NATO e Difesa comune europea

Nasceva 75 anni fa, precisamente il 4 aprile 1949 (con entrata in vigore 24 agosto 1949) la NATO (North Atlantic Treaty Organization oppure Organisation du traité de l'Atlantique nord, in sigla OTAN), detto anche Patto Atlantico, che è un'alleanza militare intergovernativa nel settore della difesa per istituire un sistema di sicurezza collettiva oggi tra 32 Stati membri, di cui 30 europei e due nordamericani (USA e Canada).
I Stati membri si impegnano a difendersi a vicenda da eventuali attacchi di terzi e hanno concordato di raggiungere o mantenere l'obiettivo di spesa per la difesa di almeno il 2% del loro PIL entro il 2024 anche se molti Stati oggi non giungono a tale percentuale.
Praticamente, dopo i morti e i bombardamenti in Europa della Seconda guerra mondiale e con la nascita del mondo bipolare e della Cortina di ferro tra Est e Ovest, si è pensato di difendere la parte occidentale dell’Europa da una eventuale invasione e influenza comunista da parte sovietica di Stalin.
Iniziava così la “Guerra fredda” condotta, per fortuna, più a parole e con la propaganda, tramite sfilate annuali di armamenti tra i due blocchi per mostrare l’avanzamento tecnologico del proprio settore militare.
Terminata la Guerra fredda (1989-1992), grazie anche alla “perestrojka” e alla “glasnot” di Mikhail Gorbaciov, ha ancora senso oggi la NATO?
Ha ancora senso oggi, dopo 75 anni, una influenza predominante degli USA, che contribuisce con oltre il 3% del proprio PIL al bilancio NATO, sul continente europeo?
A mio parere, visto i tempi e le tecnologie odierne e visto la distruzione di massa, di persone e di territorio che vedremmo se scoppiasse una eventuale Terza guerra mondiale, sarebbe auspicabile che l’Unione europea (Ue) istituisse, fin da subito, una Difesa comune europea per difendersi solo da eventuali invasioni dall’esterno (non per esportare guerre o armamenti) e che i singoli Stati membri dell’Ue uscissero dalla NATO, o meglio, non permettessero alla NATO di intervenire sul territorio Ue.
I singoli Stati membri dell’Ue oggi spendono molto ma singolarmente non riescono a garantire quel coordinamento, comando e difesa dei propri territori europei che, invece, insieme, con a capo una sola entità sovranazionale dell’Ue si potrebbe ottenere e avere.
Oggi, con l’abolizione della NATO e l’adesione dell’Ucraina all’Ue (e alla Difesa comune europea), credo che il conflitto in Ucraina si risolverebbe perché’ l’Ue non sarebbe mai una minaccia per la Russia proprio perché’ non intenderebbe esportare fuori dai propri confini Ue i suoi armamenti e i suoi militari bensì solo usarli in caso di difesa del proprio territorio; solo così si risolverebbe il conflitto UA-RU e sarebbe subito la fine di tanti morti e feriti.
Franco Oriti, dottore in Scienze Politiche Internazionali e Consulente in Proprietà Industriale