Pensieri dal battellino

Un «selfie» col broncio

La tendenza dominante, partita da Instagram, abolisce la tipica espressione con bocca a «culo di gallina»
Bruno Costantini
14.05.2022 06:00

Asia ha vissuto giorni di preoccupazioni e fibrillazioni. Per lei che è una microinfluencer del lago è stato traumatizzante apprendere che la filosofia mondiale del «selfismo» cambia radicalmente. La nuova tendenza dominante, partita da Instagram, abolisce infatti la tipica espressione con bocca a «culo di gallina» e introduce il «broncio dissociativo». La mia amica, prendendo il sole sul battellino durante le traversate, si è allenata con fatica per tutta la settimana seguendo alla lettera istruzioni e definizioni trovate in Rete per la giusta immagine. E cioè: sguardo stralunato, annoiato e distaccato capace di trasmettere «la bellezza in modo ironico» e raggiungere così un senso di «lobotomia chic» che a sua volta potrebbe essere una derivazione del «femminismo dissociativo». È difficile capire cosa significhino questi concetti. A furia di mettersi in posa e tentare di fare la faccia giusta da «lobotizzata chic», Asia ha ottenuto risultati che si prestano a interpretazioni lombrosiane, ma capisco che per non ritrovarsi ai margini delle nuove frontiere dell’intelligenza, in un mondo tanto competitivo e cattivo, debba adattarsi alle tendenze del momento. Per fortuna, altre notizie hanno catturato la sua attenzione distraendola dai dettami del «selfismo». Per esempio, la storia del lupo che ha sbranato le pecore in Valle Rovana e che ora mena per il naso il Consiglio di Stato costretto a inventarsi improbabili approfondimenti giuridici perché, di fronte a un cantone politicamente diviso tra «lupisti» e «pecoristi», non riesce a decidere se autorizzare l’abbattimento del predatore. Devono innanzitutto mettersi d’accordo il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, leghista «lupista» – confrontato al fuoco amico del leghista «pecorista» Sem Genini segretario dell’Unione contadini – e il direttore del DFE Christian Vitta, liberale «pecorista», favorevole a un’operazione speciale di «delupizzazione». Per il solo fatto di riuscire a tenere in ostaggio e ridicolizzare il Governo, rivelandone le palesi debolezze e i calcoli elettoralistici, il lupo merita delle attenuanti se non la salvezza. In un Paese autoreferenziale e omertoso – oltre che innovativo, naturalmente – a volte è proprio la rivelazione delle ovvietà a destare clamore. In riva al Ceresio a creare scompiglio fino ai vertici cantonali dell’area rosso-verde ci ha pensato l’intemerata dell’ormai ex consigliere comunale di Lugano ed ex deputato dei Verdi Nicola Schönenberger contro i socialisti locali ritenuti dei veri inetti, a iniziare dalla municipale Cristina Zanini Barzaghi, senza lesinare critiche anche agli altri partiti, compresi i liberali che sono nel frattempo riusciti a togliere dal congelatore il giovin Bertini. Insomma, che emozioni qui sul battellino ormeggiato davanti a piazza Rezzonico dove c’è lo schermo gigante per la partita di domani. A noi sta simpatico il Crus e vorremmo tanto tornasse da Berna vincitore con la sua squadra. In quel caso ci immaginiamo già il lato deleterio, lo scontato carosello dei politici per autocelebrarsi sulla realizzazione del PSE, portato avanti anche da Zanini Barzaghi, con stupefacenti piroette del PS, e fra l’altro per questo bastonata da Schönenberger. Asia però non ci sta con questo massacro e domani vuole invitare la municipale sul battellino a seguire la partita scolandosi qualche bottiglia di Barbera fatto col mulo. Dice che così faranno un «selfie» con «broncio dissociativo».