L'editoriale

Greta in crisi in un clima che cambia

L'attivista oggi dà segnali di stanchezza, così come il suo pubblico di riferimento
Paride Pelli
16.11.2023 06:00

Ad appena 15 anni, nel dicembre 2018, Greta Thunberg intervenne con una buona dose di coraggio e un pizzico di sfrontatezza alla Conferenza ONU sui cambiamenti climatici e davanti ai leader mondiali non usò mezze parole: «Non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno. Lasciate questo fardello a noi bambini. La biosfera è sacrificata solo perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa». Oggi, che di anni ne ha 20, Greta dà invece segnali di stanchezza, così come il suo pubblico di riferimento.

Addirittura – domenica scorsa ad Amsterdam – all’attivista è stato strappato il microfono di mano da un uomo che le ha detto di essere lì per una dimostrazione sul clima e non per un comizio politico. Greta, indossando una kefiah, aveva infatti commesso l’errore di unire la lotta per il clima al conflitto tra Israele e Palestina. E non è la prima contestazione che riceve quest’anno. Nei mesi scorsi, tra polemiche sui social e fermi da parte della polizia, l’eroina dei «Fridays for future» ha perso progressivamente quell’incisività che da sempre la contraddistingueva. Potrà certo riguadagnarla, ma è un segnale su cui riflettere.

Innegabilmente, Greta ha saputo aprire un enorme varco nella comunicazione sul clima, che oggi non sarebbe un tema così dominante, in Europa, se lei non l’avesse portato ai massimi livelli di esposizione mediatica. Tutti ricordiamo come perfino gli adulti, in epoca pre-pandemica, fossero quasi deferenti davanti a lei e ai suoi discorsi. Poi, oltre al COVID, è arrivato il conflitto in Ucraina, quello israelo-palestinese, e il mondo è stato travolto da altre preoccupazioni.

Inoltre, il dialogo promosso da Greta sul cambiamento climatico è oggi frustrato da un modo autolesionistico di fare ambientalismo, come lanciare scodelle di minestra sulle opere d’arte o incollarsi sull’asfalto per bloccare il traffico. Se a questo aggiungiamo qualche consiglio sbagliato -  come quello di associare il ragionevole impegno sul clima, che ci accomuna tutti, a divisive questioni di geopolitica - ecco che Greta Thunberg in pochi anni si è ritrovata ai piedi della scala. Risalirla non sarà facile.