Il commento

Valore locativo ed economia

La gestione professionale dei rischi è sempre un prerequisito fondamentale per le istituzioni, che sono meglio equipaggiate delle famiglie a gestirli
Giovanni Barone Adesi
Giovanni Barone Adesi
20.09.2025 06:00

Tra qualche giorno voteremo sulla possibilità per i cantoni d’istituire una nuova tassa sulle residenze secondarie. Questa nuova tassa dovrebbe sostituire parzialmente i proventi dal valore locativo degli immobili, mitigando le conseguenze della sua abolizione per i cantoni turistici. Il Parlamento federale ha deciso a favore dell’abolizione del valore locativo dopo un annoso dibattito, recentemente rinverdito dall’imminenza della votazione. Le motivazioni addotte dai favorevoli e dai contrari sono rivolte principalmente agli effetti redistribuitivi sui redditi di questa abolizione. Gli effetti sulla distribuzione dei rischi nell’economia svizzera sono stati largamente ignorati nel dibattito, nonostante che questi abbiano un potenziale destabilizzante significativo nei prossimi anni. Il rischio di destabilizzazione deriva dal fatto che la politica monetaria svizzera da molti anni attrae dall’estero capitali con bassa propensione al rischio.

La solidità del franco compensa i bassi tassi d’interesse, spingendo all’indebitamento domestico, onde collocare quest’afflusso di denaro dall’estero. Per mitigare l’apprezzamento del franco sulle altre valute è inoltre necessario che la Svizzera, a partire dalla Banca nazionale, investa massicciamente all’estero, assumendo notevoli rischi. Le incertezze geopolitiche mondiali accentuano questo quadro, che perdura nonostante la debolezza della congiuntura economica svizzera, attesa nei prossimi mesi. Questo indebitamento è accentuato dalle esigenze di compagnie d’assicurazione e fondi pensione, pure interessati a investire per quanto possibile al riparo da tempeste valutarie. Il risultato netto è che, nonostante le regole amministrative cerchino di moderare il ricorso al debito, i bilanci delle famiglie svizzere presentano passività per oltre mille miliardi di franchi di mutui immobiliari. La deducibilità fiscale degli interessi incoraggia le famiglie a indebitarsi a lungo termine a bassi tassi d’interesse. Queste scelte sono valide fin quando i prezzi immobiliari e i redditi resteranno alti, ma espone le famiglie a forti rischi finanziari, se bolle immobiliari o crisi economiche ne minano le premesse. La deducibilità dei tassi d’interesse, già bassi, incoraggia la salita ulteriore dei prezzi delle case, rendendo l’accesso al mercato immobiliare quasi impossibile per i giovani. Naturalmente, per facilitare il loro accesso, sarà opportuno mantenere una limitata deducibilità degli interessi sui mutui immobiliari sulle prime case. L’abolizione del valore locativo consentirebbe pertanto una migliore ripartizione di rischi nell’economia svizzera, mitigando la leva finanziaria delle famiglie, che avrebbero maggiori incentivi ad ammortizzare i propri debiti. La riduzione dei rischi finanziari delle famiglie tenderebbe a spostare maggiori rischi finanziari verso le istituzioni. Tuttavia la gestione professionale dei rischi è sempre un prerequisito fondamentale per queste ultime, che sono meglio equipaggiate delle famiglie a gestirli.