza da Herning, non mancano opportunità per meravigliose gite fuori porta. Ne abbiamo testate tre. Una piccola comitiva di giornalisti ticinesi. E allora facciamo finta che questo sia il nostro Manuale di sopravvivenza alla routine di una cittadina troppo piccola e sperduta per ospitare un grande evento come un Mondiale di disco su ghiaccio. Titolo impegnativo, è vero, ma Jutland centrale sembrava banale.

Prima proposta: Aarhus. Imperdibile. Per numero di abitanti (350 mila), è la seconda città della Danimarca dopo la capitale. Ed è anche una delle più antiche del Paese. Autoproclamatasi «Città dei sorrisi», è affacciata sul mare ed è attraversata da un canale, spina dorsale della vita sociale tra vivaci ristoranti, negozi e passerelle. Il centro storico è un gioiellino, la ventilata area portuale è stata consegnata ai pedoni e alle biciclette, ma anche l’architettura moderna lascia senza fiato. Dal museo ARoS, con il suo colorato anello panoramico, al complesso residenziale Isbjerget, con i suoi edifici bianchi ispirati alle forme del ghiaccio. Così famosi da avere una loro riproduzione in scala a Legoland. La nostra seconda tappa.

Legoland è il paradiso dei mattoncini colorati. I quali, come probabilmente saprete, sono nati in Danimarca. Il primo parco divertimenti a tema Lego è stato costruito nel 1969 a Billund, 40 minuti a sud di Herning, nella zona del noto aeroporto. Oggi ne esistono altri nove, tra Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Giappone, Malaysia e Dubai. Uno spasso per i bambini di oggi, un ritorno all’infanzia per quelli di ieri. Tra giostre e montagne russe, a prendersi la scena è Mini Land, una sorta di Swissminatur con modellini di tutta la Danimarca (ma non solo) in scala 1:20, completamente realizzati in Lego. Attenzione: impossibile resistere alla tentazione dei vari shop sparsi nel parco. Tenetene conto, nella pianificazione del vostro budget giornaliero.

Terza proposta: il Mare del Nord. L’associazione non è immediata, ma la Danimarca vanta alcune delle più belle spiagge d’Europa. Noi siamo stati a quelle di Søndervig. Meravigliose dune di sabbia bianca a 50 minuti d’auto da Herning. Deserte in maggio, gettonatissime nei mesi più caldi. Fermatevi poi nella vicina Ringkøbing per un delizioso «fish and chips» sul porto. Immaginando la trama di un giallo scandinavo. O il prossimo viaggio.

In questo articolo: