Detto tra noi

Virtù perdute che è meglio recuperare...

Mi auguro che molti in questo abbrivio di 2023 abbiano messo in cantiere anche il proposito di recuperare un atteggiamento che negli ultimi anni pare essere diventato merce sempre più rara: la tolleranza
Mauro Rossi
13.01.2023 06:00

I primi giorni dell’anno sono normalmente quelli dei buoni propositi, delle promesse che ci facciamo nel tentativo di rendere il nuovo segmento esistenziale migliore di quello che lo ha preceduto. E tra i proponimenti di iniziare finalmente con un’alimentazione calibrata, di smettere di fumare, di svolgere con regolarità dell’attività fisica o di dedicare più tempo alla lettura e meno ai social network, mi auguro che molti in questo abbrivio di 2023 abbiano messo in cantiere anche il proposito di recuperare un atteggiamento che negli ultimi anni pare essere diventato merce sempre più rara: la tolleranza. Una virtù che, mi rendo conto, è sempre più difficile da sfoderare in quanto viviamo un momento storico e sociale caratterizzato da tensioni sempre più acute, da contrapposizioni viepiù violente nelle quali ogni forma di dissenso tende ad essere percepita come un’offesa personale, se non addirittura come una dichiarazione di guerra. Ma è proprio per questo che diventa sempre più necessario recuperare la capacità di smussare gli angoli, di non prendersela più di tanto per ciò che accade, di non arrabbiarsi nonostante, praticamente ogni giorno, dal momento in cui mettiamo il naso fuori casa il mattino fino a quanto ci corichiamo, le occasioni per farlo si presentino in continuazione. Per strada, in automobile, sull’autobus, in banca, alla posta, in ufficio, al bar: dovunque ci capiti di andare e dovunque si entri in contatto con il nostro prossimo, sacrosante occasioni per perdere la pazienza e scatenare una rissa non solo verbale non mancano infatti mai. Per non parlare dell’irritazione provocata dai social media e dalla televisione che dovrebbe in teoria rilassarci, ma che invece, spesso, non fa altro che aumentare il tasso di nervosismo. Viviamo insomma all’interno di una situazione esplosiva a fronte della quale o ci rassegniamo a rimanere sempre con la lancia in resta consci del fatto che la nostra quotidianità è un campo di battaglia fatto di scontri che ci fanno vivere male, cambiano il nostro carattere e ci rendono litigiosi e aridi, oppure cerchiamo dei rimedi. Cominciando dal non trasformare tutte le provocazioni, le angherie e i piccoli fastidi di ogni giorno in drammi personali che si sommino tra loro divenendo un unico grande problema in grado di avvelenare le nostre giornate. Ma al contrario, fare in modo che, pur restando fastidiosi, ci scivolino di dosso diventando ai nostri occhi sempre più minuscoli e dunque non in grado di logorarci il fegato. Per ottenere questo risultato è però necessario armarsi di un po’ di pazienza e sfoderare un po’ più di tolleranza in merito a ciò che accade, consci del fatto che ogni sera tutto si resetta e che il giorno dopo si ricomincerà da capo. E che avere la possibilità di farlo è di per se stesso un qualcosa di straordinario che permette di guardare ad ogni cosa con uno sguardo più sereno e rilassato.